Polygon è al 14° posto nella classifica delle criptovalute. Siamo quindi in presenza di un progetto di grande rilievo, la cui portata va ben oltre la posizione occupata in tal ambito. Proprio in questi giorni, del resto, se ne parla molto nelle consuete analisi tese a prevedere cosa potrà accadere nel corso del nuovo anno.

Secondo molti analisti, infatti, proprio Polygon è destinato ad usufruire del nuovo clima di ottimismo che ha iniziato a soffiare sui mercati da alcune settimane. Un’atmosfera destinata ad essere consolidata dal quarto halving di Bitcoin ormai alle porte e dalla probabile, secondo molti, approvazione dell’altrettanto atteso EDF sull’icona crypto.

Polygon: i fattori che ne determinano la popolarità

Il 2023 non è stato un anno esaltante, per Polygon. Il suo prezzo di apertura, intorno a 0,76 dollari il 1° gennaio, è ora a 0,89. Nulla a che vedere con la crescita messa a segno da Bitcoin e da altri token coi quali si divide i favori degli investitori.

Al tempo stesso, però, la sua squadra di sviluppatori ha continuato a condurre un lavoro teso a rafforzarne la base tecnologica. A dimostrarlo è in particolare il lancio dello smart contract su Ethereum per il nuovo token POL. Si tratta del gettone di nuova generazione il quale, nei propositi di Polygon, dovrà alimentare un vasto ecosistema di catene layer 2 basate sul protocollo ZKP (Zero Knowledge Proof).

Polygon Ecosystem Token, questo il suo nome completo, andrà ad implementare un protocollo di re-staking teso a rendere possibile ai suoi detentori il deposito su più catene, eseguendo molteplici funzioni nel processo previsto. E, in questo quadro, è destinato a prendere il posto al momento detenuto da MATIC.

In tal modo, la blockchain si è dotata di uno strumento fondamentale per resistere all’offensiva di Optimism, altro progetto fondato sulla tecnologia degli optimistic rollup. Un fattore cui proprio gli analisti fanno riferimento, nelle proprie previsioni sul network.

Una reputazione inattaccabile

Se, come abbiamo visto, l’anno in corso non è stato indimenticabile per Polygon, occorre comunque sottolineare come non ne abbia assolutamente scalfito la reputazione, anzi. A dimostrarlo è un altro annuncio, quello lanciato alla fine di settembre, quando Google Cloud si è aggiunto alla squadra dei suoi validatori.

Proprio l’azienda di Mountain View ha commentato la notizia affermando che il rapporto in corso con Polygon Labs è da considerare alla stregua di una collaborazione strategica. Tanto che oltre a rendere pubblico quanto stava accadendo, Google Cloud Asia Pacific ha pubblicato un video su YouTube dal titolo estremamente esplicativo: “Polygon Labs sta risolvendo il problema di un futuro Web3 per tutti.”

In questa ottica, occorre ricordare anche la decisione di investire un miliardo di dollari nella tecnologia ZKP. Secondo Sandeep Nailwal, cofondatore di Polygon da poco dimessosi dagli incarichi che rivestiva nell’azienda, le transazioni cross-chain potrebbero grazie alle Zero Knowledge Proof essere eseguite in quattro o cinque secondi. Si tratta in pratica di un terzo del tempo necessario per la validazione di un blocco sulla Ethereum Virtual Machine.

Il futuro di Polygon

Proprio il lancio di POL dimostra come all’interno di Polygon l’idea non sia esattamente quella di adagiarsi sugli allori conquistati. Preso atto della minaccia rappresentata da Optimism, oltre che da Arbitrum, altra soluzione orientata alla tecnologia ZKP, la squadra degli sviluppatori ha condotto in porto un’operazione di aggiornamento la quale potrebbe risultare fondamentale per conservare la posizione di preminenza conquistata in precedenza.

Una posizione testimoniata, ad esempio, dalla scelta fatta dalla città di Lugano, in Svizzera, che si è rivolta proprio a Polygon Labs per il varo della propria stablecoin. Una collaborazione in atto già dal 2022, tale da evidenziare proprio la reputazione dell’azienda, tale da andare oltre il pur notevole 14° posto detenuto nella graduatoria di settore.

Considerato il progressivo ristabilimento delle condizioni del mercato, sono quindi in molti a puntare forte su una intensa crescita di MATIC nelle prossime settimane. Tanto da dare praticamente per scontato l’abbattimento della soglia psicologica rappresentata da un dollaro. Una volta toccata quella quota, per Polygon potrebbe realmente iniziare una vera e propria bull run.