Vasco Rossi video di vita spericolata, è strano che in cima alla ricerche in Rete di queste ore ci sia questa combinazione di parole chiave ma il Blasco ci ha abituato a stravolgimenti improvvisi della sua carriera e, soprattutto, non ha mai seguito una logica di marketing nelle sue uscite discografiche. E lo dimostra, ancora una volta, questa folle novità. Dopo ben quarant’anni arriva il videoclip della sua iconica canzone che lo lanciò nell’Olimpo dei grandi della musica italiana. Proprio quest’anno che sono anche 40 anni di “Bollicine” e non solo.
Vasco Rossi video di vita spericolata, di cosa si tratta
Fresco di successo eclatante su Netflix, dove il suo documentario “Il Supervissuto” prodotto da Azzurra Ariè ha letteralmente sbancato, il cantante di Zocca ne combina un’altra delle sue. Tutto nasce dalla Carosello Records, storica etichetta del rocker, che ha da poco rilasciato “Bollicine 40th Rplay special edition” nei seguenti rinnovati formati fisici:
- cd
- vinile
- box in edizione limitata numerata
E proprio in occasione di questa importante ricorrenza, arriva a sorpresa anche un inedito video di uno dei brani simbolo dell’intera carriera di Vasco Rossi. Il lavoro è prodotto da Chiaroscuro Creative ed ha la regia di Arturo Bertusi e mostra un giovane Vasco alle prese con il processo creativo dove si alternano, come frammenti di sogni, visioni che nascono dalla sua stessa matita. Così ne racconta il senso il suo creatore:
“Il concept del video di “Vita Spericolata” ha a che fare con l’interpretazione sbagliata della canzone all’epoca in cui usci’: inizialmente era stata letta dai benpensanti di allora come un inno all’autodistruzione e allo sballo. E invece il vero senso di questo brano è un invito alla vita, a vivere liberamente e pienamente, emancipandosi dalle convenzioni, dalle sovrastrutture che portano a un’esistenza piatta. Per farlo è inevitabile correre dei rischi.
La chicca del video di “Vita Spericolata” è che compare il Roxy Bar di Bologna ma anche un omaggio a un’autentica “spericolata” del passato: quella Amelia Earhart che per prima attraversò gli oceani da sola guidando un velivolo tra i primi anni Novecento. Tanta roba per i fan del cantante di “Alba Chiara” e “Luna per te” che nel 2024 potranno goderselo un’altra volta live. Alcune di essere sono andate in sold out in poche ore ma lo staff sta lavorando per offrire nuove opzioni.
La partecipazione a Sanremo
“Vita spericolata” è rimasta nella leggenda perché fu quella con cui il Blasco ritornò sul palco del Festival di Sanremo nel febbraio 1983, arrivando a sconvolgere il perbenismo borghese di quegli anni. Si tratta, a tutti gli effetti, di una rivendicazione esistenziale o, meglio, di un manifesto culturale della nascente ribellione giovanile contro un futuro già preordinato e scritto dagli adulti per i giovani.
Il senso del brano
La storia della nascita di “Vita spericolata” viene così narrata dai critici musicali:
“Vasco aveva tra le mani il provino di Tullio Ferro con la musica della canzone ed erano mesi che tentava di scriverci il testo. Fino a quel pomeriggio d’estate del 1982, quando Vasco era a Cagliari per un concerto e si mise a piovere tanto forte che lo spettacolo fu cancellato. Così Vasco si ritrovò in macchina da solo, in un posto sconosciuto, per di più sotto una pioggia battente a ripensare a quel testo che non arrivava e si domandò: “Io cosa voglio?”. La risposta che si diede corrisponde naturalmente al titolo del brano che iniziò a scrivere lì per lì, di getto, nell’abitacolo dell’auto ferma sul ciglio della strada mentre fuori infuriava il temporale.”
Ecco il video ufficiale di “Vita Spericolata” di Vasco Rossi, 40 anni dopo l’uscita della canzone: