Quando vanno in prescrizione le bollette nel 2024? Da una parte, c’è la possibilità di non dover più pagare nulla; dall’altra, però, c’è lo spettro delle azioni legali per il recupero del credito. Per evitare la seconda situazione, non è necessario cercare in rete verità impossibili, ma è meglio iniziare a fare dei calcoli che includano anni, mesi e settimane per capire se la bolletta è entrata nel periodo di prescrizione.

Si dovrà capire quanto manca alla prescrizione della bolletta di luce, gas, telefono, condominio e altre posizioni aperte, sospese per assenza di liquidità, e quanto potrà rimanere in piedi. Vediamo insieme quanto si prescrivono le bollette nel 2024.

Prescrizione bollette 2024

Fondamentalmente, la prescrizione delle bollette ruota attorno a due fattori. Il primo è la possibilità di non dover più pagare le bollette di luce, gas, telefono, condominio e altre.

Il secondo riguarda le istanze di pagamento che, interrompendo immediatamente i termini di prescrizione, predispongono il terreno per l’avvio delle procedure di recupero delle somme dovute legate alle bollette, con l’aggiunta di ulteriori spese per interessi di mancato pagamento e non solo.

È importante notare che per quanto riguarda la prescrizione delle bollette, l’articolo 1, commi 4-11, della Legge n. 205/2017, prevede l’applicazione di un regime diverso a seconda che si tratti di fornitura elettrica, gas o acqua.

Quando le bollette non pagate vanno in prescrizione?

 Conformemente a quanto stabilito nell’articolo 1, commi 4–11 della Legge n. 205 del 2017, la prescrizione delle bollette di luce, gas e acqua è stata ridotta da 5 a 2 anni. Pertanto, la prescrizione biennale delle bollette tiene conto di diversi fattori che coinvolgono utenti domestici, microimprese e professionisti, tra cui:

  • in presenza di consumatori e microimprese con un numero inferiore a 10 lavoratori;
  • in presenza di una microimpresa con un bilancio inferiore a 2 milioni di euro.

La prescrizione biennale della fornitura di gas ed elettricità si estende anche ai rapporti tra venditori e distributori, mentre per le altre bollette valgono i termini di prescrizione quinquennale. Per le società resta in essere la regola della prescrizione quinquennale.

Quali bollette si prescrivono in 2 anni?

 Come detto precedentemente, la prescrizione delle bollette legate alla fornitura di luce è stata ridotta a due anni. Secondo quanto riportato da energiapulita.energy, la prescrizione del credito è un’opzione che permette di non pagare gli importi correlati a bollette di consumi fatturate in ritardo dal fornitore.

Quando scatta la prescrizione? Si applica una prescrizione biennale per i consumi di luce e gas. Nello specifico, per le bollette della luce la decorrenza parte dal 1° marzo 2018, mentre per le bollette del gas la decorrenza parte dal 1° gennaio 2019. Pertanto, i consumi antecedenti a queste date si prescrivono dopo 5 anni.

A titolo di esempio, se un contribuente ha ricevuto una bolletta della luce con consumi riferiti al periodo di gennaio 2018, la prescrizione cade dopo il mese di gennaio 2023. Diversamente, se la bolletta riguarda consumi di aprile 2018, la prescrizione cade nel periodo di aprile 2020.

Quando non si pagano più le bollette dell’acqua?

La legge prevede la prescrizione delle bollette dell’acqua dopo due anni a partire dal 2020, mentre per i periodi precedenti, le bollette si prescrivono in cinque anni. Per la prescrizione delle bollette dell’acqua, è necessario considerare il periodo temporale:

  • le bollette emesse entro il 1° gennaio 2020 si prescrivono in 5 anni;
  • le bollette emesse dopo il 2 gennaio 2020 si prescrivono in 2 anni.

La stessa condizione viene applicata per i conguagli delle bollette dell’acqua:

  • le bollette a conguaglio emesse entro il 1° gennaio 2020 si prescrivono in 5 anni;
  • le bollette a conguaglio emesse dopo il 2 gennaio 2020 si prescrivono in 2 anni.”

I solleciti di pagamento cosa comportano?

 In base alla legge, il trascorrere del tempo influisce su un diritto determinandone la perdita, e il titolare non può più reclamarlo. Nella prescrizione delle bollette si fa strada il diritto che riguarda il pagamento di una fattura di luce o gas correlata a un determinato periodo di tempo.

Se in questo lasso di tempo non vengono notificati solleciti, il periodo di prescrizione si completa e il fornitore non può più richiedere il pagamento di quanto dovuto. Diversamente, se viene notificato un sollecito formale, il periodo di prescrizione viene interrotto e inizia a decorrere dal giorno successivo alla notifica dell’atto.

Nel merito, si riportano integralmente le disposizioni normative contenute nell’articolo 2934 – Estinzione dei diritti:

“Ogni diritto si estingue per prescrizione, quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. Non sono soggetti alla prescrizione i diritti indisponibili e gli altri diritti indicati dalla legge”.

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