Come andrà nel 2024 Shiba Inu? Se lo chiedono naturalmente i tanti sostenitori della principale sfidante di Digecoin nel settore delle meme coin, oltre ai trader alla ricerca di buone occasioni d’investimento.

Una domanda che deve tenere conto anche di un 2023 che va visto alla stregua del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. SHIB, infatti, è cresciuto nel corso dell’anno, ma appena del 16%. Molto meno rispetto ad esempio a Bitcoin, che ha messo a segno un rialzo pari al 150%, e a molti altri token che hanno evidenziato maggiore brillantezza nel periodo preso in esame.

Shiba Inu: la previsione di ChatGPT

Di Shiba Inu si è tornato a parlare nei giorni passati, soprattutto per le previsioni sul mercato crypto di ChatGPT. L’ormai celebre bot di OpenAI, infatti, ha espresso il proprio parere anche sulla creazione di Ryoshi, indicando nel 29% il livello di crescita di cui dovrebbe essere protagonista all’inizio del prossimo anno.

Uno scenario che, del resto, sembra abbastanza probabile, reso tale dalla grande attesa del mercato per il possibile via libera all’ETF su Bitcoin. In pratica molti trader scommettono su una decisione favorevole al riguardo da parte della SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti e stanno prendendo posizione per sfruttarne l’effetto traino.

A questo primo fattore di crescita se ne aggiunge poi un secondo, ancora una volta legato a BTC. Il quarto halving dell’icona crypto, infatti, è atteso per la prima metà del 2024 e, come avvenuto in quelli precedenti, dovrebbe tradursi non solo in una forte crescita del suo valore, ma anche in quella dell’intero comparto. Una tendenza di cui anche Shiba Inu dovrebbe giovarsi.

Proprio per questo molti analisti si sbilanciano nel senso di una rilevante crescita del suo prezzo. Nel caso di Changelly dovrebbe attestarsi intorno al 43%, mentre Telegaon la fissa in un range tra il 56 e l’83%. In un caso e nell’altro, quindi, un investimento sulla meme coin sarebbe ampiamente ripagato.

I fattori di crescita di Shiba Inu

Per capire come potrebbe andare SHIB nel corso del nuovo anno, occorre anche ricordare un recente annuncio lanciato dalla sua squadra di sviluppo. Ovvero, quello relativo all’intenzione di infrangere le barriere esistenti al momento tra il web tradizionale e la criptosfera.

Per farlo, si punterebbe a collegare gli indirizzi dei wallet ai siti che sono oggetto della nostra frequentazione quotidiana. Proprio in quest’ottica andrebbe quindi vista la collaborazione con D3 Global, che dovrebbe sfociare nell’ottenimento di un dominio di primo livello.

Il ragionamento è molto semplice, ma al tempo stesso logico: in tal modo sarebbe possibile aumentare la popolarità del progetto e il numero di transazioni che lo vedono protagonista. Un dato destinato a riflettersi inevitabilmente sul suo prezzo, favorendone l’ascesa.

Le differenze con Dogecoin

Infine, per capire le prospettive di Shiba Inu, occorre tenere presente un altro dato non propriamente secondario: a differenza di DOGE ha infatti un suo ecosistema. A popolarlo sono in particolare un mercato di Non Fungible Token (NFT), Shiboshis, app decentralizzate e smart contract.

A questo ecosistema si è anche aggiunta una piattaforma di finanza decentralizzata, ShibaSwap, nel corso del 2021. Al suo interno gli interessati possono condurre le proprie contrattazioni e procedere allo scambio di token ERC-20.

Il progetto, quindi, non si limita a sfruttare la corrente di simpatia che continua a spirare intorno ai meme di carattere canino, ma continua ad evolversi. Una capacità di sviluppo che sembra porre basi sempre più solide per una nuova crescita del suo prezzo. Tanto da spingere gli analisti di CoinCodex a preventivarne quasi un raddoppio secco, nel corso del prossimo anno. Non resta quindi che attendere il 2024, per capire se si tratta di ottimismo fondato su dati reali o di una semplice speranza.