Nella mattinata di oggi, giovedì 21 dicembre, si è svolta a Roma nella sede federale la consueta conferenza stampa di fine anno del presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi. Tantissimi i temi trattati ai microfoni della federazione, a partire dai tesseramenti, che hanno registrato un notevole incremento tra le fasce di età giovanile. Poi le congratulazioni del presidente ai risultati conseguiti dalle nazionali di pallavolo, beach volley e sitting volley. Queste saranno direttamente interessate da investimenti per un totale di circa 795.000 euro, messi a disposizione dalla federazione.
L’attenzione si è poi spostata sul rinnovo della Partnership FIPAV e alla nuova edizione della relativa Hall of Fame, in programma a Bologna nel mese di febbraio. Ma non solo: tra gli argomenti anche il rinnovo del logo federale e FIPAV Cares, un insieme di progetti volti ad atti di responsabilità sociale. Il Presidente ha infine annunciato l’Asta Solidale con l’Athletica Vaticana, per dare continuità all’impegno preso con il Santo Padre. Si svolgerà dunque un’asta, rinominata “Together we can spike with love”. I ricavati della quale saranno devoluti alla Fondazione Dispensario Pediatrico “Santa Marta” e l’Associazione “C’è da fare”.
Le parole di Giuseppe Manfredi in conferenza stampa
Il presidente della Federvolley ha aperto la conferenza stampa parlando degli ottimi risultati centrati negli Europei senior e negli Europei di sitting volley.
Per gli Europei indoor ci aspettavamo qualcosina in più dalla nazionale femminile, ma credo che da un punto di vista d’immagine non si sia mai visto un risultato del genere. C’è voluta un po’ di pazzia per organizzare in nove città, ma questo è stato possibile grazie ai nostri comitati territoriali. Sapete che rappresentano l’ossatura della federazione e sono davvero bravissimi. Si sono superati. Abbiamo avuto 53 milioni di spettatori in TV, con più di 90.000 spettatori in presenza. Un incasso di quasi 3 milioni e più di 4 milioni di utenti che hanno interagito sui social. Siamo stati ringraziati dal pubblico e in grado di dire oggi che quello che avevamo pensato sicuramente ha portato i suoi frutti. Abbiamo trasformato il sitting volley in un momento di importanza. Ho visto ragazze fantastiche, che hanno dato tutto. Ringrazio lo staff e chi si è impegnato in questa attività.
Poi ha proseguito parlando dell’ottimo trend dei tesseramenti, per un totale di 314.000 al 20 dicembre. Con un riferimento anche alle medaglie guadagnate nell’ultima stagione.
Contiamo di arrivare a 400mila entro fine anno, è chiaro che i risultati delle nazionali ci hanno aiutato. Abbiamo riscontrato 46.537 tesserati in più. Questi sono numeri già superiori a quelli che avevamo nel pre-covid. Non voglio fare classifiche con altre federazioni e non mi interessa. Guardiamo a noi stessi. Risultati? vedo che alla fine di tutto, in un anno in cui abbiamo avuto qualche medaglia in meno, abbiamo preso le nostre 8 medaglie. Abbiamo vinto l’Europeo del sitting femminile. Per avere questi risultati non si può fare nulla senza investimenti.
Manfredi: “Leoni da tastiera? Continuino a scrivere”
Manfredi ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti delle critiche spesso giunte alla federazione.
A tutti i leoni da tastiera dico di continuare pure a scrivere, bene o male. Questa è una Federazione trasparente e mai nessuno ha nascosto nulla. Gli errori si possono anche fare e sicuramente ne facciamo, chi non opera non sbaglia, ma per il momento credo che dobbiamo solo rispondere con i risultati. Se dovessimo andare dietro a quello che si scrive sui social dovremmo cambiare presidente ogni settimana. Nazionale femminile? Io credo che le scelte fatte abbiano portato risultati, se una nazionale vince la VNL e fa un terzo posto ai Mondiali non mi sembra il caso di prendere e buttare tutto via. Quando poi i rapporti finiscono insieme si ragiona per trovare una soluzione migliore. Le critiche non mi toccano, noi andiamo avanti tranquillamente per la nostra strada, non ho scheletri nell’armadio.
“Velasco è l’uomo giusto”
La conferenza stampa è poi proseguita con un commento al ruolo di Julio Velasco, che dal 1° gennaio sarà ufficialmente alla guida della Nazionale azzurra di volley.
Con Julio Velasco inizia un nuovo corso. Ho ritenuto che fosse l’uomo giusto non solo per l’aspetto tecnico ma anche per la capacità di gestire la nazionale. Poi non possiamo pensare di vincere sempre, dobbiamo considerare che ci sono altre nazionali al mondo. Mazzanti ha rischiato l’esonero altre volte? A me non risulta. Io ho fatto il coach, l’allenatore deve concentrarsi su quello che fa. Nessuno sa cosa c’è dietro a tutta l’organizzazione di un’Olimpiade. Se Velasco non avesse avuto una clausola di rescissione sarei andato su un altro allenatore, ma sempre senza doppio incarico.
Poi un commento su Paola Egonu.
Non è mai uscita dalla nazionale, se qualche volta non c’è stata è perché lei ci ha chiesto cortesemente di stare a riposo, come altre giocatrici. Le ragazze non vedono l’ora di giocare in nazionale.
Manfredi ha proseguito parlando delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024.
Ci andremo certamente, il vero problema è che non possiamo caricare di troppe responsabilità ragazzi e ragazze. Sappiamo di avere due nazionali molto competitive, non mettiamo troppa pressione. Se vinciamo siamo felici, se non vinciamo ma siamo lì siamo felici uguali: l’importante è avere la coscienza tranquilla di aver fatto tutto il possibile per arrivare a quel risultato. Beach Volley? Abbiamo ringiovanito tutto il settore, e ringrazio Paolo Nicolai e Marta Menegatti per essersi messi a disposizione: le nostre coppie stanno facendo risultati, posso dire che abbiamo ottime probabilità di essere a Parigi 2024, dove mi auguro almeno di confermare le 3 coppie qualificate.
Infine, il presidente della Federvolley ha parlato della situazione relativa agli impianti sportivi.
Siamo stati davvero dei matti a fare un Europeo in 9 città nel paese peggiore dal punto di vista degli impianti. In alcuni palazzetti abbiamo dovuto costruire le sale stampa, le tribune stampa, le sale hospitality, con un dispendio 10 volte maggiore degli altri. Sull’impiantistica sportiva in questo paese si è fatto zero. E mi auguro che prima o poi sia modificata la regolamentazione degli impianti scolastici perché non ce la facciamo più., siamo nelle condizioni peggiori. Vanno fatti anche investimenti normativi oltre a quelli finanziari, dando la possibilità concreta e reale a tutte le società sportive di accedere agli impianti. Le nostre società sono disponibili a intervenire: dateci gli impianti, poi il resto lo facciamo noi.