Pensione e Legge di Bilancio 2024: non ci sono buone notizie sulle pensioni nel prossimo anno. Da una parte, c’è lo spettro della Fornero, mentre dall’altra le nuove modifiche al sistema previdenziale secondo quanto previsto nella Legge di Bilancio 2024.

Intanto, il tanto temuto ritorno della Fornero non c’è stato. Fino ad oggi, il governo Meloni ha mantenuto e, per molti versi, peggiorato la situazione previdenziale degli italiani. Ma di quanto rispetto alla Fornero?

Sicuramente, le risorse limitate hanno influenzato le decisioni di intervenire sull’articolo 24 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201. E non solo, i tagli combinati alla revisione del sistema previdenziale generano il peggioramento delle condizioni pensionistiche future. Esaminiamo insieme le novità sulle pensioni per il 2024.

Pensione – legge di Bilancio 2024

 La Legge di Bilancio 2024 ha ottenuto il via libera del Senato ed è passata alla Camera per la convalida definitiva senza ulteriori correttivi. La Manovra 2024 prevede una dote finanziaria da 24 miliardi, per lo più investiti nel taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con un reddito fino a 35mila euro. Il dossier più complesso è quello delle pensioni con penalizzazioni e tagli per il 2024, poche novità incluse nel pacchetto famiglie e imprese.

La prima ondata di tagli la subiranno i pensionati a causa del taglio alla rivalutazione su un assegno superiore a quattro volte il minimo vitale. Per il 2024, si prevede un miglioramento delle condizioni per coloro che rientrano nella fascia tra 4 e 5 volte il trattamento minimo. Per loro, la percentuale della rivalutazione sulle pensioni passa dall’85% al 90%. Nel frullatore finiscono i trattamenti superiori a 10 volte il minimo, per i quali la percentuale passa dal 32% al 22%, una previsione confermata anche da money.it.

Che aumento ci sarà sulle pensioni nel 2024?

L’indice provvisorio di rivalutazione per il prossimo anno è pari al 5,4%, ma non è applicato a tutte le prestazioni. Infatti, l’indennità di accompagnamento a pensione e le altre prestazioni come assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale, non sono assoggettate alla rivalutazione pensionistica.

In base alle nuove direttive e al tasso di rivalutazione al 5,4%, l’effetto su alcuni trattamenti sarà drastico. Basti pensare che, ad esempio:

  • chi prende una pensione da 2.500 euro subisce un taglio di circa 12 euro;
  • chi percepisce una rendita di 3.000 euro subisce un taglio di circa 70 euro lordi mensili;
  • chi prende una pensione di 3.500 euro subisce un taglio di circa 88 euro;
  • chi percepisce una rendita di 4.000 euro subisce un taglio di circa 95 euro.

Sempre in base alle nuove disposizioni previste nella Legge di Bilancio 2024, gli over 75 perdono la rivalutazione straordinaria, per la quale quest’anno è stata del 6,4%, con un aumento fino a 604,28 euro.

Nel 2024, l’aumento sarà del tutto blando rispetto a quanto riconosciuto quest’anno. Per il prossimo anno viene riconosciuta una rivalutazione al 5,4%. Previsto un ulteriore aumento ma poco sostanzioso; a pesare è l’assenza della rivalutazione straordinaria, sostituita da un incremento del 2,7%. Pertanto, gli over 75 otterranno un aumento di appena poco in più di 10 euro, portando la pensione a circa 614,76 euro.”

Legge di Bilancio 2024: ecco quando si può andare in pensione

Nuovi paletti per l’uscita anticipata dal lavoro. Come riportato da pmi.it, le principali misure del 2023 restano in vigore anche per il 2024, ma con delle modifiche. Vediamo insieme quali sono le novità per le pensioni 2024.

La pensione anticipata Quota 103

Confermata la possibilità di ritirarsi dal lavoro a 62 anni di età con 41 anni di contributi, ma con una nuova condizione, ovvero il ricalcolo dell’assegno integralmente con il sistema contributivo.

Anche la finestra mobile ha subito delle variazioni, passando da tre a sei mesi. Infine, è previsto il tetto sulla rendita mensile pari a quattro volte il minimo vitale (€ 2.271,76 per il 2023), fino al perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Anticipo pensionistico Ape sociale

Confermata la possibilità di anticipare l’uscita avvalendosi dell’anticipo pensionistico Ape sociale a partire da 63 anni e 5 mesi.

L’indennità è accessibile da chi rientra nella categoria meritevole di tutela, con un requisito contributivo di 30 anni per disoccupati, caregiver e disabili, aumentato a 36 anni di versamenti contributivi per i lavoratori impiegati in mansioni gravose.

L’anticipo pensionistico, per chi è iscritto in  un’unica gestione, corrisponde alla rata mensile di pensione al momento dell’iscrizione (se è inferiore a 1.500 euro) o è fissata a 1.500 euro (se la pensione è uguale o superiore a questa cifra).

Pensione anticipata Opzione donna

Confermata la pensione anticipata Opzione donna per il 2024. L’accesso alla pensione potrà essere richiesto dalle lavoratrici al perfezionamento di diversi requisiti e condizioni, inclusa un’età anagrafica di 61 anni e un accumulo contributivo di 35 anni.

La misura si rivolge alle categorie meritevoli di tutela previste nel 2023. Resta la possibilità di richiedere uno sconto sul requisito anagrafico di un anno fino a un massimo di due per le madri con uno o più figli.

La pensione donna viene calcolata integralmente con il sistema contributivo.

Legge Bilancio 2024: taglio pensione dipendenti pubblici

Il capitolo previdenziale più contestato riguarda gli iscritti alle gestioni INPS: enti locali, sanitari, insegnanti elementari e di asilo, ufficiali giudiziari; associati ad aliquote meno vantaggiose per il montante contributivo accumulato prima del 1996.

Una penalizzazione ridimensionata in relazione all’aumento dell’accumulo contributivo fino a toccare l’asticella zero con 15 anni di versamenti al 31 dicembre 1995.

Salve le pensioni di vecchiaia, per le quali valgono le vecchie regole, lo stesso discorso vale per la pensione anticipata perfezionata entro il 31 dicembre 2023.

I tagli si applicano a chi perfeziona i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata con decorrenza dal 1° gennaio 2024, a cui si applica una rendita mensile ridotta per l’effetto dei nuovi coefficienti contenuti nella Legge di Bilancio.

Incentivo al pensionamento per il personale sanitario con una penalizzazione di 1/36 per ogni mese di ritardo nel pensionamento.

Infine, le ultime novità riguardano le finestre d’uscita; per il 2024 resta di tre mesi, mentre per gli anni successivi passa a quattro, cinque, sette fino a nove mesi nel 2028.