“A seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio“, il gruppo Safilo ha deciso di interrompere il contratto con Chiara Ferragni, l’influencer che da diversi giorni sta vivendo forse il tipo popolarità che meno ha cercato nella sua vita.

In un brevissimo comunicato, Safilo informa l’interruzione del contratto con Chiara Ferragni

Safilo ha scelto di fermare l’accordo di licenza, si legge in una nota

per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni.

Punto, fine. Tre righe di comunicato su un .pdf, che iniziano da “Padova, 21 dicembre 2023” e finiscono con altre venti righe di presentazione di Safilo Group. Per la nota influencer non esattamente la conclusione ideale a una giornata in cui si è diffusa anche la notizia dell’apertura dell’inchiesta della Guardia di Finanza.

E se da una parte Tag24 vi sta raccontando il “caso del momento” – sulla bocca di tutti e, come nel caso di TvBoy, anche nelle bombolette spray utilizzate per un murale – dall’altra cerca di proporre le tantissime voci della serie “Chiara Ferragni arma di distrazione di massa“. Il deputato del Pd Andrea Orlando, per esempio, che in un video dice:

E qualcuno dice no all'”arma di distrazione”, Orlando (Pd): “All’ex Ilva, per esempio, chi pensa?”

Di che cosa si parla quando si parla di manipolazione dell’opinione pubblica e di distrazione di massa? La notizia di cui, credo, si parlerà di più nel periodo natalizio è il milione di euro donato da Chiara Ferragni a un ospedale pediatrico per rimediare a una gaffe o a un torto ai consumatori, cosa che accerteranno le autorità competenti. Mentre non sarà quasi per nulla discusso il fatto che lo Stato versi 2,2 e 2,5 miliardi dei contribuenti ad Acciaierie d’Italia, per consentire alla multinazionale indiana Arcelor Mittal di rilanciare l’azienda, e a un soggetto privato per acquistare una parte della rete di Tim, che verrà scorporata senza che lo Stato diventi socio di maggioranza.