Il caso di Chiara Ferragni sta facendo molto discutere ed oltre ad essere una delle imprenditrici più famose al mondo, l’influencer è diventata anche la protagonista dei talk show. Su Instagram sono tanti i follower che hanno deciso di non seguirla più e per la moglie di Fedez si sta preannunciando un periodo buio della sua vita professionale. Dopo il pandoro-gate, i Ferragnez sono spariti dai social ed oggi molti utenti si chiedono se sia per dispiacere o per strategia.

Chiara Ferragni sparita dai social dopo il pandoro-gate

Neanche ai tempi della crisi o malattia di Fedez, Chiara Ferragni era completamente sparita dai social. Fino ad oggi, quindi, solo il Pandoro-gate è riuscito nell’intento ed ora l’influencer sta pagando le pene del cosiddetto errore di comunicazione, così lo ha chiamato, perdendo credibilità e fiducia dai suoi fan.

La domanda che, però, tutti si stanno facendo è un’altra: perché per la prima volta Chiara Ferragni e tutta la famiglia hanno preferito il silenzio. Si tratta di un volere personale o dell’ennesima strategia?

Che fine ha fatto Chiara Ferragni

A riferire qualche dettaglio in più è stata l’ex caporedattrice del TG2 Mariella Milani. Durante un’intervista con Adnkronos ha affermato che l’influencer da giorni è rinchiusa in casa e sarebbe distrutta per quanto accaduto.

Ho parlato con un suo amico che mi ha detto che non esce di casa da giorni. Secondo me in questo fa bene a stare zitta, solo il tempo ci dirà come andrà a finire perché il danno d’immagine che ha avuto è enorme”. Ha spiegato.

Inoltre ha aggiunto che la notizia del pandoro è stata ripresa anche dalla ‘Bbc’ e dal ‘New York Post’, dunque sta diventando un caso internazionale che potrebbe cambiare per sempre le carte in tavola per i Ferragnez.

Persi 10mila follower su Instagram

Perdere 10mila follower su Instagram, social che ha contribuito a rendere Chiara Ferragni un personaggio pubblico non è cosa da poco. Il caso del pandoro è senza dubbio uno scandalo per i Ferragnez che si sono sempre spacciati per benefattori pensando, però, così afferma l’opinione pubblica, ai propri affari.

L’esperto Domenico Giordano, data analyst Arcadiacom.it, ha spiegato che si tratta la perdita degli utenti è il calo più importante dell’anno, per quanto in realtà la percentuale sia minima rispetto al totale di persone che la seguono. I numeri però indicano qual è il sentiment generale nei suoi confronti.

Per quanto riguarda le menzioni degli ultimi 7 giorni, i dati di Arcadiacom.it evidenziano un 24,6% di interazioni negative a fronte di un 13,6% di positivo.

Non solo, dopo il pandoro-gate sono tante le aziende che negli ultimi anni hanno collaborato con l’influencer e che adesso starebbero scappando da lei, interrompendo gli accordi. Che si tratti solo di una crisi o per la Ferragni è l’inizio della fine?

Pandoro-gate: cosa è successo

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo attente analisi e mesi di discussione, ha imposto pesanti sanzioni per le società Fenice e TBS Crew, che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale della nota influencer italiana e per la famosa industria dolciaria. Il totale complessivo è di oltre 1,4 milioni di euro.

La multa per le società di Chiara Ferragni sono di 400.000 € e di 675.000 €, per Balocco Industria Dolciaria di 420.000 €.

L’Antitrust ha riferito che le società coinvolte avrebbero lasciato intendere ai consumatori che, comprando il pandoro, avrebbero contribuito economicamente ad una donazione nei confronti dell’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un macchinario innovativo utile a curare i bambini affetti Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing, due rare malattie.

La pratica scorretta si sarebbe articolata in diverse condotte. Per prima cosa le società dell’imprenditrice digitale, Fenice e TBS Crew, hanno guadagnato in totale una somma di oltre un milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi di Chiara Ferragni e per la realizzazione di contenuti pubblicitari.

Inoltre, l’influencer non avrebbe versato nulla all’ospedale torinese, come invece è sembrato a molti. Infine, sembra che il compenso per Ferragni fosse già stato pattuito prima della vendita dei prodotti.