Con il progetto la “La casa di Giordano” le famiglie in difficoltà che portano i loro bambini a Roma per cure e assistenza medica da oggi avranno un posto in cui andare per ricevere ospitalità e amore. Questa è l’iniziativa dell’associazione “Insieme a Giordano” fondata dai due genitori del bimbo di quattro anni vittima del terremoto del 2016, Massimo e Manuela Ciarpella.

L’Associazione benefica della coppia ha vinto il bando a cui era stato sottoposto un appartamento in via Oderisi da Gubbio in zona Marconi a Roma, confiscato alla criminalità e in attesa di una riassegnazione per fini sociali.

Lanzi, Presidente dell’XI Municipio che ospiterà la “casa di Giordano” : “E’ il progetto perfetto per dare nuova vita al bene confiscato”

Tag24 ha intervistato Gianluca Lanzi, il Presidente dell’XI Municipio di Roma, luogo in cui si trova l’immobile confiscato alla criminalità e destinato ad essere la sede della “casa di Giordano”.

D: La scelta di usare un bene confiscato per dare vita al progetto di “casa di Giordano” rappresenta un segnale forte. Cosa può dirci in merito?

R: La scelta parte dal fatto che c’era la disponibilità di questi due immobili confiscati in assegnazione da Roma Capitale. La procedura parte dalla segnalazione dell’Agenzia dei beni confiscati, in cui vengono immessi tutti beni confiscati sul territorio nazionale. L’Agenzia si rivolge ai Comuni dove sono situati i beni e si considera la loro riutilizzazione a fini sociali, come prevede la legge.

Il Comune di Roma si è rivolto nel 2022 ai vari municipi per sapere se c’erano dei progetti e delle idee per valorizzare questi beni. Noi abbiamo ottenuto in assegnazione due beni per cui un progetto come quello di “casa di Giordano” poteva essere adatto, proprio perché uno di questi è un appartamento e si presta all’uso abitativo. L’associazione ha presentato l’istanza e garantirà questo servizio importante.

E’ il primo bene confiscato che nel nostro municipio avrà un riutilizzo di carattere sociale. E’ la prima struttura che si rivolge alle famiglie che si recano a Roma per curare i proprio figli e che hanno bisogno di un alloggio, dove potranno riceverlo a titolo gratuito. Ci sono tantissime famiglie in difficoltà.

L’attività svolta dall’associazione “Insieme a Giordano” aiuta le famiglie da sei anni ed ora con l’appartamento potrà solo che migliorare. In questo modo porta prendersi cura ancora di più delle persone che hanno bisogno di assistenza.

D: Di solito la burocrazia per portare avanti questo tipo di progetti prende iter lunghi e faticosi. E’ stato così anche in questo caso?

R: Il progetto è andato in porto grazie alla nuova disciplina di cui Roma Capitale si è dotata nel 2022 per quanto riguarda la gestione dei beni immobili. Grazie a questo nuovo regolamento le associazioni possono fare istanza per richiedere l’assegnazione dei beni. E’ una semplificazione che ha reso la vita più facile per tutti.

Ha permesso all’associazione “Insieme a Giordano” di presentare l’istanza e nell’arco di sei mesi circa siamo giunti alla conclusione. Un tempo non brevissimo, ma conoscendo la pubblica amministrazione poteva essere più lungo.

Tag24 ha intervistato un’altra associazione che nel Lazio si occupa di fornire assistenza alle mamme in difficoltà e ai loro bambini, parlando dei progetti di “Salvamamme” con la Presidente Gabriella Salvatore.

“La casa di Giordano”: Massimo Ciarpella racconta il progetto che ospita le famiglie dei bambini in cura a Roma

Tag24 ha parlato del progetto “La Casa di Giordano” con Massimo Ciarpella, il papà del piccolo, per scoprire quali sono gli obiettivi dell’associazione e della nuova iniziativa pensata per accogliere le famiglie in difficoltà che accompagnano i bambini a ricevere le cure mediche di cui hanno bisogno.

D: Come è nato il progetto la “casa di Giordano” e quale è il suo obiettivo?

R: L’obiettivo che accompagna il progetto è lo stesso dell’Associazione “Insieme a Giordano”, nata da un grande dolore, la perdita di mio figlio, Giordano, che a 4 anni è rimasto vittima del terribile terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto del 2016. Io e mia moglie abbiamo creato questa associazione che si occupa di aiutare i bambini e i minori in difficoltà. In sei anni di attività abbiamo fatto un lavoro straordinario.

Ad oggi aiutiamo più di 60 bambini e le loro famiglie, pagando loro cure, terapie e soprattutto paghiamo tanti viaggi alle famiglie che vengono magari dal Sud Italia, dove non ci sono le strutture ospedaliere necessarie e si rivolgono spesso all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Noi provvediamo al viaggio, all’alloggio in un b&b: proprio da qui nasce il desiderio di realizzare la “Casa di Giordano”, per poter ospitare le famiglie.

D: Vuole raccontare la sua storia personale che ha ispirato la nascita dell’Associazione?

R: Io e la mia famiglia nell’estate del 2016 eravamo in vacanza a Pescara del Tronto, un piccolo paese vicino ad Amatrice. La notte in cui si è verificato il sisma mentre dormivamo la casa è crollata. Sono riuscito a portare in salvo mia moglie, mia figlia Giorgia e mio suocero. Mia suocera e mio figlio Giordano non ce l’hanno fatta.

D: La tragedia che lei e sua moglie avete subito vi ha dato la forza di creare un’associazione che potesse aiutare i bambini, quando il progetto della “casa di Giordano” ha vinto il bando del Comune di Roma per l’ assegnazione dell’immobile confiscato alla malavita qual è stata la vostra reazione?

R: L’Associazione per noi è motivo di vita. Abbiamo aiutato tantissime famiglie, tanti bambini malati. Era il nostro sogno nel cassetto realizzare il progetto della “casa di Giordano”. Per noi ha rappresentato una motivazione per andare avanti, dopo quello che ci è successo.

Davanti a tragedie simili si hanno due strade: vivere nella rabbia e nel dolore oppure trasformare la sofferenza in amore. E noi abbiamo scelto l’amore. In ogni bambino che aiutiamo rivediamo il sorriso di nostro figlio.

E’ stata una grande emozione scoprire che avevamo vinto il bando al quale avevamo deciso di fare domanda dal sito del Comune. Il destino forse ha voluto che questa casa fosse proprio nella zona dove abitiamo noi, nel quartiere Marconi di Roma e dove risiedono anche la maggior parte dei volontari dell’Associazione. Abbiamo fatto istanza ed è stato scelto il nostro progetto. E’ un sogno che si avvera. Così possiamo aiutare le famiglie che vengono a Roma per accompagnare i loro bambini in ospedale.

Ecco un approfondimento sugli ultimi aggiornamenti per quanto riguarda la situazione della sanità pubblica in Italia.