Chi è Ekaterina Duntsova? Il suo nome in questi giorni sta facendo il giro dei telegiornali e delle testate internazionali. Il motivo? Stiamo parlando della donna pronta a sfidare Vladimir Putin alle prossime elezioni presidenziali della Federazione russa. Non è ancora ufficialmente candidata ma presto potrebbe esserlo.

Chi è Ekaterina Duntsova, la rivale di Putin

Ekaterina Duntsova è un’ex giornalista televisiva, ha 40 anni e due lauree. La donna, di origini siberiane, ha presentato questa settimana i documenti e le 500 firme necessarie per avere la possibilità di entrare in competizione con Vladimir Putin alle elezioni presidenziali in Russia. Lo zar ormai è al potere dal 1999.

La 40enne ha ideali e principi nettamente diversi da quelli dell’attuale leader del Cremlino. Ekaterina Duntsova infatti si è già esposta più volte per chiedere la fine della guerra tra Russia e Ucraina in corso ormai da diverso tempo.

Alle elezioni presidenziali potrebbe presentarsi come candidata per la pace e per la democrazia. Ha già chiesto il rilascio dei prigionieri politici e il ripristino delle relazioni tra Mosca e il mondo occidentale. In una intervista rilasciata ai microfoni di Reuters, la possibile prossima sfidante di Vladimir Putin non ha mai pronunciato le parole “guerra” e “invasione” per parlare del conflitto in corso con Kiev.

La donna ha spiegato di avere molta paura ad utilizzare determinati termini. Per questo motivo si sente costretta a studiare e a scegliere con cura ogni parola che utilizza nelle interviste su televisioni e giornali e, più in generale, nelle dichiarazioni pubbliche.

Ekaterina Duntsova ha spiegato di sentirsi in questo modo perché in Russia esistono delle leggi repressive che possono essere utilizzate dal governo per tutti coloro che non rispettano la linea imposta da Mosca. Così l’ex giornalista televisiva vuole prestare la massima attenzione alle parole utilizzate nel lancio della propria candidatura alle elezioni presidenziali della Federazione russa.

A questo proposito ricordiamo che il Cremlino, parlando del conflitto con l’Ucraina, sta ancora utilizzando il termine “operazione militare speciale”. Su questo tema Mosca è attenta e la linea adottata dal governo è sicuramente dura e precisa.

La sfida contro Vladimir Putin

Ekaterina Duntsova è già diventata un punto di riferimento per gli attivisti pro democrazia e contro il regime di Vladimir Putin. Dal momento che la donna si vuole presentare come candidata per la pace in Ucraina, le autorità l’hanno già convocata per discutere a proposito delle sue idee sul conflitto.

Pare che in questa occasione le sia stato suggerito di parlare il meno possibile con i giornali occidentali. La candidata contro Putin però sembra non aver seguito questo consiglio dal momento che ha rilasciato diverse dichiarazioni a testate occidentali.

L’ex  giornalista negli ultimi giorni ha fatto riferimento pubblicamente (anche se in modo non esplicito) al destino di molti oppositori politici dell’attuale capo del Cremlino. Uno tra i tanti è, ad esempio, Alexei Navalny, del quale non si hanno notizie ormai da settimane. C’è chi teme il peggio e pensa addirittura che egli sia stato ucciso.

Il principale oppositore di Vladimir Putin infatti sembra essere sparito dai radar e nessuno sa dove si trovi. Ma oltre a lui ricordiamo anche Alexander Litvienko, avvelenato con del materiale radioattivo messo nel suo tè nel 2006. Oppure Boris Nemcov, ucciso a colpi di pistola nl 2015.

Ebbene, facendo un tacito riferimento a loro, la politica ha affermato:

Qualsiasi persona sana di mente che compie questo passo avrebbe paura. Ma la paura non deve vincere.

Se da un lato c’è chi si è subito schierato dalla parte della donna e ha mostrato apprezzamenti nei suoi confronti per le dichiarazioni rilasciate e per il coraggio, dall’altro c’è qualcuno chi pensa che la sua candidatura sia stata in qualche modo pilotata dal Cremlino.

I sospetti a proposito di questa politica non sono pochi. Secondo alcune voci che circolano, potrebbe essere stato lo stesso Vladimir Putin a spingere la donna a candidarsi per dare l’impressione che le elezioni del 2024 siano libere ed eque. Si tratta comunque di indiscrezioni non confermate.

Non sappiamo che cosa succederà ma è verosimile che anche alle prossime votazioni trionferà Vladimir Putin, alla guida della Russia ormai da tanti anni.

Precisiamo infine che Ekaterina Duntsova non è ancora candidata ufficialmente alle prossime elezioni perché prima deve raccogliere 300mila firme.

Le ultime notizie

Il 23 dicembre è stata esclusa la candidatura della donna alle elezioni del 2024 per un “errore nei documenti” presentati.