Il mondo del marketing digitale è in costante evoluzione, e una delle sue componenti più innovative è il social selling. Questa metodologia si è rivelata cruciale per il successo dei team commerciali, non più relegabile a un ruolo marginale nelle strategie aziendali. Ma, cosa implica esattamente il social selling? Chi è esattamente il social seller, cosa fa e quanto guadagna mediamente di stipendio?

Chi è il social seller

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, il Social Selling va oltre la semplice vendita di prodotti sui social media. È, infatti, un processo più sofisticato, che implica la creazione di contenuti di valore e l’instaurazione di relazioni di fiducia con i clienti. Il social seller, che rientra tra le professioni emergenti del 2024 tra i freelance, non si limita alla promozione diretta, ma si concentra sulla costruzione di una presenza significativa sui social, interagendo con il pubblico e rispondendo in modo pertinente alle loro esigenze.

Un social seller non si occupa di usare i social media esclusivamente per proporre acquisti diretti, né tantomeno cerca clienti in modo invasivo sui social network, né infine adotta tecniche di vendita aggressive e non personalizzate.

Il cuore del social selling risiede nella capacità di creare una relazione autentica con il pubblico. Questo significa fornire contenuti utili e pertinenti, interagire direttamente con i prospect in modo professionale e costruire gradualmente un rapporto di fiducia. Il fine ultimo non è la vendita immediata, ma l’instaurazione di una connessione significativa che possa, nel tempo, convertirsi in una partnership commerciale.

Un aspetto chiave del social selling è la sinergia tra marketing e vendite. Questa strategia non si limita alla semplice pubblicazione di contenuti, ma richiede una pianificazione attenta e una costante interazione con il pubblico. I contenuti devono essere di valore, progettati non solo per informare, ma anche per instaurare autorità e fiducia nel settore di riferimento.

Social Selling vs Network Marketing vs Social Media Marketing

È fondamentale distinguere il social selling dal network marketing. Quest’ultimo si basa sulla vendita diretta di prodotti o servizi attraverso una rete di contatti personali sui social network. Al contrario, il social seller utilizza i social media per identificare e interagire con potenziali clienti, ottimizzando il processo di vendita senza limitarsi alla vendita diretta.

Inoltre, è importante non confondere il social selling con il social media marketing. Mentre quest’ultimo si concentra sulla creazione di engagement e sulla diffusione di contenuti a un vasto pubblico, il social selling si focalizza su interazioni più personalizzate e mirate, puntando alla costruzione di relazioni individuali.

Il piano del social seller

Il social seller segue un percorso ben definito:

  • Crea un brand personale affidabile.
  • Identifica opportunità di vendita e monitoraggio dei potenziali clienti.
  • Costruisce relazioni di valore, ottenendo dati e contatti rilevanti.
  • Interagiste costantemente, fornendo risposte e soluzioni pertinenti.

Quali sono i vantaggi per le aziende

Adottando il social selling, le aziende possono:

  • Incrementare le vendite in modo più organico e meno invasivo.
  • Costruire relazioni durature con i clienti.
  • Ridurre la dipendenza da tecniche di vendita tradizionali e meno efficaci.

Cosa fa un social seller

Un social seller mira pertanto ad attuare un piano che si compone di strategie finalizzate alla vendita, costruendo attorno a questo scopo un intero mondo di comunicazione.

Il social seller identifica il mercato di riferimento, capendo chi sono i clienti ideali e quali sono le loro esigenze.

Inoltre, definisce i contenuti da offrire, sceglie il tipo di contenuti in base al brand e alle aspettative del pubblico, mirando a trasmettere credibilità e competenza.

Crea contenuti per le piattaforme, progettati per attrarre l’attenzione del pubblico, stimolare interazioni e riflettere i valori del brand.

Interagisce attivamente con il pubblico, partecipando a discussioni online, gruppi e forum, al fine di creare connessioni genuine e mostrare come i prodotti o servizi possono essere soluzioni efficaci.

Una volta stabilita una relazione solida con i follower, il social seller implementa strategie di marketing, introducendo tecniche di vendita che posizionano il prodotto o servizio in maniera strategica.

Perché è importante fare social selling?

Il social selling è in grado di generare empatia e stima, permettendo di condividere esperienze e soluzioni sui social media, creando un legame empatico e accrescendo la fiducia nel tuo brand.

Inoltre, crea conversazioni, non interruzioni, visto che la capacità di avviare conversazioni significative con i clienti è una componente chiave di questa materia.

Inoltre, il social selling è un’attività a basso costo e può essere svolta ovunque, rendendolo un approccio flessibile e accessibile.

Il social selling serve anche a monitorare le conversazioni sui social, permettendo di comprendere meglio gli interessi e le esigenze del proprio pubblico.

Infine, c’è da considerare che molti acquirenti utilizzano i social per trovare fornitori e prodotti e le tecniche di “vendita social” risultano fondamentali per garantire visibilità e raggiungibilità

Ottimizzazione dei profili social per il social seller

Il primo passo nel percorso di un social seller di successo è l’ottimizzazione dei profili social. Bisogna assicurarsi che i propri profili su piattaforme come LinkedIn, Twitter o Facebook siano aggiornati, professionali e riflettano chiaramente la propria identità e competenza nel settore. Un profilo ben curato non solo attira più attenzione, ma aumenta anche la credibilità e la fiducia da parte dei potenziali clienti. Considera ogni aspetto del tuo profilo, dalla foto al riassunto, come una vetrina per il tuo brand personale.

Partecipazione attiva in gruppi e forum e implementazione del social listening

Unirsi a gruppi su LinkedIn e altri forum rilevanti al settore di competenza permette di ottimizzare quella partecipazione attiva che serve a un social seller professionista. Inoltre, sarà necessario esplorare i gruppi in cui i clienti e prospect sono attivi. Questo non solo fornirà intuizioni preziose sulle sfide e interessi dei potenziali clienti, ti offre anche l’opportunità di contribuire alle discussioni in modo significativo. L’obiettivo non è vendere direttamente, ma stabilire una presenza autorevole e di supporto.

Inoltre, il social listening è fondamentale per cogliere le opportunità di interazione con i prospect. Utilizzare strumenti come Google Alerts o piattaforme specifiche come HubSpot per ricevere notifiche quando i prospect menzionano problemi o argomenti rilevanti può essere una soluzione efficace. Questo consente di intervenire tempestivamente e con informazioni utili, aumentando la visibilità e rilevanza.

Per capire meglio di cosa parlare con i prospect, bisogna seguire e interagire con i loro contenuti. E quindi serve iscriversi alle loro newsletter e utilizzare i feed RSS per rimanere aggiornato. Infine, condividere e commentare i loro articoli su piattaforme come LinkedIn e Twitter, può aiutare a mostrare interesse e competenza.

Quanto guadagna un social seller?

Veniamo ora alla domanda più attesa da parte dei lettori interessati: quanto guadagna in media un social seller?

Le retribuzioni nel campo del social selling possono variare in base all’esperienza e alla posizione. Ad esempio, un Digital Sales Executive può guadagnare in media circa 27.500 euro all’anno, mentre un Digital Sales Manager o Account può arrivare a circa 42.000 euro all’anno, con potenziali guadagni più elevati per i professionisti più esperti. In generale, lo stipendio medio di un social seller si aggira intorno ai 36.000 euro annui.