Arriva l’approvazione del testo della Manovra 2024 in Senato con le misure su pensioni, famiglia, figli e stipendi. La nuova legge di Bilancio è stata approvata con 109 sì, 72 no e due astenuti. Il provvedimento adesso passa all’esame della Camera, mentre il via libera definitivo del Parlamento è previsto per la giornata del 29 dicembre 2023.

Numerose le misure previste dalla Manovra 2024. Tra gli interventi più costosi si conferma, per tutto il 2024, il taglio del cuneo contributivo che aumenterà gli stipendi di 14 milioni di lavoratori alle dipendenze del 6% e 7%. Sugli stipendi c’è da includere anche l’intervento per tre miliardi di euro nel 2024 e di cinque miliardi nel 2025 del rinnovo del contratto dei dipendenti del pubblico impiego per il triennio dal 2022 al 2024.

Sulle pensioni c’è da registrare il ridimensionamento del contestato articolo 33 della Manovra che fissava tagli sui nuovi pensionati tra i medici, gli infermieri, i maestri, gli ufficiali giudiziali e i dipendenti degli enti locali. Per tutti, i tagli avverranno solo per uscite con pensione anticipata.

Manovra 2024, testo approvato in Senato: cosa prevede su pensioni, famiglia, figli e stipendi

È arrivata l’approvazione del Senato alla Manovra 2024 con le varie misure su pensioni, famiglie e figli, stipendi e Irpef. A Palazzo Madama i sì sono stati 109, contro i 72 no e i due astenuti. Sul fronte delle pensioni si conferma il taglio per chi, tra il personale sanitario, degli enti locali, dei maestri e degli ufficiali giudiziari uscirà, dal 1° gennaio 2024, con la pensione anticipata.

Manovra 2024 approvata, cosa prevede il testo su pensioni e taglio sulle anticipate

Il contestato articolo 33 della Manovra prevede il ricalcolo della quota retributiva dei contributi versati tra il 1981 e il 1995 in caso di uscita con la pensione anticipata con 42 anni e dieci mesi di contributi (per gli uomini) e con 41 anni e 10 mesi (per le donne). Salve le pensioni di vecchiaia che non saranno intaccate dai tagli di questa norma.

Altre strette sulle pensioni anticipate arrivano anche sulla quota 103 che, a parità di requisiti di uscita (62 anni di età e 41 anni di contributi), prevede nel 2024 il ricalcolo della pensione con il solo metodo contributivo, meno conveniente rispetto al sistema misto.

Manovra 2024 approvata pensioni, torna la pace contributiva: ecco chi riguarda e cosa prevede

Sempre in merito alle pensioni, torna la pace contributiva, il meccanismo che consentirà di recuperare fino a cinque anni di contributi mediante pagamenti dei relativi riscatti. L’opzione di recupero dei contributi può essere fatto valere solo dai lavoratori del sistema contributivo con domanda da presentarsi entro il 31 dicembre 2025.

Bonus asili nido, chi può richiederlo e per quali importi nel 2024

Varie le misure che riguardano le famiglie e i figli, a iniziare dal bonus asili che, dal 1° gennaio 2024, concerne l’incremento del buono per pagare le rette relative alla frequenza dei nidi. L’aumento riguarda le famiglie in rapporto a un figlio (o a più figli), nato dopo il 1° gennaio 2024, purché nella famiglia sia presente almeno un altro figlio, di età al di sotto di 10 anni, e un valore di Isee non eccedente i 40mila euro.

Il bonus asili nido aumenta di 600 euro all’anno (rispetto ai 2.100 euro di base dell’ultima versione della misura) per Isee entro i 25mila euro; di 1.100 euro all’anno per le famiglie con Isee da 25mila a 40mila euro. Il massimo della misura è pari a 3.600 euro all’anno.

Congedo parentale e nuovi sconti sui contributi per le donne lavoratrici con figli

A favore delle famiglie e dei figli si rafforza il congedo parentale. La Manovra dispone che, per i genitori che fruiscano in maniera alternativa del congedo parentale, sia previsto un incremento dell’indennità fino all’80% della retribuzione per il mese ulteriore di fruizione successivo al primo. La misura è valida per tutto il 2024 e la maggiorazione è superiore all’originario 60% previsto.

Arriva anche la conferma del taglio integrale dei contributi a carico delle lavoratrici alle dipendenze con figli. Nel dettaglio, sono previste due misure. La prima riguarda le donne con due figli e contratto di lavoro a tempo indeterminato, purché il figlio più piccolo abbia un’età inferiore ai 10 anni. La decontribuzione ha il tetto di 3mila euro all’anno e sarà in vigore per tutto il 2024.

Confermata la social card o Carta ‘Dedicata a te’

La seconda misura concerne, invece, lo sconto integrale dei contributi a carico delle lavoratrici mamme alle dipendenze per il triennio 2024-2026. Chi è madre di almeno tre figli, di cui il più piccolo di età inferiore ai 18 anni di età, può beneficiare di questa decontribuzione fino al tetto di 3.000 euro all’anno.

Arriva anche la conferma e il rifinanziamento per la social card, ovvero la Carta “Dedicata a te”. La misura, già in vigore nel 2023, prevede la ricarica della Carta Postepay per l’acquisto di beni di prima necessità e di carburanti e abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto.

Confermato il taglio del cuneo contributivo, aumenti degli stipendi per medici e infermieri

Nella legge di Bilancio 2024 trova conferma il taglio dei contributi a carico dei lavoratori alle dipendenze, per una percentuale di versamenti che, in media, è del 9,19%. Lo sconto è uguale a quello già applicato nel secondo semestre del 2023, del 6% per retribuzioni mensili da 1.923 a 2.692 euro, e del 7% per retribuzioni mensili non superiori a 1.923 euro al lordo.

Aumentano le retribuzioni dei medici e degli infermieri che, in vista dell’impegno richiesto per annullare le liste d’attesa, verranno pagati meglio per le ore di straordinario. Per ciascuna ora, i medici avranno un’indennità di 100 euro orari al lordo, mentre gli infermieri avranno 60 euro in più in busta paga per ogni ora di extraorario.

Aumentano le risorse messe in campo dal governo per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione per il triennio 2022-2024. In attesa della partenza dei tavoli all’Aran per i vari comparti del pubblico impiego, l’esecutivo stanza per il 2024 la cifra di tre miliardi di euro e, per il 2025, cinque miliardi di euro.