Gaza, il conflitto si espande in nuove aree: l’esercito israeliano avanza in Cisgiordania
Proseguono le operazioni militari in territorio palestinese da parte dell’eservito israeliano nella notte.
Prima la conquista del quartiere dei leader di Hamas a Gaza poi la vasta operazione in Cisgiordania. Nella notte l’esercito israeliano ha continuato le sue operazioni nei territori palestinesi.
Hamas: “Le settimane di tregua non serviranno a liberare gli ostaggi”
Ghazi Hamad, uno dei principali leader di Hamas, ha parlato ad Al Jazeera spiegando come il gruppo non sia interessato a rilasciare gli ostaggi in cambio di pause.
“Alcune persone – ha dichiarato – cercano una piccola pausa, una pausa qua e là per una settimana, due settimane, tre settimane. Ma vogliamo fermare l’aggressione completamente. Questo perché penso che Israele sfrutterà la carta degli ostaggi e poi inizierà un nuovo ciclo di uccisioni di massa e massacri contro il nostro popolo. Penso che non staremo a questo gioco”.
Netanyahu: “Per Hamas non c’è scelta, o morire o arrendersi”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è intervenuto sul conflitto in Medio Oriente attraverso un video pubblicato su X. Netanyahu ha ribadito i suoi toni duri nei confronti di Hamas, sottolineando come si stia lavorando per l’eliminazione dell’organizzazione palestinese.
“La scelta per Hamas – ha dichiarato – è questa: resa, o morte. Non c’è e non ce ne sarà un’altra. Dopo la sua eliminazione faremo in modo che Gaza non minacci più Israele: non sarà Hamastan nè Fatahstan. Si continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi: la fine completa di Hamas e la liberazione degli ostaggi”.
Herzog, presidente di Israele: “Il fondamentalismo di Hamas non è compatibile con i valori cristiani”
Parlando ai leader cristiani israeliani, il presidente Isaac Herzog ha voluto ricordare loro che non è possibile un dialogo fra gli appartenenti alla comunità cristiana e i fondamentalisti islamici di Hamas:
Le forze del male della peggior specie hanno compiuto un attacco barbaro e sadico, uccidendo donne innocenti, bambini, anziani, giovani, persone di 40 nazionalità, prendendo ostaggi, violentando, tagliando teste, bruciando persone e altro ancora. Sono tante anche le persone delle comunità cristiane che sono colpite da questi orrori. Nulla di tutto ciò è compatibile con i Vangeli, con la scrittura dei Vangeli, con l’insegnamento di Gesù Cristo, o naturalmente con gli insegnamenti della fede ebraica, e anche con l’Islam moderato.
L’ideologia jihadista, propugnata dall’Iran, è per Herzog uno dei fattori scatenanti la guerra del 7 ottobre.
ONU, possibile ultima risoluzione?
Era attesa per lo scorso lunedì la votazione del Consiglio di sicurezza dell’ONU sull’aumento degli aiuti a Gaza.
I ritardi e gli imprevisti si sono accumulati, sino a oggi. Il testo della bozza è stato modificato in una richiesta di “sospensione” delle ostilità, ma l’ultimo intoppo sembra riguardare i dettagli della creazione di un meccanismo per supervisionare le consegne di aiuti a Gaza.
In queste ore il Consiglio si riunirà per la votazione.
Israele distrugge la Moschea della Palestina a Gaza City
L’esercito israeliano ha distrutto la Moschea della Palestina nel quartiere di Remal, a Gaza City.
L’IDF si era barricato all’interno della Moschea per un intero mese. Il filmato pubblicato dall’esercito israeliano mostra un soldato che cammina sulle macerie prima di fermarsi all’apertura di un presunto tunnel.
“Questo tunnel aveva scale e un ascensore” si sente dire al soldato “Era usato esclusivamente dai leader di Hamas“.
Israele ha preso il controllo del quartiere Shejaiya a Gaza City
L’IDF ha ristabilito il controllo operativo sul quartiere Shejaiya di Gaza City.
L’annuncio in un comunicato in cui si dice che la 36esima Divisione ha completato lo smantellamento delle “capacità principali” di Hamas a Shejaiya.
Durante i combattimenti a Shejaiya, l’esercito israeliano ha incontrato e ucciso molti agenti di Hamas che hanno aperto il fuoco e innescato esplosivi. In un incidente, nove soldati, tra cui due ufficiali superiori, sono stati uccisi in un’imboscata di Hamas.
Yair Lapid: “L’idea di uno Stato Palestinese non è morta. Solo posticipata”
Il presidente dell’opposizione Yair Lapid ha dichiarato, in una intervista al magazine The Majalla, che l’idea di uno Stato Palestinese sia solo stata posticipata a causa di quanto accaduto il 7 ottobre scorso.
“Per anni, quelli di noi che hanno sostenuto uno Stato palestinese hanno sempre detto: “Dobbiamo assicurarci di avere le misure di sicurezza di cui Israele ha bisogno per garantire che il nostro popolo sia sano e salvo” ha detto.
Contro Hamas, Lapid ha affermato che secondo lui il movimento: “A differenza dell’OLP o dell’AP non è mai stato per la soluzione dei due Stati… e stanno facendo di tutto per rimandare questa cosa“.
Some highlights (question and answer) from my exclusive interview with Israel’s opposition leader and former PM Yair Lapid @yairlapid , in his office at the Knesset. pic.twitter.com/WVgAdNA5gt
— Ahmed Maher (@amaherYAH) December 21, 2023
Indagini sulla morte del detenuto palestinese Thaer Abu Assab
Sono 19 le guardie ascoltate dall’esercito israeliano sulla morte del detenuto palestinese, Thaer Abu Assab.
Il 38enne era prigioniero nella Cisgiordania occupata e sarebbe morto dopo delle presunte torture. Questo è quanto riportato dall’agenzia stampa palestinese Wafa.
L’esercito israeliano amplia le operazioni nel centro della Striscia
Secondo quanto riporta il Times of Israel, l’IDF ha intensificato le operazioni nel centro della Striscia.
Le operazioni sono condotte dalla 99esima Divisione, che sta cercando di ristabilire il controllo operativo tra Gaza City e i campi centrali dei profughi del centro di Gaza.
Sul giornale si legge che nel corso delle operazioni sono stati uccisi membri del battaglione Nuseirat di Hamas e distrutto le infrastrutture del gruppo terroristico, compresi tunnel e depositi di armi.
Iraq invia carburante ai palestinesi di Gaza
L’Iraq ha inviato carburante all’Egitto come aiuto ai palestinesi di Gaza, tramite navi cisterna.
Zedan Khalaf, consigliere del primo ministro per gli affari umanitari iracheno ha dichiarato che:
“Una nave cisterna irachena che trasportava un carico di 10 milioni di litri di carburante ha lasciato il porto di Bassora per raggiungere il Canale di Suez come aiuto ai palestinesi di Gaza, e il governo iracheno sta pianificando di inviare altri carichi di aiuti in futuro“.
Israele rade al suolo cimitero nell’Est di Gaza
L’IDF ha demolito un cimitero nella parte orientale di Gaza. I bulldozer hanno schiacciato i morti sepolti nel cimitero di Sheikh Shaban, nel quartiere di as-Saha.
È quanto riporta il quotidiano Al-Jazeera, che sottolinea che questo atto non è la prima volta che viene compiuto dai militari israeliani.
I cadaveri sono stati disseppelliti e mutilati, le lapidi e le tombe distrutte.
Israele intensifica attacchi in Libano
Israele ha intensificato gli attacchi in Libano, così da penetrare più in profondità nel territorio, dove Hezbollah tiene le maggiori risorse.
La frequenza degli attacchi delle parti in conflitto è aumentata, ma è ancora in gran parte limitata all’area di confine.
Crollano le attività di Eilat, il porto israeliano, dopo gli attacchi Houthi
Crolla l’attività nel porto israeliano di Eilat, sul Mar Rosso, a causa deli attacchi degli Houthi.
Eilat è un importante snodo per le importazioni di auto e le esportazioni di potassio dal Mar Morto, pur se le sue dimensioni sono ridotte. Ora, con i continui attacchi Houthi alle imbarcazioni in transito nel Mar Rosso, il porto ha registrato un crollo dell’85% dell’attività.
L’esercito israeliano rade al suolo fattorie a Betlemme
Alcuni danni sono stati inflitti all’industria agricola in un’area chiamata Khirbet al-Taweel, molto vicina a Betlemme.
Giovedì scorso sono stati distrutti due edifici. I bulldozer dell’esercito israeliano sono entrati e li hanno sostanzialmente rasi al suolo. Un paio di famiglie palestinesi usavano questi edifici per allevare e ospitare animali.
Nelle ultime ore sono stati demoliti altri 14 edifici non lontano da dove è avvenuto l’incidente. L’esercito israeliano sostiene che il motivo è che non c’erano permessi per gli edifici.
Altri arresti di massa in Cisgiordania
Continuano gli arresti di massa in Cisgiordania da parte delle forze israeliane. Sono saliti a 25 i palestinesi arrestati, secondo la Palestinian Prisoner’s Society.
Gli arresti si sono verificati a Hebron, Ramallah, Tulkarem, Nablus e Tubas, oltre che a Gerusalemme.
Norvegia avverte Israele contro i bombardamenti indiscriminati
Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati, ha avvertito Israele e gli Stati Uniti che “i bombardamenti indiscriminati rendono Gaza invivibile con costi generazionali, sofferenze senza fondo per i palestinesi e insicurezza per l’intera regione, compreso Israele“.
Egeland ha diffuso una serie di post su X, affermando che circa il 70% delle case a Gaza sono state danneggiate o distrutte, mentre il bilancio delle vittime dei bombardamenti aerei, terrestri e marittimi ha raggiunto le 20.000 unità.
“Come umanitari faremo tutto il possibile per fornire aiuti urgenti e mantenere in vita le persone. Ma non possiamo sgomberare i resti distrutti di intere città, sollevare infrastrutture dalle macerie o costruire edifici a più piani“, queste le sue parole.
E conclude: “Quando la polvere si poserà, Israele e le nazioni statunitensi e occidentali che hanno fornito le armi dovranno assumersi la responsabilità del caos e della distruzione causati da un bombardamento sproporzionato“.
My message to Israel & the U.S. in Time Magazine: the indiscriminate bombardment renders #Gaza unliveable with generational costs, bottom-less suffering for Palestinians and insecurity for the whole region, including Israel.
— Jan Egeland (@NRC_Egeland) December 21, 2023
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Hamas rifiuta trattative sul rilascio di ostaggi se “aggressione” israeliana continua
In una nota diffusa da Hamas si legge che il movimento non accetterà trattative sullo scambio di ostaggi fino a quando l'”aggressione” da parte di Israele continui.
Nel testo riportato da Al Jazeera si legge: “C’è una decisione nazionale palestinese secondo cui non si dovrebbe parlare di prigionieri o di accordi di scambio se non dopo la completa cessazione dell’aggressione”.
Netanyahu si apre alla possibilità che l’Anp governi Gaza
Spiragli sul futuro si aprono a Gaza. Il premier Netanyahu ha ventilato la possibilità che possa essere l’Autorità nazionale palestinese (Anp) a governare la Striscia dopo la guerra.
Lo comunica il sito di notizie Elaph in un articolo in cui spiega Israele si impegna a ricostruire Gaza con l’aiuto dei palestinesi, della comunità internazionale e delle imprese private.
Hanegbi, consigliere per la sicurezza nazionale israeliana, ha dichiarato: “Oltre a garantire la sicurezza dei nostri cittadini, su cui non scenderemo a compromessi, Israele non ha alcun interesse a controllare gli affari civili a Gaza, e ci sarà bisogno di un organo di governo palestinese moderato che goda di ampio sostegno e legittimità. Non sta a noi decidere chi sarà“.
Un notevole passo in avanti, dal momento che il premier israeliano ha sempre affermato che Hama e l’Autorità nazionale palestinese siano la stessa cosa.
Oms: lancia l’allarme, nel nord di Gaza non ci sono ospedali funzionanti
Nel nord della Striscia di Gaza non c’è più alcun ospedale funzionante a causa della mancanza di personale, carburante e medicinali. Lo denuncia l’Organizzazione mondiale della sanità. L’ultimo rimasto era Al-Ahli, ma ora è al minimo della sua funzionalità
Hamas, attacco a varco fra Gaza e Israele
Il governo di Hamas ha annunciato che quattro persone, tra cui Bassem Ghaben, responsabile del varco di Karam Abu Salem, sono morte durante gli attacchi dell’esercito di Israele contro un punto di passaggio tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico.
Gli aerei israeliani hanno preso di mira l’infrastruttura, secondo l’amministrazione responsabile dei valichi e il Ministero della Sanità di Hamas.
Hamas, centinaia di feriti morti per carenza di cure
Centinaia di feriti sono morti nell’ospedale Shifa di Gaza, il più grande dell’intera Striscia, a causa della mancanza di servizi sanitari dovuta all’offensiva israeliana. Lo ha denunciato il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.
Morta una donna in Libano dopo il lancio dei razzi
Gantz, soluzione al confine Nord è nell’interesse Libano
Blinken parla con Emirati ed Egitto su risoluzione
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato al telefono con i ministri degli Esteri di Emirati ed Egitto per cercare di ottenere un accordo sul testo della risoluzione del Consiglio di Sicurezza su Gaza, la cui votazione è stata rinviata.
Morti tre soldati israeliani a Gaza
Altri tre soldati israeliani sono stati uccisi combattendo Hamas nel nord della Striscia di Gaza, portando a 137 il bilancio dei morti.
In corso vaste operazioni israeliane in Cisgiordania
Le forze armate israeliane stanno effettuando arresti su larga scala in tutta la Cisgiordania. Lo riportano i media palestinesi, precisando che le truppe stanno operando in particolare nelle città di Az-Zahariya e Bani Naim a sud di Hebron, così come a Gerico e nel campo profughi di Ein al-Sultan.
Guterres, ristabilire subito condizioni per fornire aiuti
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha postato un messaggio su X:
“Le condizioni per consentire le operazioni umanitarie su larga scala devono essere ristabilite immediatamente”
Risuonano sirene nel nord Israele, al confine con Libano
Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi nella notte contro Kiryat Shmona e un certo numero di comunità vicine nel nord d’Israele lungo il confine libanese
Conquistato quartiere dei leader Hamas a Gaza City
L’esercito israeliano ha completato la conquista del “quartiere dei leader” di Hamas nel centro di Gaza City. La zona comprende una rete di tunnel che collegano luoghi utilizzati da importanti esponenti militari e politici del Movimento islamico, tra cui Ismail Haniyeh, Yahya Sinwar e Mohammed Deif