In Argentina manifestanti contro Milei sono scesi in piazza a Buenos Aires per esprimere il loro dissenso nei confronti del neo eletto Presidente Javier Milei e il suo progetto di riforme.

Argentina: manifestanti contro Milei a Buenos Aires

In Argentina migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Buenos Aires oggi mercoledì 20 dicembre 2023 in segno di protesta contro il nuovo Presidente della nazione Javier Milei e il suo pacchetto di riforme.

A Plaza de Mayo in tanti hanno deciso di far sentire la propria voce contro il programma del neopresidente, insediato lo scorso 10 dicembre. Ad animare i cortei sono stati soprattutto i membri dei movimenti sociali e i sostenitori dei partiti di sinistra. Durante la manifestazione non sono mancati momenti di tensione: un gruppo delle forze di polizia nel mantenere l’ordine ha lanciato gas lacrimogeni.

Nel corso del corteo, il presidente Milei controllava l’operazione di mantenimento dell’ordine pubblico dal comando centrale della Polizia Federale insieme al ministro della Sicurezza, Patricia Bullrich.

Il motivo principale che ha animato il dissenso della popolazione riguarderebbe le riforme economiche annunciate da Milei, intenzionato a far adottare all’Argentina il dollaro statunitense.

La vittoria alle elezioni di Milei

Javier Milei ha vinto le ultime elezioni presidenziali in Argentina e lo scorso 10 dicembre 2023 si è insediato come capo di Stato. Milei è il leader del Partito Libertario e ha stravinto alle elezioni, ribaltando l’esito del primo turno, ottenendo il 55% delle preferenze rispetto al 45% di Sergio Massa. 

E’ divenuto il cinquantacinquesimo Presidente dell’Argentina, entrando in carica dopo il mandato di Alberto Fernandez. Durante la cerimonia dell’insediamento, il neoeletto Presidente dell’Argentina – originario di Buenos Aires – aveva dichiarato:

“Oggi iniziamo la ricostruzione del nostro Paese. Gli argentini hanno espresso con forza una volontà di cambiamento senza ritorno. Non si può tornare indietro, seppelliamo decenni di fallimenti e controversie senza senso. Inizia un’era di pace e prosperità, di libertà e progresso”.