Uno degli argomenti molto dibattuti da diversi anni è quello relativo alla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES): quali effetti potrebbe avere sui Titoli di Stato? Facciamo chiarezza.

Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) è controverso e pone condizioni ferree per erogare prestiti ed il governo italiano deve valutare attentamente i benefici ed i rischi associati alla sua partecipazione.  Il governo Meloni pochi giorni fa prima delle vacanze di Natale si è espresso negativamente alla sottoscrizione di un prestito derivante dal MES.

Il Parlamento italiano non ha ratificato la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, ma nonostante questa decisione non ci sono state le ripercussioni negative sui titoli di stato italiani.

Scopriamo in questa guida quali potrebbero essere gli effetti di questa decisione del governo Meloni sui Titoli di Stato.

Titoli di Stato e Mes: quali sono gli effetti?  

Il governo Meloni è stato l’unico nell’UE ad aver rigettato la riforma sul Mes: secondo Palazzo Chigi c’è la necessità di revisionare il capitolo sul Mes. Gli Stati membri dell’UE e gli investitori guardano al Belpaese con molta preoccupazione: in effetti non c’è alcuna situazione di emergenza tale da destare allarmi.

Infatti, i rendimenti dei titoli statali italiani restano di gran lunga superiori a quelli dell’Europa del Sud. Ne è un valido esempio il BTp a 30 anni. Nonostante il calo generalizzato dei rendimenti dei titoli di stato italiani, staccano cedole davvero allettanti.  

Il Mes influisce realmente sui titoli di stato?

Nonostante non sia stato ratificato il MES, il governo italiano dovrebbe ricevere una tranche da 125 miliardi di euro su un ammontare di oltre 700 miliardi. L’esistenza del MES dovrebbe apportare interessanti benefici ai paesi più indebitati come la Grecia o l’Italia, venendo a contare su tassi agevolati. Nonostante i benefici, il debito sovrano impone all’Italia di controllare e prestare attenzione ad ogni decisione assunta.

Il Mes per erogare i prestiti impone il rispetto di condizioni stringenti: al fine ultimo di massimizzare le garanzie di restituzione del capitale vengono imposti tagli alla spesa pubblica e aumento delle entrate. Il governo italiano rifiuta il “ricatto” di un MES che pone condizioni troppo stringenti. Il Mes rappresenta uno strumento di salvaguardia di ultima istanza e la sua applicazione richiede massima attenzione per garantire la stabilità economica del paese.

Aste BTp e Bot 2024: tante occasioni per guadagnare

Il Tesoro ha pubblicato il calendario delle aste BTp e Bot per l’anno 2024. Nel mese di dicembre sono state pubblicate due aste dei titoli di stato, che hanno riguardato le emissioni di Bot e di BTp. È il comunicato stampa n. 182 del 22 dicembre a rendere noto il calendario delle aste dei titoli di Stato 2024. Nel programma sono indicate le date delle comunicazioni ufficiali previste per ogni titolo statale.

Con l’inizio dell’anno 2024 le cedole dei BTp e dei titoli statali saranno ancora “sugli scudi”: dopo un anno 2023 particolarmente promettente per il mercato obbligazionario statale, nel nuovo anno 2024 gli esperti prevedono che i rendimenti dei titoli di Stato e BTp rimarranno sempre allettanti. Dopo il picco raggiunto ad ottobre, il BTp 10 anni è arrivato a rendere il 5% lordo.