La rete principale di Ethereum è stata a lungo considerata un luogo non adatto a garantire transazioni scalabili, rapide e convenienti. Se il Merge secondo gli sviluppatori dovrebbe aver risolto almeno in parte questo problema, molti preferiscono comunque non dare per scontato l’assunto. E, in particolare, considerano necessario liberare la rete principale dal pesante lavoro computazionale cui è sottoposta.

Anche MetisDAO si muove in quest’ottica. Si tratta infatti di una soluzione di secondo livello, compatibile con la Ethereum Virtual Machine, tesa a limitarne la congestione. A questo primo obiettivo, ne aggiunge un secondo estremamente ambizioso: fornire l’infrastruttura in grado di favorire la migrazione, per quanto possibile, di tutti i modelli di business al Web3. Considerato il livello dei proponenti, non sembra un’impresa impossibile.

MetisDAO: di cosa si tratta?

MetisDAO, come abbiamo già ricordato in avvio, è una soluzione layer 2 lanciata sulla blockchain di Ethereum. Nella creazione di questo prodotto, la squadra degli sviluppatori ha optato per l’adozione di una tecnologia sempre più diffusa, quella nota come Optimistic Rollups.

Si tratta di una classe di layer 2 che si fondano su un preciso obiettivo: sgravare il livello principale di parte del fardello computazionale collegato all’elaborazione delle transazioni. Affidano quindi al secondo livello una parte delle operazioni che nelle blockchain di prima generazione sono eseguite insieme alle altre sul primo livello.

Per riuscire nell’intento si raggruppano i dati e per poi impacchettarli con presupposti “ottimistici”. Detto in modo molto semplice, non esistono verifiche sull’effettiva validità dei dati, presumendo che lo siano. Ove l’ipotesi non corrispondesse a realtà sul secondo livello, i proprietari dei fondi li riavrebbero sul primo. È anche prevista la possibilità di contestare la validità della convalida di ogni operazione, all’interno di uno challenge period. In questa finestra temporale chi intende farlo può presentare una prova di frode che, qualora dimostrata, comporta la riesecuzione dell’operazione e il ripristino dello stato precedente. Il nodo responsabile della frode, è a sua volta oggetto di sanzioni.

Il passato 2 marzo, inoltre, la squadra di sviluppo ha annunciato il varo del primo rollup ibrido, derivante dalla combinazione di quest’architettura con la Zero Knowledge Proof. A questo lavoro ancora in fase embrionale, occorre poi aggiungere l’integrazione del framework Decentralized Autonomous Company (DAC) nella sua infrastruttura Proprio grazie ad esso gli sviluppatori e le aziende saranno in grado di attuare la transizione dal Web2 al Web3.

Cosa sono le DAC? Si tratta di una “sottospecie” all’interno delle DAO che prevede, almeno nel caso di Metis, l’assegnazione di un indirizzo di rete Ethereum. Proprio al suo interno i membri devono versare una quota, denominata Bond, venendo così legati da un punto di vista finanziario al progetto. In caso di ritiro, infatti, la quota versata sarebbe persa.

Gli stessi membri, che partecipano al programma di staking, sono a loro volta forniti di un “Reputation Power”, una reputazione che ne indica il livello di coinvolgimento. L’obiettivo di questo meccanismo è di incentivare la partecipazione della comunità.

Chi c’è, dietro MetisDAO?

Per poter giudicare il livello di una soluzione crypto è molto importante sapere da chi è formata la squadra dei fondatori e degli sviluppatori. Per quanto riguarda i primi, si tratta di Elena Sinelnikova, Kevin Liu e Yuan Su. Proprio loro hanno delineato le basi del progetto, per poi lanciarlo nel 2021.

Elena Sinelnikova rappresenta una vera celebrità, nel settore. Si tratta infatti della madre di Vitalik Buterin e prima di MetisDAO aveva già dato vita ad altre aziende crypto, oltre a lavorare intensamente per far conoscere la tecnologia blockchain. Vanta anche precedenti esperienze nel settore della sicurezza informatica e nella creazione di software, in cui ha potuto sfruttare il suo master in informatica.

Kevin Liu si è a sua volta fatto notare per il lavoro in qualità di gestore degli investimenti e nello sviluppo strategico, prima di partecipare al lancio di MetisDAO. Vanta una laurea in management e un MBA presso l’Accademia cinese delle scienze.

Infine Yuan Su, che dopo aver iniziato gli studi in informatica ha conseguito un MBA presso l’Università di Toronto. Una volta laureatosi ha iniziato a lavorare in qualità di ingegnere informatico e manager all’interno di IBM fino al 2019, quando ha iniziato a lavorare sul progetto. Al momento è anche responsabile dello sviluppo per CaseWare International.

Le prospettive per il futuro

Al momento MetisDAO si trova al 257° posto nella classifica di settore. Se le sue credenziali tecnologiche sembrano assolutamente all’altezza della situazione, il progetto si è dovuto scontrare con il crypto winter, risultandone molto penalizzato.

Con il ritorno del sereno sui mercati, però, proprio gli intenti che si propone potrebbero attrarre l’interesse degli investitori in cerca di soluzioni non legate alla logica effimera del mercato. Considerato il ruolo di vero e proprio ponte tra Web2 e Web3 che si propone, MetisDAO potrebbe rivelarsi una buona scelta per questa categoria di trader. Non sembra quindi azzardato preconizzare un buon 2024 per l’azienda.