Una storia agghiacciante di pressioni e maltrattamenti scuote ancora Novellara, località in Reggio Emilia, dove una giovane donna, poco più che 20enne, è stata vittima di gravi violazioni dei diritti umani da parte dei genitori, culminate in un matrimonio forzato e minacce di morte. E’ una storia che ci riporta alla mente quella tragica della giovane Saman Abbas, la ragazza pakistana uccisa proprio a Novellara per aver rifiutato un matrimonio combinato.

Novellara, costretta a sposare il cugino, le minacce di morte

La vittima è stata costretta ad unirsi in matrimonio a distanza con uno dei suoi cugini nel 2021. Tuttavia, ha costantemente resistito alle pressioni per sposarlo di presenza. La situazione è peggiorata ulteriormente quando la giovane è stata minacciata dal padre, un uomo di 52 anni originario del Pakistan, residente proprio nella stesso paese della famiglia di Saman Abbas, la cui storia familiare ha toccato centinaia di cittadini.

“Se non ti sposi fai la fine di Saman”, le avrebbe intimato suo padre.

(Ecco le sentenze per i genitori e zio di Saman).

Misure cautelari per padre e matrigna della 20enne

Le indagini condotte dai carabinieri di Novellara, con il supporto attivo dei servizi sociali del Comune, hanno portato a una richiesta formale di misure cautelari da parte della Procura reggiana, guidata dal procuratore Calogero Gaetano Paci. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accettato la richiesta, imponendo le restrizioni contro i genitori accusati di maltrattamenti e costrizione al matrimonio. Le autorità quindi, in risposta a questa situazione di possibile pericolo, hanno emesso un divieto di comunicare e di avvicinamento per entrambi i genitori della ragazza. Al fine di monitorare i loro movimenti, sono stati anche applicati braccialetti elettronici.

La morte della madre

Ad allarmare ulteriormente le autorità è la vicenda che si snoda attorno alla morte della madre naturale della vittima, deceduta in Pakistan quando lei era ancora appena nata. Sebbene la morte della donna sia stata ufficialmente attribuita a cause naturali, la giovane avrebbe fornito testimonianze secondo cui potrebbe essere stato un omicidio perpetrato dallo zio, fratello maggiore del padre.