Durante le festività natalizie capita spesso di ricevere regali che non corrispondono ai nostri desideri. Questo fa parte dell’atmosfera del Natale, talvolta regalando sorprese indesiderate.
Come rivendere i regali di Natale online?
A volte ci si ritrova con doppioni o oggetti considerati superflui. Oltre alla possibilità di cambiarli, per esempio, nel caso dei vestiti, c’è la possibilità di rivendere i regali di Natale su diverse piattaforme online, soprattutto per chi è alla ricerca di contanti.
Ebay, Subito e Facebook
Rispetto ai canali tradizionali, come direbbe un vecchio detto, possiamo esplorare strade diverse. Parliamo di eBay, Subito e Facebook Marketplace, piattaforme ben note al pubblico, se non a tutti. Considerando che Facebook ha una platea di utenti piuttosto diversificata, il Marketplace risulta particolarmente utile e comodo per coloro che cercano di vendere oggetti indesiderati.
Con un’unica app, si possono condividere le foto della cena, scambiarsi gli auguri su Messenger e, per chi desidera, vendere i regali non graditi. Attraverso l’app o il browser, basta cliccare sull’icona che rappresenta uno stand, situata vicino a quella dei video. Una volta cliccata, si accederà a una galleria di immagini, utili in questo caso per la vendita e non per l’acquisto. Ecco come procedere: premere il pulsante “vendi” e poi “crea annuncio”, specificando il tipo di articolo che si vuole vendere e seguire le istruzioni, dalla foto al prezzo, dalla categoria alla descrizione.
Un altro grande punto di riferimento è eBay, dove bisognerà registrarsi per iniziare a vendere, così come su Subito. Entrambi sono esperti nella vendita di prodotti usati e anche qui, il procedimento è abbastanza semplice. Nella homepage, troverete il pulsante “vendi” nei due casi. Una volta cliccato, seguiranno le istruzioni per descrivere nel dettaglio l’oggetto da vendere. In tutti e tre i casi, è possibile optare per la consegna a mano, riducendo così il prezzo e evitando costi di spedizione.
Particolarmente su eBay, sono disponibili diverse opzioni di vendita, dal prezzo fisso senza possibilità di offerte da parte degli acquirenti, a quello trattabile, fino ad arrivare all’asta che permette di stabilire un prezzo di partenza e un’opzione di vendita immediata.
Vinted e Wallapop
Parlando di Vinted e Wallapop, non sarebbe corretto definirle “nuove app”, dato che sono attive da un po’ di tempo, ma sicuramente sono ancora poco conosciute da una parte del pubblico. Vinted, originariamente, si focalizzava principalmente sulla moda “second hand”, ovvero la rivendita di abiti usati. Tuttavia, ora il suo campo si è esteso a qualsiasi oggetto che si desidera liberare da casa propria.
Oltre alla sua interfaccia intuitiva, simile ad altre piattaforme, uno dei vantaggi principali di Vinted è l’assenza di commissioni sulla vendita. Inoltre, tutte le spedizioni gestite tramite la piattaforma sono tracciabili, offrendo una garanzia aggiuntiva. Nel corso dell’ultimo anno, Wallapop ha guadagnato grande popolarità. Il suo motto “se non lo usi, vendilo” promuove un consumo più sostenibile, almeno in teoria. Tuttavia, alcuni ritengono che questa tendenza possa spingere le persone a comprare e utilizzare meno i propri oggetti, contribuendo a un continuo ciclo di vendita e acquisto, con possibili impatti ambientali negativi.
Il processo di vendita su Wallapop è estremamente semplice e parte dalla condivisione delle foto dell’oggetto in vendita. Una volta caricato, l’utente deve descrivere accuratamente il prodotto, indicare il prezzo e pubblicare l’annuncio tramite l’app. Anche su Wallapop, così come su Vinted, il profitto va direttamente all’utente, mentre le spese di spedizione sono a carico dell’acquirente. Questo sistema offre una protezione al venditore, consentendo di spedire l’oggetto tramite il servizio di spedizione di Wallapop o di gestire la consegna di persona.
Un’altra caratteristica interessante è il “portafoglio Wallapop”, che permette agli utenti di accumulare il loro guadagno nella piattaforma e utilizzarlo per futuri acquisti, o eventualmente trasferirlo sul proprio conto bancario.