È passato alla storia come un massacro, uno dei più spaventosi bagni di sangue nella guerra tra Russia e Ucraina, quello che nel marzo del 2022 provocò 1400 vittime quasi per la totalità civili. Oggi, il ministero degli Esteri russo dice che quello di Bucha, nell’Ucraina settentrionale, è stato una “messa in scena necrofila” di Kiev, poiché gli ucraini si sono rifiutati di fornire l’elenco delle vittime.
Massacro di Bucha, i russi denunciano: “Fu una messa in scena”
La mancanza di risposta da parte delle organizzazioni internazionali competenti alle richieste da parte russa e dei media di fornire gli elenchi delle persone uccise – conferma la portavoce del ministero, Maria Zakharova – indica che ha avuto luogo una messa in scena necrofila con istruzioni e partecipazione degli americani e degli inglesi.
Nel frattempo, il conflitto prosegue e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato trionfalmente l’abbattimento di tre cacciabombardieri Su-34 nella parte meridionale del fronte. Proprio nei cieli si sta ora sviluppando la battaglia.
Era da un po’ di tempo – esulta il portavoce dell’aeronautica, Yuri Ihnat – che non c’erano Su-34 nelle nostre statistiche.
Nella guerra tra Russia e Ucraina, Kiev anticipa anche il Natale
E mentre è sempre più distante l’ipotesi di un negoziato, come conferma anche il presidente della Repubblica Ceca Pavel, è guerra anche sul piano socio-culturale. Dopodomani, sarà infatti Natale anche per l’Ucraina che, per la prima volta dal 1917, non festeggerà la ricorrenza nella data del Natale ortodosso del calendario giuliano del 7 gennaio. Un ulteriore messaggio per allontanarsi dalla Russia.