Milan, i tempi di recupero di Tomori – Lesione mio-tendinea del bicipite femorale destro. È questo l’esito, tutt’altro che confortante, degli esami strumentali ai quali si è sottoposto Fikayo Tomori dopo l’infortunio rimediato contro la Salernitana all’Arechi, gara di campionato terminata 2-2, con i rossoneri che hanno riacciuffato il pari sono al 90’ grazie alla rete del subentrato Luka Jovic. Tradotto: l’ennesima tegola della stagione del Milan, con Stefano Pioli che perderà il suo difensore – tra le poche note liete di questa stagione – per diverso tempo. Perché appunto l’infortunio rimediato da Tomori, il trentesimo della stagione del Milan, è più grave di quanto si potesse ipotizzare dopo la prima diagnosi.

I tempi di recupero di Tomori: altra tegola per Pioli

Nella nota diramata da club rossonero non vengono specificati i tempi di recupero, ma l’infortunio rimediato da Tomori costringerà il difensore inglese a uno stop che va da un minimo di quattro settimane a un massimo di 8 settimane. Stefano Pioli dunque non avrà sicuramente a disposizione il numero 23 rossonero per tutto il mese di gennaio. Ennesima tegola in un reparto già martoriato dalle lunghe assenze per infortunio di Thiaw e Kaluku, entrambi di rientro a marzo.

Un’emergenza infortuni che in casa Milan è divenuta ormai insostenibile, tanto la società sta analizzando con attenzione l’operato dello staff di Stefano Pioli e nelle prossime ore/giorni con ogni probabilità a farne le spese sarà qualche componente dell’area atletica. Ma c’è di più: con quello di Tomori, sono ben quattro gli infortuni nella rosa del Milan che hanno riguardato un tendine: prima del difensore inglese, infatti, anche Malick Thiaw, Pierre Kalulu e Tommaso Pobega hanno sofferto di infortuni del genere, con gli ultimi due che sono stati costretti anche a intervento chirurgico. Rischio operazione che invece sembra essere definitivamente scongiurato per Tomori.

Pioli resta fino a giugno, dal mercato almeno 2 difensori

Il Milan, dunque, dovrà per forza intervenire sul mercato di gennaio con almeno due innesti nel reparto difensivo dove ormai nemmeno Kjaer offre più adeguate garanzie di rendimento. I nomi più caldi al momento sono quello di Clement Lenglet, 28enne francese di proprietà del Barcellona ma in prestito all’Aston Villa – in questo caso lo scoglio principale da superare è legato all’ingaggio elevato percepito dal difensore – Thilo Kehrer del West Ham e Nordi Mukiele del Psg. Se il club francese aprirà al prestito, allora proprio Mukiele diventerebbe il favorito nelle preferenze della società rossonera. Milan inoltre che proverà ad anticipare a gennaio l’arrivo di Miranda del Betis, terzino sinistro che ha già in pugno a parametro zero per l’estate.

Capitolo allenatore. Nonostante la panchina di Pioli nelle ultime ore è stata in bilico, la volontà del club rossonero è quella di finire la stagione con l’attuale guida tecnica. E così sarà salvo tracolli nelle prossime gare. La rivoluzione in panchina ci sarà invece nel prossimo campionato, con il Milan che ha già inserito Antonio Conte in cima alla lista dei desideri. Resta da capire se la proprietà rossonera avrà gli argomenti (e la volontà/possibilità di investire cifre importanti) giusti per convincere l’ex Tottenham a ripartire dalla Serie A, dal Milan. Una sfida decisamente affascinante.