La decisione della Corte suprema del Colorado è stata un uragano (di modeste dimensioni, come si dice, e tra un po’ ricorderemo il perché) tanto per lo staff elettorale dell’ex presidente Donald Trump che per gli avversari di quest’ultimo anzitutto nelle Primarie dei Repubblicani. Il 15 gennaio è previsto il primissimo round, in Iowa, che per il tycoon rappresenta anche il primo gradino in vista delle Presidenziali del prossimo novembre.

La sentenza in Colorado mette pepe nelle Primarie repubblicane. Haley: “Batterò Trump anche senza giudici”

Al di là del vantaggio nei sondaggi, “The Donald” ha dalla sua il fatto che la Corte suprema degli Stati Uniti, proprio a guida repubblicana, ribalterà “senza troppi problemi” la sentenza del Colorado. E comunque sortiscono da tempo effetto le polemiche da parte dello sterminato “fan club” dell’ex presidente, costantemente alimentate dagli aggiornamenti sulla situazione legale del Trump imprenditore e di quello politico.

Non fa affidamento sulla remota possibilità che The Donald venga squalificato dalla corsa né teme la caratura dell’avversario Nikki Haley, l’ex ambasciatrice delle Nazioni unite ed ex governatrice del South Carolina che si sta ritagliando uno spazio importante nel gruppo degli altri cinque candidati repubblicani ciascuno con il sogno di fare uno sgambetto a Trump (ma che alla fine dovrà accontentarsi di finire secondo…).

Avanti nei sondaggi, quello in Colorado dovrebbe essere solo un piccolo intoppo per Trump

Sconfiggerò Donald Trump da sola – dice intanto Haley – Non ho bisogno che un giudice lo rimuova. Non penso che Trump dovrebbe essere presidente, penso che dovrei esserlo io e che, se così fosse, sarebbe meglio per il Paese.

“Sportivamente”, aggiunge però che quella della Corte del Colorado sia una “minaccia alla democrazia”.

Gli ultimi sondaggi parlano chiaramente: davanti c’è Trump. Molto avanti.