Tra una cassa di verdura ed una di frutta sognando la Serie A, anche se Pasquale Mazzocchi mai avrebbe pensato a se stesso come calciatore di tutta fascia alla Salernitana, figurarsi al Napoli. Un futuro non realizzato ancora e che potrebbe materializzarsi, dato che il ragazzo di Barra ha detto sì al trasferimento in maglia partenopea.

Contratto fino al 2027 per lui, manca solo il sì della Salernitana per concludere tutto, da vedere se il neo direttore generale Walter Sabatini vorrà privarsi di lui. Mazzocchi spera e attende, incrocia le dita e chiude gli occhi, sognando. E nel farlo torna quel dodicenne che per portare qualche soldo in più in casa si alzava alle cinque di mattina per vendere frutta fresca, con il pallone in testa. Che adesso potrebbe toccare con mano, anzi con gamba, con quella maglia addosso da sempre bramata.

Pasquale Mazzocchi, ecco chi è l’esterno che piace al Napoli

Il 27 luglio del 1995 nasce a Barra Pasquale Mazzocchi. Lì dove sognare è una delle poche armi capaci di far evadere un ragazzo dalla realtà difficile di quel quartiere. Il sogno di Mazzocchi è molto grande, fare del calcio il suo lavoro, il carattere non manca per pensarlo.

Lo stesso che lo porta ad essere grande già a 12 anni, quando già si è dovuto rimboccare le maniche per poter riuscire a racimolare qualche soldo in più. Ma il calcio è sempre il chiodo fisso, non può farne a meno. La sua avventura parte dalle giovanili del Benevento, per poi trasferirsi nelle giovanili del Verona nel 2012.

In seguito il passaggio al Rimini, ma il vero cambiamento arriva nel 2016 con l’approdo al Parma. Lì Mazzocchi dimostra le sue qualità da esterno. Non più ala offensiva, ma raggio d’azione più basso, anche se per lui non c’è nessun problema: terzino o quinto di centrocampo poco cambia, la fascia è il suo regno e lì vuole comandare tra fame e dinamismo.

Con il Parma ottiene tre promozioni consecutive, fino ad arrivare in Serie A, per poi affrontare nuovamente le Serie B nel 2018 con il Perugia. Una piccola parentesi dato che le porte della massima serie si riaprono per lui con l’approdo al Venezia nel 2020, fino ad arrivare alla Salernitana.

Mazzocchi e quell’azzurro tra Italia e Napoli

Ecco che il sogno si rifà di contorni più solidi. Mazzocchi lo sente, sa che quel ragazzino di Barra è arrivato ad un punto di non ritorno, ma l’orizzonte di fronte a lui è bello. In campo non si ferma un attimo, tantissima grinta e voglia di dimostrare.

Due fattori che attirano l’attenzione dell’allora CT dell’Italia Roberto Mancini, che decide di convocarlo in Nations League contro Inghilterra e Ungheria riuscendo anche ad esordire contro la selezione di mister Rossi, diventando il primo calciatore della Salernitana a farlo.

Ora l’ultimo step, vestire l’azzurro di quel Napoli che sarebbe il coronamento di tutto. Pasquale ha già detto sì, non vuole aspettare oltre, rimane da convincere solamente la Salernitana. Prima era Morgan De Sanctis a combattere per tenerlo a Salerno, ora da capire cosa farà Sabatini. L’ingaggio salirebbe rispetto ai 160.000 euro l’anno che percepisce con i granata, ma sarebbe il cuore a sentirsi più ricco che mai.

Una vita privata senza riflettori

Mazzocchi è un calciatore atipico. Non gli piace stare al centro della vita mondana, oltre al campo si concede il relax della famiglia, lo stare insieme prima di tutto. Lo sa bene Tania Lamagna, a cui Pasquale giurò amore eterno nel 2022, perchè con lei è riuscito a trovare quell’equilibrio capace di potergli permettere di andare avanti sapendo di poter contare su un sostegno importante.

Una storia d’amore da raccontare, così come lo fanno i suoi numerosissimi tatuaggi. Mazzochi è appassionato, ogni disegno ha una sua storia. Il volto di Gesù sulla schiena perchè “se non credi in Dio, allora non credi in nulla”, per passare al volto di un bambino tatuato sul cuore, il suo migliore amico venuto a mancare a soli nove anni causa meningite.

Se sono calciatore lo devo a lui“, spiega Mazzocchi. Chissà se ci sarà spazio per qualche altro disegno, lui intanto chiude gli occhi e torna indietro nel tempo, e si rivede mentre a dodici anni vende frutta. E comincia a sorridere. Perchè è l’esempio di come sognare sia la cosa più bella del mondo.