La città di Roma è al centro dell’attenzione a causa dell’ incendio divampato nel deposito di Malagrotta, destinato al conferimento dei rifiuti provenienti dalla Capitale e dalla provincia romana. Il rogo, che ha preso piede nel primo pomeriggio, continua a devastare l’area, richiedendo l’intervento di 40 vigili del fuoco e 13 mezzi per cercare di domare le fiamme.
Il Movimento 5 Stelle (M5s) ha sollevato la sua preoccupazione attraverso le parole del vicepresidente della commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, e del capogruppo del M5s nel XII Municipio, Lorenzo Di Russo.
Incendio Malagrotta, 40 vigili del fuoco sul campo, M5s: “Roma preda delle ecomafie”
I rappresentanti del M5s non hanno esitato a definire l’incendio come un “vero e proprio attentato ecologico” nei confronti di Roma e del suo territorio.
Così viene descritta la capitale, vulnerabile agli attacchi ambientali e alle azioni criminali connesse alle ecomafie:
“Roma si conferma città allo sbando, preda dell’inquinamento ambientale e delle ecomafie che qui fanno il bello e il cattivo tempo, con le Istituzioni che la governano totalmente incapaci di reagire: mentre queste mani criminali agiscono e depredano la città, nel frattempo c’è ancora chi crede che l’inceneritore sia la panacea dei mali passati, presenti e futuri”.
L’incendio di Malagrotta il 24 dicembre e i rifiuti a Roma
Nel contesto dell’incendio a Malagrotta, emergono quindi aspre critiche anche nei confronti di chi propone l’incenerimento come soluzione ai problemi legati ai rifiuti, sottolineando la necessità di trovare soluzioni sostenibili e durature per la gestione dei rifiuti nella Capitale.