In quale città i mezzi pubblici sono gratis? In Europa diverse città hanno iniziato la sperimentazione di rendere gratuiti gli accessi al trasporto pubblico.
L’obiettivo non è solo analizzare come il sistema possa essere sostenibile senza che gli utenti possa pagare il biglietto, ma soprattutto cercare di limitare le emissioni inquinanti per la circolazione di veicoli privati.
In Italia il progetto è ancora in fase arretrata ma diverse città si stanno organizzando per aderire all’iniziativa.
In quale città i mezzi pubblici sono gratis: i vantaggi del trasporto pubblico gratuito
L’ultima città europea a rendere gratis tutto il trasporto pubblico è la città di Montpellier nel sud della Francia. In questo caso l’iniziativa è stata concessa a tutta la popolazione. Diverse altre città europee stanno valutando la stessa proposta o una soluzione dedicata ad opportune fasce di età.
A Montpellier, la decisione è stata intrapresa dal sindaco socialista Michael Delafosse. Già nel 2020 il primo cittadino aveva istituito le corse completamente gratuite per ogni Sabato e Domenica. Durante il 2021 l’amministrazione comunale ha poi deciso di estendere l’iniziativa a tutti gli utenti under 18 o over 65.
La svolta pochi giorni fa: tutti i trasporti pubblici cittadini saranno accessibili senza il pagamento di alcun titolo di viaggio. La concessione è limitata ai soli residenti mentre i turisti saranno tenuti a pagare un biglietto di 1,60 euro a tratta.
Il progetto mira a stimolare la popolazione all’utilizzo dei mezzi pubblici in luogo delle automobili private. L’obiettivo però non è unicamente di salvaguardia dell’ambiente.
Nel recente passato, l’amministrazione ha notato evidenti perdite economiche nella gestione della flotta dei mezzi pubblici. Questo perché pochissimi abitanti sottoscrivevano l’abbonamento mensile o annuale, ma in ogni caso dovevano circolare i mezzi per garantire il servizio.
Prima del 2023 erano solo 86mila gli abitanti della città ad aver acquistato un abbonamento. Si stima invece che appena dopo il lancio dell’iniziativa gratuita le persone che hanno preferito viaggiare in autobus piuttosto che con la propria autovettura sarebbero circa il triplo.
Quali altre città hanno adottato la stessa soluzione
Montpellier è l’ultima delle città francesi ad aver abolito il pagamento del ticket per i mezzi pubblici. Aubagne, piccolo comune poco più ad est di Marsiglia, ha promosso nello stesso modo il trasporto pubblico fin dal 2009. La città di Dunkirk, nel nord della Francia, ha invece adottato la stessa procedura per tutte le sue sedici linee di autobus nel 2018.
Il successo di queste decisioni è lampante. Ma la capitale dell’Estonia, Tallin, ha raggiunto numeri addirittura superiori. Qui, dal 2013, tutti i 420 mila residenti possono accedere ai mezzi pubblici senza alcuna preclusione sull’età.
Secondo i dati diffusi dalla Delft University of Technology, all’incirca il 10% dell’intera popolazione ha deciso di abbandonare definitivamente la propria automobile per il trasporto cittadino ed affidarsi esclusivamente al servizio pubblico.
Tra le altre città ad adottare la stessa sperimentazione con successo possiamo citare Samokov in Bulgaria, Avesta in Svezia, Matiehamn in Finlandia, Dewsbury in Regno Unito, e l’intero Lussemburgo.
In Spagna, l’esempio più significativo è la capitale Madrid. Qui la concessione gratuita è limitata a due sole linee.
La situazione in Italia
L’Italia ha alcune realtà che cercano di incentivare il trasporto pubblico per limitare l’inquinamento provocato dalle automobili private.
Livigno è la prima città ad aver eliminato il costo per il titolo di viaggio per tutte e quattro le linee di autobus che la attraversano oltre al collegamento con la vicina frazione di Trepalle.
A Genova si sta sperimentando l’adesione al trasporto in funicolare e ascensori cittadini senza richiedere il pagamento di utilizzo.
Dal 2023 Bari, invece, per incoraggiare la popolazione a preferire il servizio pubblico in luogo della propria automobile, ha abbassato notevolmente il prezzo dell’abbonamento rendendo la cifra annuale davvero irrisoria.