Attore comico, ma anche impegnato. Nel corso della sua carriera ha recitato con i più grandi, spaziando dal cinema alla tve passando per il teatro. Negli anni ha partecipato a trasmissioni di grande successo, sia in radio che in televisione e non ha mai smesso di mettersi in gioco. Antonello Fassari ha sudato e studiato tanto per ottenere ogni traguardo, ma con caparbietà e determinazione, è diventato uno degli attori più amati del panorama nazionale. Uno con la battuta sempre pronta, romano e romanista fino al midollo. Per commentare il momento della squadra di Mourinho e il big match di domani, Roma-Napoli, Fassari è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Roma-Napoli, Fassari a Tag24

La Roma per riprendersi dopo la sconfitta subita contro il Bologna la scorsa settimana; il Napoli per rispondere dopo la brutta figura e i quattro gol incassati in Coppa Italia contro il Frosinone. Quella in programma domani, allo stadio Olimpico, sarà una partita dalle mille sfaccettature. Sia la squadra di Mourinho, che quella di Mazzarri, arrivano all’appuntamento con la diciassettesima giornata delusi, arrabbiati e con la necessità di fare punti per rilanciarsi in corsa Champions. I giallorossi ritroveranno Lukaku ed è a lui che lo Special One affiderà ogni sua richiesta pre natalizia. Dall’altra parte però gli azzurri hanno già giocato tutti i bonus e perso troppi punti per strada, adesso è arrivato il momento di cambiare le sorti di questa stagione. Per commentare il big match di domani, Roma-Napoli, Fassari, attore, comico e noto tifoso giallorosso, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La Roma affronta il Napoli e la squadra di Mazzarri è reduce da quattro gol subiti contro il Frosinone. Da tifoso giallorosso ti preoccupa, oppure pensi che la squadra di Mourinho possa sfruttare il momento?

“Mi preoccupa moltissimo. Anche perché adesso il Napoli dovrà avere una reazione d’orgoglio. Mi sento però di poter dire anche che squadre come il Frosinone non devono essere considerate delle piccole. L’errore delle big probabilmente è sempre quello di sottovalutare avversari simili, che non solo giocano bene, ma stanno bene mentalmente e fisicamente, mentre le grandi stanno a pezzi. L’ultima partita della Roma contro il Bologna è stata emblematica. Siamo stati surclassati su tutto, dal punto di vista fisico, e in ogni contrasto. Questo è grave”.

La giustificazione può essere l’assenza di Lukaku e Dybala? Per quanto importanti però, squadre come il Bologna ad esempio non hanno campioni simili...

“La verità è che gli altri hanno delle squadre più corali, mentre la Roma gira intorno a questi due campioni e quando mancano si sente. Il Bologna non ti dà punti di riferimento e poi attaccano e corrono tanto. È vero che solitamente la Roma negli ultimi dieci minuti è micidiale, ma con i felsinei non si è visto nulla. Sono molto amareggiato. Poi è chiaro che non è finito niente, perché ci sono tante squadre in pochi punti e tutte sono ancora in ballo. Con una sola partita però, passi dal quarto all’ottavo posto, e se perdiamo pure con il Napoli come si mette? Non ho paura della squadra di Mazzarri, ma ho paura di noi”.

Facevi giustamente riferimento alla classifica ed è chiaro che l’obiettivo della Roma è quella di tornare in Champions. Ma il rinnovo di Mourinho passa dal risultato finale, oppure andrebbe fatto a prescindere come molti tifosi vogliono?

“Qualcuno, da qualche parte, un progetto lo deve pur fare. Non si può rinnovare tanto per, solo perché piace a tutti. Io sono un suo fan, ma la proprietà deve fare tutte le valutazioni del caso. Per ora quello che emerge è che abbiamo un allenatore che, con una squadra mediocre, perché parliamoci chiaro non sono di certo campioni del mondo, è riuscito a fare un gioco molto redditizio. Ma è sempre il campo che comanda, e se alla fine questi non ce la fanno c’è poco da fare. Se Mourinho pensa che siano meglio i giovani, perché hanno più motivazioni, ci sarà un motivo. C’è da capire cosa vogliono fare i Friedkin. Io lo terrei con un progetto diverso, perché non si può andare avanti con tutti campioni rotti”.

Questa però è la strategia di Mourinho…

“Sì è vero, lui dice sempre meglio un campione azzoppato, che un calciatore più scarso. La Roma però ne ha troppi, e poi mancano per metà campionato. Se questi non si riescono a rimettere a posto, bisogna pensarci, è una valutazione che va fatta. La Roma adesso ha un vivaio eccezionale, ma non credo che tutti, anche i più forti, possano essere sostituiti da ragazzi così giovani”.

Torno rapidamente sul Napoli, e su quella che sarà la partita di domani. Cos’è che ti preoccupa di più?

“Mi preoccupa il fatto che il Napoli è sempre il Napoli, e che i calciatori più o meno sono gli stessi che hanno vinto lo scudetto un anno fa in quel modo. Mi preoccupa la loro velocità, soprattutto lì davanti. In attacco sono fortissimi e mi preoccupa tutto. Inutile che dico di no, perché sono forti. Tra l’altro mi aspetto una squadra molto nervosa, visto che sono reduci dal 4-0. Non penso che a distanza di pochi giorni facciano una partita simile, saranno molto attenti. E’ successo anche alla Roma di prendere le imbarcate, e alla partita successiva hanno sempre fatto grandi prestazioni”.

Però si gioca allo stadio Olimpico…

“Questa è l’unica cosa che un po’ mi conforta, perché la spinta del pubblico sarà importante”.