Si infittisce il mistero riguardo il Pocho Lavezzi. L’argentino sembrerebbe essere finito in una clinica di riabilitazione per tossicodipendenza dopo il ricovero in ospedale per ferite varie. Ma come sta l’ex attaccante del Napoli?

Lavezzi in una clinica di riabilitazione, come sta dopo l’incidente

In seguito al ricovero per le ferite all’addome e per la frattura ad una clavicola, Ezequiel Lavezzi è stato portato in una clinica di riabilitazione. Come sta l’argentino? Per i medici dovrà sottoporsi ad un percorso di riabilitazione 2/3 mesi per poter ritrovare un equilibrio psico-fisico.

Servirà al Pocho una buona dose di determinazione per uscire dalla tossicodipendenza, ma l’ex attaccante ha già fatto intendere che vuole stare a casa per continuare le cure a domicilio, viste le condizioni molto rigide della clinica. I medici, però, sono stati chiari e categorici: se vuole uscire dal tunnel servirà tenacia e convinzione se l’ex calciatore vuole realmente guarire dalla dipendenza di droghe.

Ma facciamo un passo indietro: durante le sue vacanze a Punta del Este, in Uruguay, Lavezzi è stato ricoverato in ospedale, il motivo una frattura alla clavicola e ferite di grave entità all’altezza dell’addome. Nonostante la versione ufficiale diffusa dalla famiglia e dalle autorità indichi come il Pocho sia caduto da una scala mentre cambiava una lampadina, il referto specifica come invece le ferite siano state classificate come ferite da taglio. Due versioni ben diverse che fanno capire da subito quanta confusione giri intorno alla vicenda.

Secondo la ricostruzione dei fatti il fratello stava dormendo nel momento in cui l’ex calciatore sarebbe andato in crisi per via delle droghe assunte durante la notte, e avrebbero portato alle attuali ferite. Una scena che avrebbe spaventato tutti i presenti in casa e che avrebbe convinto definitivamente a portare l’argentino nelle giuste sedi per permettergli di curarsi.

Le condizioni fisiche dell’ex attaccante sono state considerate da subito non gravi, per questo motivo Lavezzi sarebbe stato trasferito in Argentina per poi essere portato in un centro di riabilitazione per tossicodipendenza visto l’alto tasso di droghe rilevato nel suo corpo al momento dei controlli medici.

A Boulogne sur Mer, sulla costa del Rio della Plata, l’argentino si sta già sottoponendo a un pieno recupero della condizione, intanto la famiglia ci tiene a sottolineare che le sue condizioni sono stabili e che sta bene.

Alle parole di rassicurazione si aggiungono quelle di vicinanza, miste a preoccupazione, del vice-presidente dell’Inter Javier Zanetti che non gira intorno alla questione e afferma esplicitamente che Lavezzi ha bisogno di aiuto e per questo è necessario che gli sia data una mano.

I precedenti dell’argentino nei mesi passati e la vicinanza della famiglia

Questa dinamica, però, non sarebbe del tutto nuova per Ezequiel Lavezzi. Già nei mesi precedenti l’argentino ha vissuto dei momenti tra alti e bassi dovute ad alcune cattive frequentazioni.

Fondamentale la presenza della famiglia che dovrà condurlo ad allontanarsi da chi lo sta deviando ma anche convincerlo a curarsi nella giusta maniera partendo dal tentativo di farlo restare nella clinica per disintossicarsi: il Pocho sarebbe fortemente contrario con la scelta del centro, ritenuto molto ostico, e vorrebbe stare a casa.

Al suo fianco la compagna Guadalupe Tabuada, la modella 27enne conosciuta circa un anno fa a Parigi, e il figlio Tomàs, con cui ha un legame indissolubile. Resta l’allontanamento dalla madre, con cui l’argentino ha litigato tempo fa: un rapporto che non ci è dato sapere se in futuro si potrà ricucire o meno.

La vicinanza della famiglia è la cosa più importante in questi casi, ma soprattutto per lasciare la giusta serenità all’ex calciatore di recuperare a pieno e uscire definitivamente da questa situazione.