Nella provincia di Vicenza la preside di una scuola paritaria e di un asilo nido integrato ha detto che Babbo Natale non esiste durante la recita di fine anno prima delle vacanze. I genitori dei bambini che hanno assistito alla scena si sono detti scioccati per quanto accaduto e si sono subito infuriati con la dirigente scolastica. Dal canto suo però la donna si è difesa dicendo che c’è stato un fraintendimento.
Vicenza, la preside a scuola: “Babbo Natale non esiste”. Genitori infuriati
La vicenda riguarda la scuola paritaria e nido integrato “San Giuseppe” di Lerino a Torri, località in provincia di Vicenza, in Veneto. Al centro della bufera è finita la dirigente scolastica dell’istituto, la quale si è lasciata scappare, durante la recita di Natale dei bambini, che l’uomo vestito di rosso, con la barba bianca e il cappello che porta i regali il 25 dicembre in realtà non esiste.
Le “vittime” sono stati i bambini della scuola elementare veneta, che hanno interpretato le parole della preside. I piccoli studenti dell’istituto si sono messi a piangere e hanno cercato rifugio e conforto nei genitori, i quali a loro volta si sono infuriati con la donna. Ma che cosa è successo per la precisione?
Che cos’è successo?
La preside della scuola paritaria e del nido integrato “San Giuseppe” di Lerino a Torri (Vicenza), tra uno spettacolo di Natale e l’altro, è intervenuta con un discorso. Al centro del sermone ci dovevano essere importanti argomenti come la bellezza di aiutare il prossimo, l’importanza della pace, la forza dei sogni e della fantasia.
Ciò che è stato recepito però dai bambini è che Babbo Natale non esiste. I piccoli studenti hanno posto l’accento su una frase pronunciata dalla dirigente dell’istituto. Frase che non li ha lasciati di certo indifferenti. Anzi, il contrario. Tutti sono rimasti estremamente colpiti.
La direttrice scolastica ha detto
Arriverà il momento in cui i nostri bambini cominceranno a metabolizzare, e coglieranno gli indizi che lasceranno presagire che Babbo Natale non esiste, oppure scopriranno mamma e papà che dispongono i regali. Questo fa parte di quel qualcosa che sta cambiando dentro di loro.
E ancora:
Ogni bambino è diverso e finché non è pronto a scoprire la verità, la ignorerà.
L’episodio è stato riportato inizialmente dal Giornale di Vicenza e poi, in poche ore, ha fatto il giro del web e dei social. Ciò che ha sconvolto i lettori è stata proprio la decisione della preside di pronunciare tale frase che ha scioccato i bambini, quando invece questi non erano ancora pronti a scoprire la verità su Babbo Natale.
Le reazioni
Come abbiamo già detto, non appena hanno udito queste parole i bambini della scuola elementare, si sono messi a piangere. A raccontarlo sono stati i papà e le mamme degli studenti. Essi hanno visto i loro figli increduli per ciò che avevano appena appreso durante la recita di Natale a scuola. Si sono così adirati con la donna.
Dall’altra parte, l’istituto scolastico e la stessa direttrice sono subito corsi ai ripari. La preside della scuola paritaria e del nido integrato “San Giuseppe” di Lerino a Torri, in provincia di Vicenza, ha affermato che si è trattato in realtà di un grande fraintendimento.
La donna ha raccontato di aver ricevuto una lettera dall’ufficio provinciale scolastico all’interno della quale si raccontava una “spiacevole situazione” accaduta qualche giorno prima a Firenze. Il riferimento è ad una scuola in cui sarebbe successa la stessa cosa. In un istituto del capoluogo toscano i bambini avrebbero scoperto la verità su Babbo Natale proprio da alcune parole pronunciate da un membro del personale scolastico.
Vicenza, la preside: “Babbo Natale non esiste”. Poi arrivano le scuse
A questo punto allora la direttrice dell’istituto situato nella provincia di Vicenza, ha riferito di essere partita proprio da quanto accaduto a Firenze per estrapolare un messaggio ben diverso. La donna ha affermato che il suo intento era quello di ribadire l’importanza del pensiero magico che tanto piace ai bambini e che solitamente “si spegne” attorno ai 10 anni di età.
Si è detta inoltre dispiaciuta per aver scatenato la brusca reazione di alcune mamme e di alcuni papà. Nel suo discorso, ha aggiunto, non c’era alcuna cattiva intenzione. Infine ha concluso il suo messaggio di scuse affermando che era importante precisare il valore di Babbo Natale come figura religiosa.
Ecco le su parole riguardo a tale vicenda:
Mi dispiace aver scatenato la furia di alcuni genitori, nelle mie parole non c’era alcuna cattiva intenzione, anzi, per noi era importante precisare il valore di Babbo Natale in quanto figura religiosa, essendo noi una scuola cattolica di ispirazione cristiana.