L’Italia del tennis non ha intenzione di riposarsi sugli allori del trionfo all’ultima Coppa Davis e il suo capitano, Filippo Volandri, lo ribadisce, indicando nelle Olimpiadi del 2024 il prossimo obiettivo nel mirino suo e dei suoi ragazzi. Il capitano degli azzurri di tennis lo dice chiaramente ai cronisti prima della cerimonia di premiazione dei Collari d’Oro 2023, dove saranno premiate le eccellenze sportive dell’anno.
Olimpiadi 2024, Volandri ai Collari d’Oro 2023: “Sarebbe storico come la Davis”
Filippo Volandri non si nasconde anzi, rilancia le ambizioni del tennis italiano.
Non può essere altrimenti, per il capitano della squadra capace di riportare a casa dopo 47 anni la storica ‘insalatiera’ della Coppa Davis.
E così, prima di ricevere la ‘Palma d’Oro al Merito Tecnico’ alla cerimonia dei ‘Collari d’Oro 2023’, la massima onorificenza del Comitato olimpico nazionale italiano, fissa già il prossimo obiettivo, altrettanto e forse ancor più prestigioso: i Giochi Olimpici del 2024.
“L’Olimpiade è decisamente un obiettivo e portare una medaglia nel tennis sarebbe altrettanto storico. È nel calendario dei ragazzi, anche se occorrono dei requisiti in termini di classifica che spero possano raggiungere tutti. Al massimo possono andare quattro singolaristi e speriamo di portarne quattro”.
Volandri torna sulla Davis 2023: “Vittoria più sociale che sportiva”
I ‘Collari d’Oro’ premieranno l’intera squadra che ha sconfitto l’Australia nella finale di Davis, dal protagonista assoluto Jannik Sinner a Matteo Arnaldi, da Lorenzo Sonego a Simone Bolelli fino a Lorenzo Musetti.
Volandri la definisce la “generazione più completa” del tennis italiano, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, con un Sinner che “ha bruciato le tappe“.
Il premio rappresenta un “motivo d’orgoglio” per il capitano, al pari dell’eco enorme avuta dalla vittoria in Coppa Davis da lui e dai suoi ragazzi.
“È diventata una vittoria quasi più sociale che sportiva e ci siamo resi conto che anche chi non aveva mai guardato una partita di tennis, il 26 novembre era davanti alla tv per guardare la finale”
Risultato che ha portato un’immediata conseguenza, che inorgoglisce ancora di più Filippo Volandri: la rinnovata passione per i ragazzi italiani per il tennis.
“Già sento parlare di boom di iscrizioni, di tesseramenti, di tanti bambini che si stanno avvicinando a questo sport. Noi lo facciamo soprattutto per questo e sono contento di avere una squadra che interpreta questo ruolo nel miglior modo possibile, facendo passare il messaggio di ragazzi semplici e grandi lavoratori“.
Berrettini e Sinner, il futuro su cui puntare
Un’ultima parola Volandri la spende per i due tennisti più in vista del momento per quanto riguarda l’Italia: Sinner e Matteo Berrettini.
Dalle parole del capitano azzurro emerge tutta la fiducia e, al tempo stesso, la voglia di spronare i due per diventare quello che lui e i tifosi azzurri si aspettano: campioni capaci di guidare la disciplina per molti anni a venire, e non semplici meteore come tanti altri prima di loro.
Ecco perché Volandri passa in rassegna i pregi ma anche i difetti anzitutto di Sinner, proiettato d diversi mesi nelle parti alte della classifica ATP, ma non per questo già ‘arrivato’.
“Jannik dice di trovarsi meglio sul rapido e indoor, perché la palla non viene influenzata dal vento, e può lasciar andare tutta la sua grandissima potenza sulla palla. C’è un po’ di lavoro da fare sulla terra, soprattutto per partite sui 5 set, lavoro soprattutto fisico che sta progredendo alla grande, ma ci vuole ancora un po’ di tempo”.
Parole più ‘morbide’ e pazienti, invece, su Berrettini. Un approccio dovuto evidentemente ai molti problemi che il tennista ha dovuto affrontare nell’ultimo anno e che ne hanno compromesso la tenuta fisica e mentale.
“Berrettini è sereno e tranquillo, sta lavorando bene ed è molto motivato. Diamogli tempo e i risultati arriveranno“.
Di sicuro, una squadra che potesse contare su un Sinner sempre più consapevole dei propri mezzi e su un Berrettini totalmente ritornato ai suoi alti livelli, avrebbe tutte le carte in regola per dire la sua alle Olimpiadi 2024.
Ma è soprattutto la fiducia, che appare assolutamente ricambiata, del capitano Volandri a far ben sperare.