Il ‘pandoro-gate’ con protagonisti Chiara Ferragni e Balocco si arricchisce di nuovi dettagli. La Guardia di Finanza infatti, su delega della Procura, sta già indagando sul caso e nei prossimi giorni acquisirà la documentazione dell’Antitrust.

L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, nei giorni scorsi aveva inflitto alla famosa influencer e all’azienda dolciaria una sanzione di oltre un milione di euro per “pratica commerciale scorretta”.

Caso Chiara Ferragni-Balocco, la Guardia di Finanza acquisirà le carte dell’Antitrust

Secondo quanto riportato da Ansa le Fiamme Gialle, nei prossimi giorni, si recheranno presso gli uffici dell’Antitrust per raccogliere la documentazione relativa al caso dei pandori “Pink Christmas”, realizzati da Balocco e griffati Chiara Ferragni, che hanno fatto scoppiare il caso della “finta beneficenza”.

Nonostante le scuse dell’imprenditrice digitale– che aveva anche annunciato ricorso per una decisione definita “ingiusta” – il caso va avanti.

Non è escluso che gli accertamenti possano allargarsi anche alla vicenda, molto simile, delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. Sempre pubblicizzate dalla Ferragni e con lo stesso messaggio di solidarietà per donazioni che in realtà, da parte della fashion blogger, non erano previste.

L’indagine della Procura di Milano

Dopo l’esposto del Codacons e Assourt a ben 104 Procure in tutta Italia, ieri quella di Milano ha aperto un fascicolo nel registro del modello 45, ossia senza indagati né ipotesi di reato.

L’inchiesta è coordinata dal Procuratore Eugenio Fusco. Gli accertamenti per il momento, avranno come riferimento i contenuti dell’esposto per truffa nei confronti “dei consumatori” come indicato dalle associazioni.

Ieri il Codacons ha anche annunciato un’istanza al comune di Milano affinché ritiri l’Ambrogino D’Oro assegnato nel 2020 a Chiara Ferragni e al marito Fedez. Un premio per la raccolta fondi, promossa durante i primi, drammatici mesi della pandemia, a favore dell’ospedale San Raffaele.