Il 21 dicembre 1913 segna una data storica nel mondo dei giochi di parole: la pubblicazione del primo cruciverba da parte di Arthur Wynne, un giornalista britannico di Liverpool, sul quotidiano New York World. Questo gioco, originariamente chiamato “Word-Cross Puzzle“, rappresentava una novità assoluta e si distingueva nettamente dalle “Parole Incrociate” di Giuseppe Airoldi pubblicate sul Corriere della Sera nel 1890.
Il primo cruciverba della Storia: le caratteristiche
Il cruciverba di Wynne aveva una forma di diamante, senza caselle nere, e conteneva la parola “FUN” già inserita, come omaggio al supplemento domenicale “Fun” del New York World. Questo layout originale prevedeva uno schema romboidale con spazi bianchi utilizzati per separare le parole incrociate, una novità per l’epoca.
Il gioco di Wynne subì un’evoluzione nel nome a causa di un errore di stampa: da “Word-Cross” diventò “Crossword“, un termine che ha poi definitivamente preso piede nel linguaggio comune. Il cambiamento, inizialmente accidentale, fu ben accolto e adottato ufficialmente.
Come evolse il primo cruciverba della Storia
Il cruciverba originale di Wynne, pur essendo diverso dalle versioni odierne, gettò le basi per lo sviluppo futuro del gioco. L’introduzione di quadratini neri per formare una scacchiera disordinata e l’assenza iniziale di numerazione nelle caselle furono innovazioni successive che hanno contribuito a definire il formato moderno delle parole crociate.
La qualità e l’affidabilità dei cruciverba migliorarono significativamente sotto la guida di Margaret Petherbridge (poi Farrar), che nel 1921 assunse la gestione della rubrica sul New York World. La sua attenzione ai dettagli e l’introduzione di un sistema di numerazione più efficace contribuirono notevolmente alla popolarità e alla raffinatezza del gioco.
Dagli anni ’20 in poi, il cruciverba divenne una presenza costante sui principali quotidiani e riviste, evolvendosi in un fenomeno culturale globale. La sua diffusione contribuì a unire le persone in un passatempo comune, stimolando la creatività e l’acume intellettuale.
Il cruciverba si è quindi da subito rivelato un gioco relativamente giovane, ma di enorme diffusione globale. La sua popolarità lo ha reso uno dei giochi più diffusi al mondo, superando in termini di riconoscibilità e partecipazione altri giochi classici come carte, scacchi, backgammon e i suoi antenati.
Quasi ogni italiano conosce le regole del cruciverba e molti si sono cimentati almeno una volta in uno schema. La sua presenza in giornali, riviste e piattaforme online testimonia la sua vasta accettazione e il fascino che continua a esercitare su persone di tutte le età e da diverse parti del mondo.
L’ispirazione per Arthur Wynne e la sua eredità
Secondo lo Smithsonian Magazine, Wynne potrebbe aver tratto ispirazione da semplici combinazioni di parole lette in orizzontale e verticale, diffuse nelle riviste inglesi del 19esimo secolo. Un’altra possibile fonte di ispirazione era il “Quadrato del Sator“, un palindromo noto da secoli.
Arthur Wynne, emigrato negli Stati Uniti all’età di 19 anni, ha lasciato un’eredità culturale significativa attraverso il cruciverba. Il suo contributo alla cultura del gioco è riconosciuto e celebrato come un’innovazione che ha arricchito il tempo libero e l’esercizio mentale di milioni di persone.
La diffusione globale del cruciverba
Dopo il successo iniziale negli Stati Uniti, il cruciverba iniziò a diffondersi rapidamente anche in Europa. Nel Regno Unito, il Pearson’s Magazine pubblicò le prime parole crociate nel febbraio 1922, seguito dal Sunday Times. In Italia, il debutto avvenne l’8 febbraio 1925 sulla Domenica del Corriere, con l’introduzione di “L’indovinello delle parole incrociate“, che ottenne un immediato successo.
Il dibattito sulla paternità (italiana) del cruciverba
Prima di Wynne, nel 1890, Giuseppe Airoldi aveva presentato un gioco simile denominato “Parole Incrociate” sul settimanale Il Secolo illustrato della domenica. Sebbene la sua creazione differisse dal cruciverba moderno per l’assenza di caselle nere e spazi di separazione, il contributo di Airoldi rimane una tappa significativa nello sviluppo dei giochi enigmistici.
Nonostante la mancanza di riconoscimento ufficiale, il lavoro di Airoldi ha suscitato un dibattito sulla reale paternità del cruciverba. Il suo schema di 4×4, benché diverso dal modello attuale, anticipò elementi chiave del gioco come le definizioni numerate verticali e orizzontali.
Nel nostro Paese, la nascita della Settimana Enigmistica nel 1932 segnò un altro momento importante nella storia del cruciverba. Oggi, il cruciverba rimane uno dei passatempi più amati e diffusi, un vero e proprio pilastro della cultura popolare e dell’intrattenimento intellettuale.