Pensioni anticipate con quota 103, opzione donna e Ape sociale, quanti escono nel 2024? Nel prossimo anno si farà sentire la stretta del governo sui numeri dei neopensionati. In particolare, il numero di quanti escono nel prossimo anno con questi tre canali di uscita alternativa rispetto ai due meccanismi principali di pensione, l’anzianità contributiva e la pensione di vecchiaia, subirà un forte ridimensionamento, con un contribuente su due non ammesso ai requisiti di pensionamento del 2024 rispetto a quelli che erano i parametri di un anno fa e, dunque, costretto a rimandare l’uscita. I numeri arrivano dalla relazione accompagnatoria alla legge di Bilancio del 2024.
In estrema sintesi, sommando le uscite previste con i tre canali di pensione anticipata nel 2024, si arriva a un totale di 32mila contribuenti che usciranno dal lavoro. Quasi la metà rispetto alle uscite stimate a fine 2022 con la Manovra 2023. Ulteriormente ridimensionata risulta l’opzione donna che non ha proposto soluzioni al deficit di pensionamenti registrato tra le lavoratrici durante tutto il 2023.
Pensioni anticipate quota 103, opzione donna e Ape sociale, quanti escono nel 2024? Un contribuente su 2 costretto a rimandare l’uscita
Quanti lavoratori escono con le formule di pensione anticipata nel 2024 con quota 103, opzione donna e Ape sociale? A questa domanda risponde la relazione accompagnatoria alla legge di Bilancio 2024 che fissa in 32mila il numero stimato dei pensionamenti in anticipo con i tre canali alternativi alla riforma Fornero, ovvero ai meccanismi di uscita con l’anzianità e la vecchiaia. Un anno fa, per tutto il 2023, si stimavano 60mila uscite con gli stessi tre canali, quasi il doppio rispetto ad oggi.
Si stima, dunque, che nel prossimo anno, un contribuente su due prossimo all’uscita, debba rimandare il pensionamento, oppure debba far ricorso ad altri meccanismi di uscita nei prossimi anni. In alternativa, come nel caso della quota 103, pur avendo maturato i requisiti di 62 anni di età e di 41 anni di contribuzione, probabilmente non troverà più conveniente uscire con questa misura.
Pensioni quanti escono 2024, i tagli di quota 103
Infatti, nel caso delle pensioni con quota 103, pur rimanendo invariati i requisiti anagrafici e contributivi di uscita, la legge di Bilancio 2024 ha cambiato le condizioni di fruizione della misura. Chi esce con quota 103 tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 (o ne maturi il diritto di pensione da far valere anche nei prossimi anni), dovrà mettere in conto di dover rinunciare a un assegno di pensione più sostanzioso perché il calcolo sarà quello interamente contributivo.
Nel caso della quota 103, tuttavia, cambiano anche le finestre mobili, cioè il lasso di tempo tra la maturazione dei requisiti e l’effettivo pensionamento. Nel 2024 sono previsti 7 mesi per i lavoratori del settore privato (rispetto ai 3 mesi del 2023) e 9 mesi per quelli del pubblico impiego (rispetto ai 6 del 2023). Il risultato è un deciso ridimensionamento di questo canale di uscita per il prossimo anno. Infatti, dalle 41mila uscite del 2023 si passerà a 17mila prepensionamenti stimati con quota 103 nel 2024.
Pensione opzione donna, nel 2024 peggio che nel 2023
Non andrà meglio per gli altri due canali di pensione anticipata. Con l’opzione donna, le lavoratrici perdono le speranze di veder migliorato il meccanismo rivisto dalla scorsa legge di Bilancio che avrebbe consentito, nel 2023, ad appena 2.900 donne di andare in pensione.
Nel 2024, in assenza di miglioramenti nei requisiti di uscita, le lavoratrici che agganceranno l’opzione donna saranno ancora meno, stimate dalla relazione in appena 2.200. Nelle passate annate, con i soli requisiti anagrafici e contributivi, i numeri delle uscite con opzione donna erano dieci volte maggiori.
Ape sociale, uscita a 63 anni e 5 mesi nel 2024
Il resto delle uscite con i tre canali è previsto per l’Ape sociale. Anche in questo caso, la legge di Bilancio 2024 aumenta di cinque mesi l’età minima di uscita, che passa dai 63 anni ai 63 anni e cinque mesi. Di conseguenza, una fetta di lavoratori non riuscirà ad agganciare l’uscita con questa misura nel 2024. Occorre compiere 63 anni entro fine luglio per maturare il requisito entro la fine del 2024. E non è scontato l’accoglimento della domanda da parte dell’Inps, soprattutto per chi svolge lavori usuranti e gravosi.