Anche quest’anno, Una poltrona per due farà da sottofondo al tintinnio di piatti, bicchieri e posate, tipici della Vigilia di Natale italiana. Ma come reagireste se vi dicessimo che il film non è mai stato concepito per essere un classico delle feste natalizie? Eppure, è proprio così…

Una poltrona per due, in tv anche nel 2023, per i suoi primi 40 anni

E così, saremo di nuovo tutti davanti al televisore per vedere Louis Winthorpe III che si vede rubare la vita da un senzatetto di nome Billie Ray Valentine, per la scommessa orchestrata da due finanzieri senza scrupoli. Salvo poi, come ogni anno, ottenere la sua rivincita.

Anche solo a riassumerla così brevemente, la trama di Una poltrona per due sembra scritta apposta per le atmosfere natalizie. Sarà che a ispirarla furono le storie di Mark Twain – in particolare Il ricco e il povero – con le loro morali edificanti e il loro tenace ottimismo.

Eppure, se provate a chiedere a un cittadino statunitense quale sia il suo classico di Natale, è molto probabile che non citi la pellicola diretta da John Landis, preferendogli altri classici come:

  • La vita è meravigliosa del 1946
  • Love actually del 2003
  • Mamma ho perso l’aereo del 1990
  • Il Grinch del 2000

Solo per citare i più amati, ma qualcuno potrebbe anche rispondervi Trappola di cristallo, primo capitolo della saga di Die hard con Bruce Willis, in effetti ambientato la sera della Vigilia…

Vi chiederete come sia possibile.

Ebbene, questa è una delle curiosità di un cult che tutti sappiamo a memoria ma che in pochi conoscono fino in fondo.

Un film di Natale… in estate?

Può sembrare assurdo, ma Una poltrona per due arriva nelle sale cinematografiche statunitensi l’8 giugno del 1983.

Nonostante l’ambientazione tipicamente invernale – con tanto di neve, cappotti e camini scoppiettanti – i produttori della pellicola scelgono il periodo estivo per lanciare la commedia di Landis. Quella estiva, del resto, è considerata negli USA una delle ‘finestre’ di uscita migliori per i film che hanno ambizioni di grandi incassi.

La scelta, comunque, si rivela azzeccata, e il film risulterà essere il quarto miglior risultato al box office americano per quel 1983.

Certo, si potrebbe pensare che la tradizione natalizia sia dovuta, allora, al suo arrivo nelle sale italiane. E invece no, perché il film da noi esce sì a gennaio del 1984, ma il 19, quando la Befana si è già portata via tutte le feste da un pezzo!

Una poltrona per due, in tv a Natale da quasi 40 anni

Se il film è diventato parte integrante del Natale italiano quasi quanto il panettone e la tombola, lo si deve esclusivamente alla televisione.

In particolare, all’occhio lungo dei dirigenti delle reti Finivest, prima, e Mediaset, poi, che colgono il potenziale di successo del film in questo particolare periodo dell’anno e centrano in pieno il bersaglio.

Perché, se è vero che Una poltrona per due viene trasmesso la prima volta in tv nel 1986 e da lì per altre 32 volte, è anche comprovato l’affetto costante che gli italiani provano verso questo film, che registra sempre ottimi risultati in termini di share.

Perché agli italiani si può togliere tutto, tranne le tradizioni.

Eddie Murphy e Dan Aykroyd, la coppia perfetta era anche… la quarta scelta!

Italiani per i quali, ne siamo certi, sarebbe impossibile immaginare altri attori a interpretare i due protagonisti del film. Dan Aykroyd ed Eddie Murphy sembrano nati per vestire i panni di Louis Winthorpe III e di Billy Ray Valentine.

I due, invece, non solo non erano la prima scelta, ma nemmeno la seconda o la terza!

Ma andiamo con ordine.

Inizialmente, i produttori optano per un coppia super collaudata della commedia americana dell’epoca, quella formata da Gene Wilder (Frankenstein Junior) e Richard Pryor, reduci dal successo di Nessuno ci può fermare.

Tuttavia, la sera del 9 giugno 1980, Pryor pensa bene di cospargersi di rum dalla testa ai piedi e darsi fuoco, in preda alla tossicodipendenza di cui soffrì per moltissimi anni. Impossibile, dunque, fare affidamento su di lui per un potenziale blockbuster.

Entra, allora, in gioco, il regista John Landis, che propone il duo formato da Aykroyd e John Belushi, altra scelta potenzialmente fortunata, visto il grande successo dei loro Blues Brothers. Anche in questo caso, però, il tragico destino – e le droghe – si mette in mezzo, con la morte per overdose proprio di Belushi.

I produttori tornano allora da Gene Wilder e propongono di affiancargli Eddie Murphy, astro nascente della tv che al cinema aveva da poco fatto il suo fortunato esordio nella commedia action 48 ore al fianco di Nick Nolte. È proprio Murphy a impuntarsi, però, non volendo passare per un semplice ‘rimpiazzo’ di Pryor.

È solo a questo punto che si arriva alla coppia che tutti conosciamo, uscita da un mix dei tre tentativi falliti che l’avevano preceduta. Un mix di assoluto successo, da ormai 40 anni.