Cos’è la SuperLega? Il 19 aprile 2021, dodici dei club più rinomati del panorama europeo annunciarono con clamore la creazione di un nuovo torneo calcistico, la Superlega, progettata per massimizzare i ricavi derivanti da una competizione a livello continentale.

Cos’è la SuperLega?

La Superlega, nell’idea dei fondatori, rappresenta un torneo calcistico privato, distinto dalle giurisdizioni di Fifa, Uefa e leghe nazionali, che si svolge annualmente coinvolgendo i club più prestigiosi d’Europa. Si tratta di un’alternativa alla Champions League, concepita come una sorta di campionato d’élite che raduna le migliori squadre del continente in una competizione di alto livello. Questo progetto è stato ideato e portato avanti da alcuni dei presidenti più influenti del calcio europeo, con Florentino Perez in testa.

SuperLega, squadre fondatrici

I club ad aderire alla SuperLega erano:

  • Juventus,
  • Real Madrid,
  • Barcellona,
  • Inter,
  • Atletico Madrid,
  • Chelsea,
  • Tottenham,
  • Liverpool,
  • Arsenal,
  • Manchester United,
  • Manchester City

Le reazioni

L’Uefa reagì con veemenza a questa iniziativa e pianificò un’azione legale contro i club ribelli, richiedendo un risarcimento superiore a 60 miliardi di euro. Numerosi tifosi, soprattutto in Inghilterra, si opposero alla Superlega, facendo sentire le loro voci con vigore. Anche i politici entrarono in campo, schierandosi principalmente a favore del sistema tradizionale delle competizioni Uefa e Fifa.

Nella notte tra il 20 e il 21 aprile 2021, i sei club inglesi coinvolti nel progetto (Chelsea, Tottenham, Liverpool, Arsenal, Manchester United e Manchester City) decisero di ritirarsi. La Superlega proseguì dunque solo con le squadre italiane e spagnole.

Successivamente, il Consiglio Federale della Figc approvò una norma che escludeva i partecipanti alla Superlega dall’iscriversi al campionato nazionale. Il presidente Gabriele Gravina affermò chiaramente che coloro che avessero aderito a questa competizione avrebbero perso l’affiliazione. La data critica era il 21 giugno, termine ultimo per l’iscrizione alla Serie A.

Il 7 maggio, l’Uefa annunciò di aver raggiunto un accordo per il ritorno totale di nove dei dodici club della Superlega, tra cui Inter e Milan, che accettarono sanzioni economiche e disciplinari. Tuttavia, Juventus, Real Madrid e Barcellona rifiutarono, affermando che le pressioni subite erano intollerabili. Di conseguenza, l’Uefa avviò un procedimento legale il 26 maggio 2021, sospettando una possibile violazione del protocollo da parte delle tre squadre.

Nelle settimane successive, l’interesse attorno alla Superlega diminuì ma non scomparve del tutto. Juventus, Barcellona e Real Madrid lavorarono silenziosamente per preparare un’azione importante: presentare un ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il 22 giugno, quest’ultima venne interpellata per esprimere un giudizio sulla posizione dell’Uefa, ritenuta contraria alle regole sulla concorrenza.

Il 15 dicembre 2022, l’avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea emise una conclusione, non vincolante per la sentenza, stabilendo che sebbene la Superlega fosse libera di organizzare il proprio torneo al di fuori di Uefa e Fifa, non poteva partecipare simultaneamente alle loro competizioni senza autorizzazione. Inoltre, le norme dell’UE non impedivano ai due enti di minacciare sanzioni contro i club affiliati.

Nel gennaio 2023, il Tribunale di Madrid emise un verdetto a favore della Superlega, vietando a Uefa e Fifa di imporre sanzioni contro le squadre e i giocatori coinvolti nella nuova competizione. Inoltre, fu sostenuto che il sistema in atto fosse un monopolio e che entrambi gli enti stessero abusando della propria posizione dominante nei confronti di questa nuova iniziativa.

I club rimasti nel progetto SuperLega

Il 6 giugno 2023, la Juventus annunciò il suo distacco dal progetto della Superlega, lasciando solamente Real Madrid e Barcellona coinvolti. A22 Sports, l’organizzazione dietro il nuovo torneo, presentò alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea prove di presunta coercizione subita dalla Juventus da parte dell’Uefa. Secondo le accuse, la Juventus avrebbe subito minacce di esclusione dalle competizioni per un periodo compreso tra tre e cinque anni, se avesse continuato a far parte della Superlega.

La sentenza

Oggi, la sentenza della Corte Europea ha ribaltato la situazione: Uefa e Fifa sono state accusate di abuso di posizione dominante e non possono imporre sanzioni ai club che partecipano a competizioni al di fuori della loro organizzazione.