La Corte d’Assise di Cagliari torna sull’Omicidio di Angelica Salis, infliggendo una una condanna di 12 anni di reclusione, oltre a tre anni di libertà vigilata per il marito Paolo Randaccio, 71enne giudicato colpevole della morte della donna: non si è arrivati alla svolta decisiva dell’ergastolo e sono state accolte le attenuanti.

Omicidio Angelica Salis, no all’ergastolo per il marito: l’attenuante

Inizialmente a rischio di ergastolo, Paolo Randaccio è riuscito ad evitar la massima pena grazie alla considerazione delle attenuanti generiche e della provocazione, secondo una recente sentenza della Consulta presa in considerazione dalla Corte d’Assise. Il Trubunale ha deciso così di pesare il “comportamento aggressivo della vittima”.

Il femminicidio Salis

L’uomo aveva ucciso la moglie di 60 anni con  sei coltellate al torace e alla gola il 9 settembre 2021 al culmine di una lite all’interno della loro abitazione di Quartucciu. Proprio lui, dopo aver commesso il gesto estremo ha contattato i carabinieri con un: “Vi aspetto a casa”, reo confesso dell’omicidio della compagna.

E’arrivata così il 20 dicembre 2023 la sentenza da parte della Corte d’assise di Cagliari, guidata dal giudice Giovanni Massidda.

Tra i tanti casi controversi di femminicidio c’è quello di Maria Amatuzzo: sono state chiuse le indagini e rinviato a giudizio il marito Ernesto Favara. Le ultime notizie giudiziarie dal mondo della cronaca ci aggiornano anche sul caso Thomas Bricca.