A partire da gennaio 2024, i pagamenti delle pensioni aumenteranno grazie a un adattamento degli importi al costo della vita, calcolato in base all’incremento dell’inflazione nel corso dell’ultimo anno.

Nel 2024, con riferimento al 2023, l’adattamento delle pensioni è fissato al 5,4%, tenendo conto dell’aumento dei prezzi registrato da gennaio a ottobre e delle previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno. Questo aumento si applica sia alle pensioni dirette che a quelle indirette, compresi gli assegni di assistenza sociale e le pensioni per l’invalidità civile. Anche le pensioni di reversibilità, sebbene siano trattamenti previdenziali indiretti, subiranno un aumento in base alle stesse regole applicate alle pensioni dirette. Tuttavia, in alcuni casi, l’aumento potrebbe essere inferiore al 5,4%.

Pensioni di reversibilità 2024

La pensione di reversibilità, destinata ai familiari superstiti, rappresenta un trattamento previdenziale, soggetto ogni anno a un adeguamento per preservarne il valore di acquisto.All’inizio di ogni anno, a gennaio, questo trattamento viene adattato al costo della vita, utilizzando un tasso di rivalutazione determinato in base alla percentuale prevista per il reddito familiare. Se l’importo è pari o inferiore a 4 volte il trattamento minimo, l’aumento corrisponde al 100% del tasso di rivalutazione. Al contrario, se l’importo supera questa soglia, entrano in vigore riduzioni predisposte dal governo Meloni, che ha modificato il meccanismo di rivalutazione attraverso leggi di Bilancio sia nel 2023 che nel 2024, introducendo percentuali di aggiornamento meno favorevoli.

Inoltre, vengono modificati i limiti all’interno dei quali la pensione di reversibilità, quando percepita dal coniuge senza figli, può essere cumulata con il reddito derivante dal lavoro senza subire riduzioni.

Tabella aumenti pensioni reversibilità 2024

Come accennato in precedenza, le stesse regole che si applicano ai trattamenti pensionistici diretti valgono anche per la rivalutazione delle pensioni di reversibilità. Di conseguenza, vengono applicate le stesse percentuali sull’importo originale della pensione, comportando una variazione delle singole quote percepite dai familiari superstiti.

Nuovi limiti di reddito

Il coniuge che riceve la pensione di reversibilità può svolgere un’attività lavorativa, ma se non ha figli a carico, deve mantenere il reddito al di sotto di determinati limiti per evitare una riduzione dell’assegno che varia dal 25% al 50%, a seconda del reddito guadagnato.

Il punto di riferimento per questa valutazione è rappresentato dal livello minimo dell’assegno pensionistico, anch’esso soggetto a un aggiornamento annuale. Pertanto, nel 2024, le soglie di reddito entro cui ci si deve collocare per evitare la riduzione sono state modificate, aumentando.

Per essere più precisi, se il reddito si trova tra 3 e 4 volte il trattamento minimo, cioè tra 23.345,73 e 31.127,64 euro, la pensione di reversibilità subisce una riduzione del 25%. Se il reddito si colloca tra 4 volte, pari a 31.127,64 euro, e 5 volte, ovvero 38.909,55 euro, la riduzione è del 40%. Superando anche questa soglia, la riduzione diventa del 50%.