Cosa sono i loot box? Questa modalità inserita nei moderni videogames potrebbe aumentare il rischio di sviluppare dipendenza da gioco d’azzardo.

Gli esperti consigliano di fare molta attenzione ai ragazzini più giovani che possano utilizzare maggiormente questo tipo di intrattenimento videoludico.

In particolare si punta il dito contro i cosiddetti loot box, una specifica opzione all’interno di alcuni videogame giocabili online. Perché questa modalità indurrebbe il rischio di gioco d’azzardo e com’è è possibile prevenire questo pericolo?

Cosa sono i loot box: il bottino del pacchetto misterioso

L’espressione anglosassone “loot box” è traducibile in italiano con la parola “bottino”. In realtà sarebbe più consona la descrizione pacchetto misterioso.

Si tratta infatti di una modalità che da diversi anni ha ormai preso piede nel mondo videoludico e consiste nell’acquisto di un pacchetto causale dentro cui il videogiocatore può trovare una ricompensa.

In genere si spazia da un miglioramento di equipaggiamento per il personaggio dell’avventura giocata, di un particolare strumento utile ai fine della risoluzione di uno specifico passaggio della trama del gioco, fino alla possibilità di sbloccare l’utilizzo di uno sportivo reale come accade per esempio nei videogame di calcio.

In quest’ultimo caso il paragone pratico più simile sono le bustine di figurine per l’album dei calciatori.

Nessuno conosce il vero contenuto del pacchetto ma si spende una cifra fissa per ottenere un possibile miglioramento. Non è infatti assicurato che l’oggetto inserito nelle loot box sia utile ai fini del gioco.

Sebbene il “bottino” sia virtuale, il suo acquisto avviene tramite la spesa di una valuta reale. La cifra può essere variabile ma in generale si tratta di pochi euro. Per tale motivo il giocatore è indotto a comprare i pacchetti senza preoccuparsi della somma investita.

Il rischio di gioco d’azzardo

I loot box sono quindi una modalità inserita dalle grandi aziende sviluppatrici di videogame al fine di raggiungere un utile superiore alla sola vendita del gioco. In questo modo infatti il videogiocatore è quasi costretto ad investire altro denaro oltre all’acquisto o al noleggio del software di gaming.

Nonostante i videogiochi siano destinati a tutte le fasce di pubblico, è più probabile che siano i ragazzi a impiegare maggior tempo dietro la console di gioco. I recenti dati statistici infatti indicano come la percentuale maggiore ricada nell’intervallo di persone tra i 15 e i 24 anni.

Spesso dunque il videogiocatore potrebbe essere minorenne e utilizzerebbe carte di credito dei propri genitori al fine di acquistare i pacchetti di potenziamento.

Sin dalla loro introduzione, i loot box sono stati motivo di discussione. Gli esperti hanno definito questo strumento una possibile fonte di rischio per la dipendenza da gioco d’azzardo e come tali andrebbero regolamentati.

Una recente ricerca condotta dall’università britannica di Plymouth ha poi mostrato che i soggetti già affetti da questo tipo di patologia sarebbero maggiormente propensi all’acquisto incontrollato di pacchetti loot box.

I rischi sono noti da diverso tempo ma nel frattempo nessuna autorità ha deciso di applicare regole più severe per l’accesso a questa modalità di gioco. Gli stessi pacchetti sono infatti acquistabili senza limitazioni anche dai bambini e non vi è un tetto massimo di denaro investito.

Come prevenire gli effetti sul giocatore

In pratica l’incognita legata a cosa si potrà trovare all’interno del pacchetto regalerebbe al giocatore quel brivido in più. Il soggetto si troverebbe però via via risucchiato in un meccanismo psicologico che induce ad un maggior volume di acquisto per aumentare le probabilità di sbloccare l’obiettivo desiderato.

I loot box spingerebbero il giocatore dunque ad agire in maniera incontrollata e seguendo solo l’impulsività. Allo stesso modo del reale gioco d’azzardo, anche questa modalità virtuale provocherebbe una vera dipendenza dal quale non si riesce a liberarci. 

Gli effetti sul giocatore possono arrivare ad essere distruttivi. Per questo motivo il primo passo sarebbe quello di arginare questo fenomeno con una regolamentazione adeguata. I giocatori minorenni non dovrebbero accedere autonomamente a questi pacchetti e in ogni caso dovrebbe essere inserito un limite massimo di spesa.

In attesa però delle disposizioni da parte degli organi di settore, i consigli sono gli stessi per non incorrere nel rischio di dipendenza da gioco d’azzardo.

Il giocatore dovrebbe essere seguito da una persona che possa limitare le azioni economiche. Soprattutto nel caso di ragazzini, il compito ricadrebbe sui genitori. In questo caso il consiglio è di controllare anche che il soggetto non impieghi troppo tempo davanti ai videogame per non accrescere il disturbo di dipendenza.