L’Onu ha rinviato il voto del Consiglio di Sicurezza per quanto riguarda la risoluzione del conflitto a Gaza. La decisione – che doveva essere presa oggi 20 dicembre 2023 – è slittata a domani nel corso della mattinata.
Onu: rinviato al 21 dicembre il voto del Consiglio per la risoluzione su Gaza
L’Onu ha rinviato nuovamente il voto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla risoluzione del conflitto a tra Israele e Gaza. La notizia arriva durante la sera di mercoledì 20 dicembre 2023. Il presidente di turno dell’organismo, l’ambasciatore dell’Ecuador Jose Javier De La Gasca Lopez-Dominguez, ha dichiarato:
“Il Consiglio di Sicurezza ha accettato di continuare i negoziati oggi per concedere più tempo alla diplomazia. E la presidenza riprogrammerà l’adozione per domani (giovedì) mattina”.
Cessate il fuoco a Gaza: rinviato il voto per paura del veto degli Usa
Slitta ancora il voto sulla risoluzione, presenta dagli Emirati Arabi, per la risoluzione della guerra a Gaza. A chiedere il rinvio – il secondo nell’arco di una settimana -sono stati gli Stati Uniti, per evitare la possibilità di un nuovo veto.
Sarebbe il terzo veto di Washington sul conflitto in Medio Oriente dall’attacco di Hamas del 7 ottobre e l’assedio di Israele nella Striscia.
Nella bozza finale della risoluzione è stata inserita la richiesta di prevedere pause e corridoi umanitari per contrastare l’emergenza a Gaza, oltre al rilascio immediato di tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas. La comunità internazionale chiede alle parti coinvolte nel conflitto che siano rispettati e garantiti i principi del diritto internazionale, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei civili.
Nel testo è presente anche la richiesta di una soluzione che preveda la creazione di due Stati, con la Striscia di Gaza come parte dello Stato palestinese.
Da Washington, il segretario degli USA Anthony Blinken ha ribadito l’impegno dell’America nel far sì che la guerra finisca il prima possibile e durante la conferenza stampa di fine anno, ha dichiarato che:
“Gli Usa sostengono fin dall’inizio qualsiasi iniziativa di facilitare gli aiuti umanitari. Bisogna portare il conflitto a Gaza alla fine il prima possibile e riportare gli ostaggi a casa. Continuiamo a lavorare su questo ogni giorno, assicurandoci che quando l’assistenza entra a Gaza sia distribuita in modo sicuro. Siamo in prima linea in questi sforzi e vogliamo assicurarci che la risoluzione porti avanti questi sforzi e non faccia nulla per danneggiare la consegna dell’assistenza umanitaria”.