Scriveva mail minatorie all’Fbi in cui prometteva che sarebbe diventato “il nuovo Unabomber” ma, anziché creare “il mito” intorno a sé, come probabilmente sperava, è stato arrestato, senza peraltro la possibilità di uscire su cauzione. Per non parlare della figuraccia internazionale… L’uomo, Mark William Anten, ha 52 anni ed è stato fermato nella sua abitazione di Sun Valley, Los Angeles.
Minacciava nuove azioni sul modello di Unabomer, arrestato a Los Angeles
La vicenda è nata a luglio, quando Anten ha iniziato a inviare le mail. Come Ted Kackynscki, il vero Unabomber, il serial killer che con le sue lettere bomba tra il ’78 e il ’95 aveva provocato 3 morti e 23 feriti, aveva annunciato di avere un suo “manifesto“. Il documento in cui spiegare le ragioni dei suoi omicidi.
Condannato a otto ergastoli nel ’96, Kackynscki è morto suicida in carcere all’età di 81 anni lo scorso 10 giugno. Intenzione di Anten era allora quella di continuare la folle eredità, sebbene nel suo caso la firma fosse “SuperMax” o un diretto “Death“. “Morte“.
A dire il vero, praticamente nessuno ha creduto nelle minacce di “SuperMax”, dipinto dagli investigatori come un complottista dipendente dagli psicofarmaci e per questo allontanato dai figli. Piuttosto lo hanno invitato a utilizzare pc e smartphone diversamente. Ed era già il 20 novembre.
Ted Kackynscki, il vero Unabomber, è morto suicida lo scorso giugno
Io posso scatenare un’ondata di omicidi di massa. E nei fatti sarebbe molto spiegabile in base alle vostre azioni.
Questo uno degli ultimi messaggi, oltre alla prova di aver cercato su Internet istruzioni su come fabbricare una bomba “sporca”.
Anche l’Italia, come si sa, ha un Unabomber, chiamato così appunto da Ted Kackynsck e autore di una trentina di esplosioni tra Friuli e Veneto negli anni ’90. Mai una minaccia, mai una mail, nessuna identificazione.