Si potranno utilizzare nel 2024 la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura maturati da lavori agevolati dal superbonus o dagli altri bonus edilizi? E per quali tipologie di lavoro si potrà ancora scegliere tra una delle due opzioni, entrambe alternative alla detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi?

La risposta al quesito è affermativa e trova il suo punto di partenza dall’analisi del decreto legge numero 11 del 16 febbraio 2023, del provvedimento cioè mediante il quale il governo ha fissato la fine della scelta, per i committenti dei lavori, delle due opzioni. Pertanto, rispetto a eventuali modifiche che potranno arrivare, nel 2024 per le opzioni di sconto in fattura e di cessione dei crediti d’imposta si applicheranno ancora le regole dettate dal decreto legge 11. 

Tuttavia, il campo di applicazione delle deroghe al blocco di cessione dei crediti risulta alquanto ristretto. È necessario dimostrare di avere determinati requisiti, o di aver effettuato determinati adempimenti e nei tempi utili per fruire ancora della cessione dei crediti o degli sconti. 

Cessione crediti e sconto in fattura superbonus e bonus edilizi: ecco quando si potranno usare nel 2024

La risposta al quesito se nel 2024 si possa ancora utilizzare la cessione dei crediti o lo sconto in fattura sui lavori agevolati dal superbonus o dagli altri bonus edilizi è affermativa, ma necessita di ulteriori chiarimenti in merito a regole di fruizione ben definite. Il decreto di partenza è il numero 11 del 17 febbraio 2023 che, in linea diametralmente opposta, ha bloccato la circolazione dei crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi. 

Sta di fatto che, comunque, cessione dei crediti d’imposta e sconti in fattura potranno essere ancora applicati nel 2024 a determinate condizioni e regole. Ad esempio, per le opzioni relative ai lavori effettuati nelle parti comuni di un condominio è necessario aver presentato la certificazione asseverata di inizio dei lavoro (Cilas) o la Cila o, ancora, un altro titolo abitativo, prima del 17 febbraio 2023. A queste condizioni, le spese sostenute per gli interventi nei condomini possono essere ancora agevolate dai bonus edilizi e rientrare in operazioni di cessione dei crediti e di sconto in fattura. 

Cessione crediti e sconto superbonus 2024, quando serve il titolo abitativo?

Altre tipologie di adempimenti possono essere previste per investimenti realizzabili mediante la demolizione e la ricostruzione di immobili. Nel casi in cui l’acquisizione del titolo abitativo sia stata presentata prima del 17 febbraio 2023, è ancora possibile utilizzare la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura. 

Nell’ambito degli altri bonus edilizi, nel prossimo anno si potranno effettuare opzioni di cessione dei crediti o di sconto in fattura se, entro il 16 febbraio 2023, il committente abbia presentato domanda del titolo abitativo, laddove richiesto. La domanda del titolo abitativo prescinde, quindi, dall’avvio degli interventi.

Ad esempio, se l’adempimento si concretizza nell’invio della domanda per il titolo abitativo, il committente in regola con tale richiesta potrà avvalere fruire di una delle due opzioni. Per gli interventi in edilizia libera è necessario che, prima del 17 febbraio 2023, siano già iniziati gli interventi oppure, nel caso in cui ciò non fosse ancora avvenuto, sia stato stipulato un accordo vincolante per le parti al fine di fornire i beni e i servizi oggetto dei lavori. 

Bonus abbattimento barriere architettoniche, l’unica con gli sconti in fattura

Tra le opzioni che andranno a favore dei committenti dei lavori, vi è quello della possibilità di utilizzare il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche per agevolare i lavori. Sia la cessione del credito d’imposta che l’applicazione dello sconto in fattura saranno possibili, con questo bonus del 75 per cento, sia nel 2024 che nel 2025.

Quello contro le barriere architettoniche rimane l’unica agevolazione edilizia che consente ancora di avvalersi di una delle due opzioni senza particolari vincoli, diversamente da quanto visto per il superbonus e per gli altri bonus minori.