Liberalizzare la vendita di cocaina a scopo ricreativo in modo da combatterne il consumo. Sembra un ossimoro ma è quanto, dalla scorsa estate, si pensa di fare a Berna. La capitale svizzera pensa infatti a questa come ultima ratio nella lotta alla droga, alla cocaina nello specifico, e al suo consumo, a quanto pare spropositato in tutto il Paese. La notizia viene rilanciata in questi giorni dalla Reuters.

Liberalizzare la cocaina per combatterne il consumo: la proposta arriva da Berna, in Svizzera

L’argomento spacca la città e più in generale la nazione, perché la proposta è interdipendente dalle leggi della Confederazione elvetica. La misura al vaglio consentirebbe l’acquisto di piccoli quantitativi della sostanza. Qualcosa simile alla vendita di derivati della cannabis nelle farmacie.

Dipendenze Svizzera, l’agenzia che studia l’incidenza della droga nel tessuto sociale, già dalla scorsa estate rivelava un consumo di polvere bianca raddoppiato rispetto agli standard. Questo anche grazie ai prezzi “accessibili”: l’agenzia parla infatti di 10 franchi ciascuna dose (10,58 Euro), “poco più di una birra”. Parallelamente, i promotori della legge sostengono che la legalizzazione consentirebbe di controllare il mercato, in modo da arginare la diffusione illegale.

La guerra alla droga è fallita e dobbiamo cercare nuove idee – ha detto alla Reuters Eva Chen, consigliera del partito di sinistra Alternative Link che sostiene l’iniziativa – Il controllo e la legalizzazione possono fare meglio della semplice repressione.

La proposta, per il momento, resta sulla carta

Per ora, di sicure, ci sono soltanto le statistiche (preoccupanti) sul consumo di droga tra gli elvetici, perché la proposta resta in fase embrionale. Se ne parla appunto da mesi e, per arrivare a una vera e propria legge, sarà invece questione di anni.

Non si tratta comunque della notizia sulla cocaina più curiosa riportata quest’anno da Tag24. Per rimanere in Italia, abbiamo per esempio parlato dello spaccio all’interno del “Bentegodi” di Verona e della vicenda legata al sindaco di Cecina.