Il Papa si è affacciato dalla finestra del palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus in occasione della Festa di Santo Stefano protomartire.
Angelus di Santo Stefano, Papa Francesco: “Anche oggi continua la persecuzione contro i cristiani”
Il Santo Padre ha introdotto l’Angelus in occasione di Santo Stefano, primo martire. Ha espresso la vicinanza a tutti i cristiani che soffrono di discriminazioni ogni giorno pur rimanendo fedeli, mentre il mondo intorno sembra ignorare o contrastare i loro valori:
Oggi, duemila anni dopo, purtroppo vediamo che la persecuzione continua. C’è persecuzione ai cristiani. Ancora ci sono quelli che soffrono e muoiono per testimoniare Gesù, come c’è chi è penalizzato a vari livelli per il fatto di comportarsi in modo coerente con il Vangelo, e chi fa fatica ogni giorno a rimanere fedele, senza clamore, ai propri buoni doveri, mentre il mondo se ne ride e predica altro.
Il Papa afferma che il sacrificio da loro compiuto, apparentemente vano, in realtà porta frutti sostenendo che Dio continua a operare miracoli attraverso di loro, influenzando il cambiamento nei cuori delle persone:
Anche questi fratelli e sorelle possono sembrare dei falliti, ma oggi vediamo che non è così. Adesso come allora, infatti, il seme dei loro sacrifici, che sembra morire, germoglia e porta frutto, perché Dio attraverso di loro continua a operare prodigi, a cambiare i cuori e a salvare gli uomini.
Papa Francesco invita le comunità cristiane a continuare a mostrare amore e solidarietà verso gli altri, mentre si impegnano in sforzi pacifici per promuovere la giustizia e garantire la libertà religiosa:
Nel segno della testimonianza di Santo Stefano sono vicino alle comunità cristiane che soffrono discriminazioni e le esorto a perseverare nella carità verso tutti lottando pacificamente per la giustizia e la libertà religiosa.
Papa Francesco: “I popoli vogliono la pace, lottiamo per la pace”
Il Papa fa riferimento alle drammatiche conseguenze delle guerre in Siria, Gaza e Ucraina. Fa un appello finale in favore della pace, esprimendo la volontà dei popoli di aspirare alla pace, invitando alla preghiera e alla lotta per raggiungere questo obiettivo:
All’intercessione del primo martire affido anche l’invocazione di pace dei popoli straziati dalla guerra. I media ci mostrano che cosa la guerra produce. Abbiamo visto la Siria, vediamo Gaza, pensiamo alla martoriata Ucraina, un deserto di morte. È questo che si vuole? I popoli vogliono la pace, preghiamo per la pace, lottiamo per la pace.
Al momento del congedo il Pontefice ha ringraziato tutti i fedeli per i messaggi di auguri ricevuti da ogni parte del mondo. Ha rinnovato, inoltre, l’invito a continuare a pregare per lui perché “c’è ne bisogno”.