Dengue, continuano ad aumentare in tutto il mondo i casi di infezione e anche i decessi correlati al virus trasmesso dalle zanzare. L’Oms alza il livello di rischio globale e rinnova alcune linee guida per evitare il contagio, specialmente per chi si reca nei paesi dove la malattia è endemica e non è ancora disponibile il vaccino. Ecco a cosa fare attenzione per proteggersi.
Dengue, Oms: “Infezioni e decessi in aumento”
Dengue, pubblicati gli ultimi dati sui contagi a livello globale. In pericoloso aumento in molte zone, compresa l’Europa e altri paesi nei quali non erano stati registrate infezioni in passato. Si tratta quindi di una situazione abbastanza grave, come sottolinea l’Oms, anche perchè, i numero potrebbero essere sottostimati visto che in alcune Nazioni non sussiste l’obbligo di segnalazione di nuovi casi e molto spesso i pazienti risultano asintomatici.
Attualmente sono circa 5,2 milioni i contagiati e 5mila i morti a causa della malattia virale trasmessa dalle zanzare. L’incidenza è aumentata significativamente negli ultimi 20 anni, con un picco raggiunto tra il 2000 ed il 2019 che ha segnato un record di trasmissioni pari a 10 volte di più rispetto ai periodi precedenti e il diffondersi del virus a 129 paesi. Creando focolai autoctoni che possono essere pericolosi se non arginati.
Pertanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha innalzato il livello di rischio, rinnovando anche le linee guida preventive ed invitando la popolazione ad effettuare la vaccinazione preventiva, ora approvata anche in Italia.
Livello di rischio globale elevato
Il rischio globale per le infezioni di Dengue è arrivato al livello “elevato”, massima attenzione da parte dell’Oms per monitorare la situazione sui nuovi contagi visto l’aumento record di casi sintomatici e decessi correlati al virus. Quindi l’avvertimento è soprattutto per America e Europa per quanto riguarda i focolai autoctoni che precedentemente non erano stati registrati.
Inoltre si rinnovano le raccomandazioni per chi si recherà nei paesi considerati già endemici. Secondo alcuni esperti, la diffusione della malattia in nuove zone è alimentata anche dal surriscaldamento globale, che favorisce la migrazione delle zanzare e la permanenza degli insetti in aree che solitamente non erano interessate dal fenomeno.
Quindi questo problema potrebbe presto diventare una minaccia, e come sottolinea l’organizzazione, occorre essere preparati e informare di più sulla prevenzione e sulle armi a disposizione per combattere l’agente virale.
Dove è endemica la Dengue?
La Dengue è causata da diversi virus, che vengono trasmessi agli esseri umani tramite le zanzare che a loro volta hanno punto una persona infetta precedentemente. Quindi la malattia non è contagiosa tra uomo e uomo, ma occorre fare attenzione alle punture di questi insetti. Specialmente nelle zone cosiddette endemiche, cioè nelle quali la circolazione dell’agente virale è particolarmente presente e persistente.
Queste sono prevalentemente le aree subtropicali e tropicali: Africa, Australia, Sud Est Asiatico, Cina, India, Medio Oriente e America Latina. Nelle quali la pericolosità aumenta sensibilmente nel periodo delle piogge o in quello immediatamente successivo.
A causa di vari fattori però, principalmente spostamenti di persone e merci, viaggi e turismo, cambiamento climatico, la malattia sta progressivamente migrando. Arrivando a colpire al momento con focolai autoctoni, alcune zone più a Nord. Compresi gli Stati Uniti e l’Europa nei quali si sta registrando un aumento dei contagi.
Come proteggersi dal contagio
L’infezione da Dengue può essere in molti casi asintomatica. Pertanto il paziente contagiato potrebbe trasmettere il virus ad altre persone senza rendersene conto. Per questo motivo, l’Oms sottolinea che i casi registrati potrebbero non corrispondere alla realtà, visto che non sussiste l’obbligo di segnalazione.
Quando compaiono sintomi invece, si può avere un decorso più lungo e problematico perchè il virus dà origine a febbre alta, mal di testa, dolori, e dare luogo a complicazioni se non trattati adeguatamente. Quindi, oltre alle regole generali per evitare la puntura delle zanzare, la migliore arma per proteggersi dal contagio è la vaccinazione preventiva.
Disponibile ed approvata anche in Italia dall’AIFA lo scorso ottobre, può essere richiesta a partire dai 4 anni di età. La doppia dose può essere somministrata a tutti senza bisogno di effettuare test preventivi, ed è consigliata soprattutto per chi deve recarsi nei paesi endemici per motivi di lavoro o turismo.