Sul bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche del 2024 potrebbe arrivare la prima vera stretta che andrebbe a incidere sulla possibilità di sconto in fattura che il committente può ottenere sugli interventi fatti effettuare dall’impresa fornitrice. L’agevolazione studiata per migliorare la mobilità delle persone che necessitino di interventi in tal senso potrebbe essere oggetto di una revisione in corsa delle regole.
Il governo dovrebbe approvare entro il 31 dicembre 2023, probabilmente nel Consiglio dei ministri del 28 dicembre, un nuovo decreto ad hoc relativo a misure relative al superbonus e agli altri bonus edilizi. E, in questa sede, è spuntata a sorpresa qualche novità che dovrebbe riguardare anche il bonus anti barriere architettoniche.
Bonus barriere architettoniche 2024, requisiti per richiedere l’agevolazione
In tal senso, si dovrebbe procedere con una revisione dei lavori ammessi a sconto in fattura dal momento che le interpretazioni delle norme – emesse anche dall’Agenzia delle entrate durante il 2023 – sono state tutte nella direzione di estendere l’ambito degli interventi ammissibili, in conformità a quanto prevede il decreto del ministero dei Lavori pubblici numero 236 del 1989.
In parallelo alle aperture concesse dalla disciplina per questo bonus, le aziende fornitrici hanno rivisto nel corso di quest’anno i loro listini, proponendo offerte commisurate allo sconto del 75 per cento previsto dalla misura, con interventi anche all’interno delle singole unità abitative (oltre che nelle parti comuni dei condomini) che consentono di cambiare infissi, pavimenti, finestre, porte e bagni.
Bonus barriere architettoniche 2024, fare presto i lavori: in arrivo la stretta sullo sconto in fattura
Sono in arrivo delle strette sul bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’agevolazione che consente di ottenere il 75 per cento di sconto in fattura su interventi nelle parti comuni dei condomini, ma anche nelle singole unità abitative. Durante il 2023 le interpretazioni di utilizzo del bonus sono state tutte nel senso di ammettere il maggior numero di interventi, purché in linea con i parametri tecnici dettati dal decreto del ministero dei Lavori pubblici numero 236 del 1989.
In forza del provvedimento di circa 35 anni fa, i committenti possono effettuare ristrutturazioni delle abitazioni con un’aliquota alta, del 75%, tra le più vantaggiose nel 2024, considerando che il superbonus scenderà al 70% dal prossimo 1° gennaio. Tuttavia, adesso il governo potrebbe intervenire per calmierare i parametri piuttosto larghi propri dell’agevolazione.
Bonus barriere stretta 2024, quali novità in arrivo nel decreto di fine 2023?
Le semplificazioni del bonus anti barriere architettoniche, mediante le quali è stata strutturata dall’inizio la misura, hanno aperto il fianco ad abusi nell’uso dello sconto fiscale. Il bonus è l’unico nel panorama attuale delle agevolazioni edilizie che è stato risparmiato dalla riforma del decreto legge 11 del 17 febbraio 2023, provvedimento che, di fatto, ha bloccato la cessione dei crediti d’imposta e l’applicazione dello sconto in fattura.
Pertanto, chi ha intenzione di effettuare lavori di ristrutturazione con il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, deve fare in fretta per non incorrere in possibili strette che il decreto ad hoc in arrivo a fine 2023 potrebbe introdurre.
Quali lavori edilizi si possono fare con lo sconto del 75%?
La norma in arrivo, infatti, potrebbe riportare al centro degli interventi agevolati da questo bonus i lavori di rimozione della barriere, con una maggiore aderenza a lavori quali l’installazione di ascensori e di pedane mobili, interventi maggiormente indicati per migliorare la mobilità delle persone con difficoltà motorie.
Nel corso del 2023, chiarimenti interpretativi della disciplina di questo bonus hanno ammesso ad agevolazione anche gli interventi relativi al cambio degli infissi e dei bagni, di porte e finestre. Le aziende fornitrici offrono listini con prezzi già ridotti dallo sconto applicabile del 75%. Il bonus sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025.