Con circa un quarto delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle industrie, è fondamentale sviluppare e adottare tecnologie in grado di aumentare l’efficienza energetica del settore industriale.

Per molti decenni, dal periodo post-industriale a oggi, i combustibili fossili sono stati considerati come vettori energetici primari, fondamentali per lo sviluppo industriale.

Con l’aumento della temperatura media globale, provocata dalle emissioni di anidride carbonica, interi eco-sistemi naturali sono stati stravolti dai fenomeni meteorologici estremi.

Le emissioni inquinanti, prodotte dall’utilizzo dei combustibili fossili, rappresentano solo il vertice della piramide, che metaforicamente può essere associata alle cause del cambiamento climatico.

Se si vuole analizzare il problema alla base, oltre a considerare le molteplici fonti d’inquinamento atmosferico, bisogna riflettere sulle possibili strategie in grado sia di ridurre le emissioni inquinanti, sia di aumentare l’efficienza energetica del settore industriale.

Per sostenere la transizione energetica, dai combustibili fossili verso le fonti energetiche rinnovabili e i vettori energetici green, bisogna attuare un piano di sviluppo in grado di adottare le migliori soluzioni tecnologiche.

Il tutto, ovviamente, deve essere sviluppato con una visione a lungo termine, che permette alla filiera industriale globale di realizzare piani di riqualificazione energetica, efficienti ed economicamente sostenibili in tempi relativamente brevi.

L’elettrificazione, che prevede la sostituzione delle tecnologie che utilizzano i combustibili fossili come vettori energetici primari con le fonti energetiche rinnovabili, permette di aumentare l’efficienza energetica nel settore industriale, riducendo le emissioni inquinanti.

Elettrificazione, la rotta verso l’efficienza energetica nel settore industriale

Per contrastare gli effetti del cambiamento climatico,  è opportuno definire una road-map per aumentare l’efficienza energetica nel settore industriale.

Il comparto industriale, secondo i dati forniti da IEA – International Energy Agency (Agenzia Internazionale dell’Energia), utilizza il trentasette percento del fabbisogno energetico globale, che corrisponde al ventiquattro percento delle emissioni globali di anidride carbonica.

La transizione energetica, dalle fonti fossili verso le rinnovabili, ha come obiettivo quello di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica per contenere, come stabilito dall’accordo sul clima di Parigi, l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C.

La de-carbonizzazione, oltre ad essere una strategia per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, può essere definita una visione, a lungo termine, in grado di creare le basi per un modello economico – sociale eco-sostenibile.

Affinché l’intera filiera industriale possa essere sottoposta a una riqualificazione energetica, tale da permettere di raggiungere l’obiettivo della de-carbonizzazione, bisogna attuare uno sviluppo aziendale sostenibile sia dal punto di vista ecologico si economico.

Molti comparti industriali, come il settore siderurgico e chimico, hanno una filiera produttiva molto vincolata all’utilizzo dei combustibili fossili, con ovvie conseguenze negative sull’inquinamento atmosferico.

Inoltre, a causa dell’inefficienza energetica negli impianti industriali, circa i due terzi dell’energia elettrica è dissipata prima dell’utilizzo.

Da ciò è evidente com’è necessario intervenire su più fronti, ma tutti finalizzati a ridurre le emissioni inquinanti.

L’elettrificazione, attraverso la sostituzione delle tecnologie che prevedono l’utilizzo dei combustibili fossili come vettori energetici primari con le fonti rinnovabili, permette di raggiungere l’obiettivo della transizione energetica.

Utilizzando le fonti energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, per la produzione di energia elettrica rinnovabile, è possibile ridurre le emissioni inquinanti prodotte dalle centrali termoelettriche.

Inoltre, migliorando l’efficienza energetica del settore industriale, è possibile ottenere un utilizzo razionale delle risorse energetiche e naturali.  

La digitalizzazione, un flusso di dati per l’efficienza energetica

Per migliorare l’efficienza energetica nel settore industriale, la digitalizzazione è una risorsa tecnologica fondamentale.

In grado di ottimizzare la gestione delle risorse aziendali, la digitalizzazione permette di velocizzare i processi produttivi riducendo i costi e l’utilizzo delle risorse energetiche.

Attraverso l’automazione dei processi, gestita attraverso software per la gestione dei processi industriali, è possibile utilizzare sistemi robotici e d’intelligenza artificiale per svolgere attività produttive.

Con software per la gestione energetica, è possibile monitorare in tempo reale l’utilizzo delle risorse energetiche in base al reale fabbisogno, riducendo gli sprechi e le emissioni inquinanti.

Le risorse multimediali offerte dalla digitalizzazione, in grado di offrire soluzioni per videoconferenze e formazione a distanza delle risorse umane, permettono di aumentare la competitività aziendale riducendo l’utilizzo delle risorse energetiche.

Uno dei maggiori vantaggi, ottenuti con la digitalizzazione, è la possibilità di utilizzare supporti informatici, basati sull’intelligenza artificiale, per eseguire simulazioni sui modelli di produzione industriale.

I modelli di simulazione, oltre ad ottimizzare le fasi delle attività industriali, permettono una migliore gestione delle risorse energetiche limitando le emissioni inquinanti.

Industria 5.0, dall’automazione alla sostenibilità ambientale

Per rendere l’industria competitiva, con le sfide del futuro, bisognerà pianificare un modello di sviluppo, del settore industriale, in grado di aumentare l’efficienza energetica e l’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili.

Per raggiungere nel 2050 l’obiettivo della neutralità climatica, l’industria globale dovrà necessariamente sostenere un percorso di riqualificazione energetica.

Da filiere industriali fondate e sviluppate con l’utilizzo dei combustibili fossili come fonti energetiche primarie, il settore industriale dovrà evolvere verso un modello energetico sostenibile.

Le fonti energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, dovranno essere tecnologie perfettamente integrate nel settore industriale, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico con elevata efficienza energetica.

Utilizzando l’Idrogeno, considerato un vettore energetico eco-sostenibile con elevata efficienza energetica ed emissioni inquinanti nulle, è possibile sostenere anche la riqualificazione energetica di un settore industriale molto energivoro come l’industria siderurgica.