La Camera dei Deputati oggi 21 dicembre 2023 con 184 voti contrari si è opposta alla ratifica del Mes. Il fronte del no ha riguardato Fratelli d’Italia, Lega e Movimento Cinque Stelle. Astensione per Forza Italia.

Le reazioni alla mancata ratifica del Mes dopo il voto alla Camera

La ratifica del Mes non è stata approvata alla Camera, dove ha prevalso il fronte del no. In aula oggi 21 dicembre 2023 ben 184 deputati si sono detti contrati al trattato, sebbene non tutta la maggioranza abbia scelto tale strada. Ad opporsi infatti sono stati in primis Fratelli d’Italia e Lega, mentre Forza Italia ha scelto l’astensione. Anche tra i banchi dell’opposizione c’è stata anche qualche voce contraria, visto che il Movimento Cinque Stelle ha votato no. I voti a favore, considerando anche quelli del Partito Democratico, sono stati 72 in totale.

Borghi: “La Lega è contraria al Mes da oltre vent’anni”

E ai microfoni di TAG24.it è intervenuto anche Claudio Borghi, senatore della Lega, che ha parlato così della questione:

“È un giorno molto importante per la Repubblica. L’aspetto politico ha inquinato anche oggi il dibattito ma il trattato è molto pericoloso. Sono state dette tante bugie al riguardo. Il fatto che non sia stato ratificato mi rende molto sereno. La maggioranza non si è divisa, al contrario dell’opposizione. L’astensione non equivale alla divisione, non vi è stato alcun contrasto. In aula è stato detto chiaramente che lo strumento così come congeniato non va bene. Le regole di questo Mes erano chiaramente mirate ai danni dell’Italia. È vent’anni che siamo contro il Meccanismo. La Lega non ha votato questo strumento neanche nel 2011. Patto di Stabilità? Bisogna studiarlo nei dettagli ma quello che vorrei io è distante rispetto a quello degli altri ventisei”.

Fratoianni: “L’Italia da ieri è un Paese molto più fragile”

Sul fronte opposto invece troviamo Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana

“La maggioranza ha fatto un’operazione politica per cancellare dalla memoria collettiva ciò che è caduto davvero: il fallimento clamoroso sul patto di stabilità. Da ieri l’Italia è molto più fragile. I nostri conti pubblici sono più a rischio e questo per noi è un enorme problema. Meloni ha detto che avrebbe ratificato il Mes dopo la riforma del Patto di Stabilità. Oggi però ci dice due cose. La prima è che è andata malissimo per l’Italia. La seconda è che di fronte a questo il gioco delle tre carte serve a non fare in modo che i cittadini se ne accorgano. Una persona seria come il ministro Giorgetti dovrebbe trarre le proprie conseguenze. Il punto vero però è che l’Italia ha subito un indebolimento secco circa la possibilità di creare politiche economiche espansive. Si tratta di un enorme passo indietro”.

Barelli: “Forza Italia ha sempre sottolineato come il MES sia da migliorare”

Paolo Barelli, deputato di Forza Italia di cui è anche capogruppo alla Camera, ha spiegato la scelta fatta in aula dal proprio partito:

“Forza Italia ha sempre sottolineato che il Mes è uno strumento da migliorare. Non c’è il controllo da parte del Parlamento Europeo, al contrario di altri strumenti. Il nostro partito non ha ritenuto di votare, scegliendo l’astensione. Oggi bisognava sottolineare il successo del nuovo Patto di Stabilità, che rende possibile pensare agli investimenti nei prossimi anni. L’altro grande successo è il fatto che i ventisette Paesi si sono accordati con la Commissione e il Parlamento in relazione all’immigrazione. I costi e la logistica vengono redistribuiti in modo ragionevole fra tutti gli Stati membri. Il Mes non è un’emergenza da discutere in questo momento per l’Italia. L’opposizione dice quello che dice. Dal nostro punto di vista il governo è unito. Se il Patto di Stabilità ha portato risultati per il nostro Paese lo si deve a tutto il Governo, compreso Giorgetti. Io credo che non ci sia alcuna novità. Forza Italia è fortemente europeista e ritiene che in Europa si debbano fare tutte le battaglie politiche. Tutto ciò per far sì che si pensi non solo al rigore ma anche alla crescita. La nostra posizione in Europa è storicamente diversa da quella di Lega e FdI”.

Lupi: “Non c’è divisione in maggioranza, le posizioni sul Mes erano chiare”

A commentare la mancata ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità è stato anche Maurizio Lupi, capo di Noi Moderati che ha scelto l’astensione:

“Non c’è alcuna divisione nella maggioranza. Le posizioni sul Mes erano molto chiare. Fratelli d’Italia e Lega sono sempre state contrarie allo strumento, che è già attivo in Europa. Il Parlamento italiano nell’atto di ratifica avrebbero dovuto lavorare per migliorare questo trattato. L’elemento più importante per gli italiani è che in Europa si è modificato il Patto di Stabilità. Per i prossimi quattro anni l’Italia può mettere a disposizione risorse per lo sviluppo e la crescita. Il Mes è in vigore mentre la sua attuazione sulle banche bisognerà rivedere la clausola riguardante il coinvolgimento dei Parlamenti. La nostra posizione, insieme a quella di Forza Italia, renderà il nostro Paese più autorevole. I trattati internazionali sono firmati dai governi e ratificati dai Parlamenti. Se l’opposizione credeva nel Mes avrebbe lasciato il tempo di poter compiere alcune modifiche, che noi da sempre chiediamo”.

Silvestri: “Gli italiani dovranno chiedersi cosa è stato fatto sul Patto di Stabilità”

A commentare la mancata ratifica del Mes è stato anche Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera:

“Se fai parte di una maggioranza che fa il contrario di quello che vuoi è necessaria una riflessione. L’Italia ha accettato i diktat del Patto di Stabilità. Il punto non è il Mes, che alla fine non verrà attivato. Quello che subiremo è la questione sul Patto di Stabilità, un argomento su cui gli italiani dovranno chiedersi cosa ha fatto questo governo. Il Mes è una cosa molto minore rispetto a questo”.