Dopo lo sblocco di un primo stock di pagamenti da parte delle imprese dell’ex Ilva, c’è una parziale schiarita per la tredicesima dei lavoratori. La notizia riguarda circa 4 mila operai.

Ex Ilva, arrivano i pagamenti parziali delle tredicesime dopo il saldo degli stipendi

In seguito all’annuncio del pagamento degli stipendi ai lavoratori dell’indotto di Acciaierie d’Italia, ex-Ilva, alcune aziende hanno anche erogato la tredicesima, integralmente o in parte con un acconto. Negli ultimi giorni, le aziende avevano annunciato che avrebbe coperto gli stipendi ma non le tredicesime. In risposta, l’Usb aveva indetto uno sciopero di 24 ore. In una dichiarazione, Acciaierie d’Italia aveva criticato lo sciopero del 20 dicembre, sottolineando i potenziali danni sia dal punto di vista economico che produttivo.

L’Aigi sottolinea, tuttavia, che i bonifici coprono solo circa il 20 per cento del debito, che ammontava a circa 70 milioni di euro a novembre.

Ilva, Tim, Ita: migliaia di posti di lavoro a rischio

I ministri, durante il recente incontro del 20 dicembre, hanno annunciato l’intenzione di salvaguardare l’ex-Ilva, anche se il suo destino non è ancora stato definitivamente deciso. Un’altra manovra economica riguarda Tim.

Il governo, con due decreti a 28 agosto ha deciso di prendere in mano il destino di Tim, per una partecipazione che riteneva strategica. Giorgia Meloni aveva annunciato il via libera al Ministero dell’Economia per entrare nella Netco, assicurando che sarebbero state disponibili le risorse finanziarie necessarie per acquisire fino al 20 per cento della futura società della rete. L’esecutivo ha puntato ad investire fino a 2,2 miliardi di euro:

La direzione intrapresa dal governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro.

Il mese scorso, il consiglio di amministrazione del gruppo TIM ha deliberato la vendita della rete, con un voto favorevole di 11 membri e 3 contrari, accettando l’offerta del fondo americano KKR. Secondo l’Amministratore Delegato Pietro Labriola, la cessione della rete rappresenta un’operazione cruciale per la riduzione del debito di TIM e offre all’azienda un’opportunità strategica.