Roberto Scarnecchia vedrà Roma-Napoli con la sua solita energia e buonumore. Le stesse che si sentono anche dopo l’infarto che aveva fatto spaventare tutti. “Ma adesso sto bene, devo prendere delle medicine ma è tutto ok”, afferma allegramente. E frase più bella non esiste.

Da chef esperto qual’è sa che la ricetta migliore è sempre il sorriso, mentre in vista del match di stasera l’ingrediente “dovrà essere il carattere” per l’ex centrocampista della Roma, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il match di questa sera all’Olimpico tra giallorossi e partenopei.

Roma-Napoli, Scarnecchia punta sul carattere

Missione ripartenza, per poi abbracciare la strada della continuità. Questo l’obiettivo di Roma e Napoli, dato che in palio ci sono punti importanti per la zona Champions.

D: Roberto, come arriva la Roma al match di stasera?

R: “Stordita, così come anche il Napoli. Perché sono due squadre che in questo momento sono convalescenti, hanno preso due bei colpi in faccia e adesso devono riprendersi assolutamente. Non è facile per la Roma visti gli infortuni, e questo comporterà una partita tesa. Anche il Napoli viene da un’eliminazione in Coppa Italia pesante, una situazione caratteriale complicata, verranno messe alla prova. L’unico piccolo vantaggio può essere il fatto che la Roma giochi in casa”.

D: Vince chi sbaglia meno?

R: “Chi sarà più deciso e convinto, senza pensare al passato e mostrando carattere. Perché le squadre sono valide, il Napoli ha più gioco rispetto alla Roma, però sono squadre importanti. La differenza la fa il carattere, che risulterà decisivo”.

Alla ricerca di risposte

Una vittoria darebbe morale, permettendo di affrontare i prossimi impegno con rinnovato entusiasmo. Che male non fa dopo le recenti uscite delle due squadre, specie in casa Roma dove l’assenza di Lukaku e Dybala ha messo in mostra una squadra in difficoltà.

D: Tra le due chi si affida più alle individualità?

R: “La Roma. Sono due rose importanti, ma quella del Napoli ha più giocatori determinanti rispetto ai giallorossi. Dipendere da Lukaku e Dybala è un dato di fatto per la Roma. L’attacco è fondamentale in questo momento, quando hai poco potere a livello offensivo diventa difficile portare avanti la partita”.

D: Ti aspettavi di più da altri elementi, tipo Paredes che doveva essere il fulcro del centrocampo giallorosso?

R: “Credo che lui e Cristante non possano giocare insieme, è un’idea che ho dall’inizio di stagione. Perché hanno delle similitudini dove uno copre l’altro e quindi si fa difficoltà”.

D: A prescindere dal match di stasera la Roma continuerà a rimanere in piena lotta Champions?

R: “Assolutamente si, contro il Napoli non sarà determinante, ci sono ancora tantissime partite da giocare. C’è tanto da camminare, specie nella parte finale dove diventa più facile entrare e uscire dalla zona Champions”.

Nel segno di Mourinho

A far parlare non è solo Roma-Napoli, ma anche la questione relativa al rinnovo del contratto di Mourinho, con Roberto Scarnecchia che non ha dubbi: “Va rinnovato, ma serve una cosa”.

D: D’accordo con un eventuale rinnovo del contratto di Mourinho?

R: “Si, ma ha bisogno di un appoggio. Se non gli affiancano una figura che possa aiutare la squadra mentalmente è dura. Lui non può fare tutto, sta facendo il gestore e non l’allenatore. Oltre a questo, io gli rinnoverei il contratto tutta la vita per dare continuità al lavoro”.

D: Con una figura così accanto la Roma migliorerebbe dal punto di vista del gioco?

R: “Si, Mourinho penserebbe esclusivamente al campo più che a pensare alla mente. Poi il calcio è fatto di 80% testa e 20% gambe, ma vanno fatte girare. Se c’è qualcuno che può lavorare insieme a lui sulla testa della squadra allora il lavoro può migliorare”.