Si chiama “rally di Babbo Natale“, ma a correrlo non sono piloti vestiti da Santa Claus. Anzi, non sono proprio piloti. È piuttosto una “corsa” che fa impazzire i mercati, in questi giorni in cui anche la Borsa smaltisce i “bagordi” delle Feste.
Cos’è il “rally di Babbo Natale” che fa “correre” in Borsa
Milano (al contrario di quanto fatto nel giorno dell’Immacolata Concezione) e molte altre piazze al mondo si fermano per il 26 dicembre, che a queste latitudini si chiama Santo Stefano e fa affilare le armi in attesa delle contrattazioni del prossimo anno. Alcuni mercati restano aperti, ma gli scambi esclusivamente su valute e materie prime non fanno fare salti mortali sulla sedia. Tutti aspettano il taglio dei tassi della Fed, mentre Tokyo è in rialzo, Shanghai no e, complici gli attacchi Houthi, il petrolio è in rialzo. Queste le ultime notizie. Sì, ma Babbo Natale?
Lui si allaccia le cinture e accende i motori per il “rally”, appunto. Ossia per i rialzi in campo azionario che, solitamente, accompagnano l’inizio dell’anno. Segnali d’ottimismo, i “buoni propositi” dei comuni mortali che in Borsa si trasformano in segni “+“. Una condizione che, anche stavolta, secondo le previsioni degli esperti dovrebbe verificarsi, ma non dovunque.
Ma gli umori restano legati al taglio dei tassi della Fed
Ad alimentare l’ottimismo e i “buoni propositi” di cui sopra è appunto il taglio dei tassi del 25% da parte della Fed a marzo. Anche in questo caso si parla però di previsioni, in questo caso dopo i buoni segnali di novembre. Ciò mentre l’Euro guadagna su Dollaro (0,15%, 1,1021), Sterlina (0,11%, 0,8684) e Yen (0,08%, 156,83).