Primo contratto nazionale attori in Italia… sembrava un film di fantascienza e invece è reale come un documentario sul presente. Arriva, dopo tanto discutere e tribolare, l’accordo che darà modo anche gli attori italiani di godere dei vantaggi di avere un contratto di lavoro di categoria. Sembra incredibile che tutto questo sia avvenuto solo alle porte del 2024 in un paese che, dal secondo dopoguerra, è stato considerato dal resto del mondo la culla della settima arte. Da noi è nato il neorealismo e da noi hanno girato i loro capolavori Federico Fellini, Luchino Visconti ed altri cineasti adorati fuori dai nostri confini. Ora, finalmente, arriva un passo in avanti in una professione antica ma mai troppo regolamentata. Ecco i passaggi chiave.
Primo contratto nazionale attori in Italia, i fatti
E’ ufficiale il raggiungimento dell’accordo per il primo contratto collettivo nazionale delle attrici e degli attori. Il Ccnl è stato siglato dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni datoriali con punti interessanti da sottolineare. Nel contratto, infatti, tra le varie conquiste, vengono individuate:
- i minimi salariali
- le ore di lavoro sul set
- le modalità operative con cui la prestazione si espleta
Non solo. L’accordo è davvero molto moderno tanto che vengono regolate materie circa l’utilizzo della AI, la promozione delle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere. In pratica si chiude definitivamente l’epoca del produttore padre/padrona che stabiliva da solo le modalità dei suoi set e si apre una nuova (definitiva) stagione dei diritti degli attori e delle attrici.
Il percorso di approvazione
Tecnicamente è un grande passo in avanti ma non definitivo: si tratta, infatti, del primo contratto collettivo nazionale di lavoro delle attrici e degli attori del settore cine-audiovisivo ma va specificato e chiarito che l’ipotesi di contratto oggi siglato verrà sottoposto alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione, da sottoscrivere entro il corrente anno. Effettivamente i giorni rimasti sono così pochi che questo fa ben sperare sull’esito ma fino alla chiusura definitiva c’è chi attende a stappare una bottiglia di vino. L’obbiettivo delle parti è dotare il settore della produzione cine-audiovisiva di un Ccnl che regolamenti il lavoro di attrici e attori, valorizzandone la professione e garantendo loro tutele e garanzie.
In questo primo contratto nazionale degli attori in Italia, paese di grandi cineasti come Vittorio De Sica e Dario Argento, vengono individuate, poi, le forme contrattuali suddivise nel doppio binario del “subordinatoe dell’autonomo” ma anche i minimi salariali e le modalità operative con cui la prestazione recitativa si snoda. Grande attenzione normativa è anche data alla regolarizzazione delle materie circa l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale che sta un po’ togliendo lavoro alle maestranze. La categoria delle attrici e degli attori si è anche impegnata per far includere nell’accordo la promozione delle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere (anche attraverso luso dell`intimacy coordinator. In tal senso rientra la voglia di affermare:
- la non discriminazione per le persone LGBTQ +
- lo sviluppo di un sistema assicurativo a sostegno della previdenza e sanitario
- la rappresentanza sindacale, con un protocollo specifico di filiera da attuarsi entro il primo marzo 2024.
Il Ccnl degli attori e delle attrici, che di certo deve non poco alle lotte sindacali avvenute recentemente a Hollywood, si dota di un sistema di monitoraggio che ne accompagni l’attuazione, mettendo a fuoco le criticità e le buone pratiche, anche col chiaro intento di apportare nella successiva tornata contrattuale le modifiche e i miglioramenti che emergeranno come necessari.