In una circolare inviata a tutti i prefetti dal Dipartimento della Pubblica sicurezza si chiede di alzare la soglia di attenzione sulle manifestazioni di piazza indette per Capodanno in considerazione di un elevato “Rischio di azioni di natura terroristica“.

Capodanno in piazza a rischio terrorismo: possibili ripercussioni dovute alle tensioni in Medioriente

Agli inizi di dicembre, dopo l’attentato di Parigi e l’aggravarsi delle tensioni nella zona mediorientale, il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, aveva invitato a mantenere alta l’attenzione su possibili attacchi terroristici sul territorio italiano, pur confidando sul nostro “sistema tradizionale di prevenzione“. In vista dei consueti festeggiamenti per il 31 dicembre, l’allerta torna ad essere alta, poiché la folla radunata in un unico luogo costituisce un “Bersaglio sensibile”.

Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, la circolare inviata alle prefetture contiene un esplicito riferimento ai flussi di persone che si raduneranno nei luoghi pubblici in occasione dei festeggiamenti del 31 dicembre. “Moltissime persone affolleranno piazze, locali e ristoranti la notte di Capodanno” si legge nella nota. “In considerazione dell’attuale delicato contesto politico internazionale, connotato dall’acuirsi di tensioni, soprattutto nell’area mediorientale, che hanno elevato il rischio di azioni di natura terroristica”, sarà necessario predisporre idonee misure di prevenzione da parte delle prefetture.

Prefetti invitati a pianificare “per tempo” idonei dispositivi di sicurezza

Le manifestazioni di piazza sono dunque in cima all’agenda delle prefetture, chiamate a predisporre in tempo utile tutte le misure necessarie per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. L’allerta riguarda non solo gli eventi organizzati in luoghi pubblici, ma anche “Tutti quei siti ove tradizionalmente, anche in assenza di specifiche iniziative, si registrano, con l’approssimarsi della mezzanotte, alte concentrazioni di persone“.